Le bestie siamo noi, non gli animali

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Spesso hanno più cuore gli animali che gli umani. Come dimostra l'addio di Ozzy

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Sono animali, ma spesso li consideriamo bestie. In realtà sono molto più umani di noi.

È vero: c’è un limite che non dobbiamo superare, nel nostro rapporto con gli animali. Il limite è che che dobbiamo ricordarci che sono animali e non umanizzarli. C’è gente che invece li tratta come se fossero figli, sostituisce i normali affetti riversando su di loro le attenzioni che invece sarebbe giusto dare ad un marito, o una moglie, o un figlio. A seconda dei casi.

Per contro, c’è chi tratta gli animali come esseri inferiori. Come bestie, sulle quali sfogare le proprie frustrazioni. Non è un caso che tra i modi di dire ci sia ‘vai a picchiare il cane’. In quanti casi vengono maltrattati, seviziati…

Ozzie (Foto: ZooATL)

Il fatto è che solo se il rapporto è quello corretto, gli animali possono completarci e migliorarci con la loro presenza.

Perché dopotutto pure noi siamo degli animali. E chissà come ci vedono e ci giudicano quelli che noi consideriamo solo delle bestie. Che talvolta sono meglio di noi, hanno più cuore di noi.

Ce lo ricorda Ozzy, il gorilla maschio più anziano a mondo. Si è spento oggi nello zoo di Atlanta dove era la star dal 1988. Ozzy aveva raggiunto l’invidiabile età di 61 anni.

Pensatela come volete. Ma Ozzy si è lasciato andare: si è spento pochi giorni dopo che è venuta a mancare la sua Choomba, la compagna con cui aveva vissuto, inseparabile, gli ultimi 15 anni.

Sono animali. Le bestie spesso siamo noi.

Senza Ricevuta di Ritorno.