Le conseguenze della disfatta per Daniele

Il disastro di Forza Italia alle Provinciali innesca una serie di conseguenze su Anagni. Dove il centrosinistra si prepara ad annunciare il Campo Largo. Coinvolgendo anche Cardinali.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Se, come appare indubitabile, il vero sconfitto alle Provinciali è Forza Italia, che per la prima volta non riesce a far entrare un suo esponente nell’Amministrazione Provinciale, allora il voto di ieri rappresenta un problema non da poco per Daniele Natalia. (Leggi qui Così Rossella ha portato Forza Italia al disastro).

Il sub coordinatore provinciale del Partito ha più di qualche riflessione da fare. Nella città di cui è sindaco, Anagni, sono stati eletti ben due Consiglieri provinciali. Non del suo Partito.

Significa che i voti per eleggere c’erano ma sono andati da un’altra parte. Se è vero, come è vero, che Fratelli d’Italia ha eletto il consigliere Riccardo Ambrosetti ed il Polo Civico ha piazzato Alessandro Cardinali. C’è poco da girarci attorno: non sono stati eletti solo con i voti di Anagni ma sono stati eletti sicuramente con i voti di Anagni. Di cui Daniele Natalia è sindaco ed è sub commissario Provinciale di una Forza Italia che non è riuscita a raccattare nemmeno il quorum per eleggere un solo Consigliere.

Le conseguenze per Daniele

da sinistra Riccardo Ambrosetti, Daniele Maura, Massimo Ruspandini

È una debacle. Che rischia di metterlo in difficoltà anche in chiave cittadina, alle prossime comunali.

Ad Anagni infatti per la maggioranza erano stati due gli esponenti candidati; Danilo Tuffi e Riccardo Ambrosetti. Ma non è un mistero per nessuno che quello sostenuto davvero dall’amministrazione anagnina fosse Tuffi, mentre Ambrosetti ha di fatto imposto la sua candidatura soprattutto grazie al peso specifico del suo Partito, Fratelli d’Italia. In questo senso, l’ingresso in Provincia del secondo e la sconfitta del primo sono un segnale inquietante.

Non va poi trascurato un altro dato importante; ovvero l’ingresso trionfale in Provincia di Alessandro Cardinali, presentatosi con Polo Civico.  Ed anche se i vertici locali di Fratelli d’Italia hanno badato subito a chiarire che “Cardinali con Fdi non c’entra più niente”, resta il fatto che Cardinali con i meloniani si era candidato alle comunali di Anagni nel 2018, era entrato (anche qui trionfalmente) nella maggioranza consiliare di Palazzo d’Iseo, e ci era restato fino a quando non era stato fatto fuori da Natalia.

Il successo di Cardinali dimostra che l’ex (?) esponente di Fdi ad Anagni ha un suo peso specifico a prescindere. Un pacchetto di voti che sono solo suoi. Voti che, se Cardinali dovesse far parte di uno schieramento conservatore ma alternativo a quello di Natalia, potrebbero pesare.

Il campo molto largo

Per nessuno è un mistero che ormai da settimane il vice Segretario Pd del Lazio Sara Battisti stia lavorando per costruire un campo largo anche ad Anagni. Sullo schema di quello che Francesco De Angelis sta allestendo a Frosinone per riportare la città sotto le bandiere del centrosinistra.

Il campo largo di Sara Battisti ha già portato al dialogo tra le forze di sinistra, coinvolgendo i civici ed il Consigliere comunale eletto nel Movimento 5 Stelle Fernando Fioramonti oggi bandiera di cittàtrepuntozero.

La strategia del Pd è molto schematica. Prevede a questo punto due passaggi ed entrambi a stretto giro. Il primo: una nuova riunione definitiva che sfoci nell’annuncio della costituzione del Campo Largo ad Anagni; va fatto ora, sulla scia di quella che è una sconfitta politica per Daniele Natalia. Deve apparire l’inizio dell’assedio, iniziando due anni di campagna elettorale. Il secondo punto: coinvolgere Alessandro Cardinali in questo campo larghissimo; dopotutto ora è un civico, il sindaco lo ha messo alla porta, lui si è rifatto con gli interessi. E governerà la Provincia insieme ad una maggioranza di centrosinistra. (leggi qui La conta nei Fratelli ed il boom del Polo: che peseranno alle Comunali).

Il trionfo della Lega

Altro aspetto da non sottovalutare è quello del trionfo della Lega. (leggi qui Provinciali: il centrosinistra vince ed opziona il Comune).

Daniele Natalia e Vittorio D’Ercole Foto: AG IchnusaPapers

E qui è impossibile non ricordare quello che accadde nel 2018 quando tra la Lega e Fi si consumò una battaglia all’ultimo sangue per il candidato sindaco ad Anagni. Vinse, come noto, Daniele Natalia grazie ad una fuga in avanti fatta da Mario Abbruzzese che nel pieno delle trattative con Francesco Zicchieri ribaltò il tavolo ed annunciò la candidatura del suo uomo ad Anagni.

La ferita per Vittorio D’Ercole, il cui nome era su quel tavolo, rimase aperta. E forse lo è anche adesso. Il mutamento degli equilibri potrebbe far riaffiorare quella vicenda. Anche perché, alla fine, in politica, contano sempre i numeri.

Ed i numeri dicono che nel 2018 Forza Italia era una realtà forte nel centrodestra locale. Adesso non più. Un dato che potrebbe contare quando si deciderà chi dovrà guidare il centrodestra ad Anagni nel 2023.