Le comunali dimenticate nel letargo della politica locale

Ovunque si registra un clima di disinteresse misto a rassegnazione, perfino a Ceccano e Pontecorvo. Partiti e coalizioni in Ciociaria hanno ceduto il passo ai singoli. Ma non si vedono strategie e determinazione.

Non è soltanto perché le elezioni comunali quest’anno sono “strette” tra il referendum costituzionale sul taglio di 345 seggi parlamentari e le Regionali (dove ci sono), fondamentali per capire quali saranno i futuri assetti del Paese.

Non è neppure perché la pandemia da Coronavirus ha stravolto tutto, quindi anche la campagna elettorale. C’è dell’altro, c’è quella sorta di “letargo” che avvolge la politica in Ciociaria da diverso tempo.

A Ceccano lo scontro è tra l’uscente Roberto Caligiore, fedelissimo del senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini, contro un centrosinistra tradizionalmente più numeroso ma diviso in due blocchi: quello di Marco Corsi sostenuto anche da forze centriste, quello di Emanuela Piroli con una connotazione più di sinistra ed ecologista. A Pontecorvo Anselmo Rotondo (Forza Italia) proverà ad ottenere una conferma importante anche in chiave partitica, in una competizione dove FdI vede il suo dirigente provinciale Riccardo Roscia candidato sindaco contro la lista del forzista Rotondo nella quale sono candidati un ex sindaco ed il vicesindaco uscente ed entrambi di FdI.

Comunali senza acuti

Caligiore (Ceccano), Sementilli (Ripi) e Rotondo (Pontecorvo)

La campagna elettorale, ovunque, è avvenuta senza particolari acuti, seguendo delle logiche e dei percorsi che in tanti hanno dato e continuano a dare per scontati.

Clima un pochino più acceso a Ripi per via dell’interruzione anticipata della consiliatura. Ma in generale poca cosa. Non si sono visti (e sentiti) neppure i big. Qualcuno (Nicola Ottaviani e Gianluca Quadrini su tutti) ha lavorato dietro le quinte. Nella Lega non  si è fatto quasi vedere Francesco Zicchieri, che pure è coordinatore regionale e commissario provinciale, oltre che deputato.

“Solita” assenza dei Cinque Stelle. Mentre il neo segretario del Pd Luca Fantini ha voluto tenere un profilo basso perché le scelte di questa campagna elettorale non le ha prese lui.

Alla fine conterà soprattutto la forza dei singoli  candidati, soprattutto a sindaco. È una “stagione politica” anomala, preparatoria ad un’altra che si preannuncia davvero decisiva. Perché poi in Ciociaria si voterà ad Alatri e Sora, Comuni strategici oltre che importanti. Inoltre, dopo l’election day si capirà cosa può succedere alla Regione Lazio e al Governo nazionale. (Leggi qui Dopo le Comunali la campana suonerà per tutti).

Però coalizioni e Partiti in provincia di Frosinone non hanno più la forza e la determinazione di qualche anno fa. Così hanno finito per lasciare spazio ai singoli.