Le “correnti” ed i butta-dentro del Pd

La ricerca dei nuovi equilibri all'interno del Pd in provincia di Frosinone. Spirano venti di dialogo tra Antonio Pompeo e Francesco De Angelis. In questa fase gli uomini vicini a Nicola Zingaretti (come Venturi) saranno gli sherpa. Ma prima c'è Costanzo. E Astorre.

Pensare di eliminare le “correnti” dal Pd sarebbe come immaginare l’Inghilterra senza la Regina Elisabetta o New York senza i grattacieli. La Democrazia Cristiana ha governato il Paese per decenni grazie al valore aggiunto delle “correnti”, che riuscivano a tenere insieme mondi e uomini completamente diversi fra loro: Aldo Moro, Giulio Andreotti, Amintore Fanfani, Francesco Cossiga.

Nel Pd oggi però le correnti sono dei veri e propri Partiti nel Partito, a cominciare da quella che fa riferimento a Matteo Renzi.

 

Anche in provincia di Frosinone il tema è caldissimo e alla riunione della direzione provinciale Norberto Venturi lo ha detto esplicitamente.

Il punto non è eliminare le correnti (impossibile), ma evitare che le stesse si comportino come dei Partiti. Il riferimento del consigliere regionale Mauro Buschini al fatto che “del Partito parla chi è del Partito” non va nella direzione della svolta. Venturi alle Regionali si è candidato con la lista civica centrista di Nicola Zingaretti. (leggi qui Gomitate e assenti illustri nel Pd che fa l’analisi della sconfitta)

 

Ma in questo momento, per dirla con Virzì, il Pd non ha bisogno di “buttafuori”, semmai di “buttadentro”.

Fra l’altro il riavvicinamento dell’area di Francesco De Angelis (della quale fanno parte Mauro Buschini e Sara Battisti) a Nicola Zingaretti è stato forte, chiaro e perfino clamoroso. (leggi qui La colla di Zingaretti per ricomporre i cocci del Pd) De Angelis pensa ad un Partito diverso, anche sul piano regionale. E’ per questo che l’idea di candidarsi alla segreteria regionale del Pd assume un’importanza notevole. (leggi qui Francesco De Angelis: «Mi candido a segretario regionale del Pd»)

 

Gli equilibri dovranno essere trovati. Bisognerà vedere quali saranno le scelte della componente di Simone Costanzo (quella di Bruno Astorre), ma soprattutto di quella che ha fatto riferimento per decenni a Francesco Scalia. Sarà il presidente della Provincia Antonio Pompeo a prendere in mano la situazione. Sta lavorando al Partito degli amministratori da tempo.

Spirano venti di intesa tra lui e De Angelis, ma le condizioni andranno costruite. In questa situazione gli uomini vicini a Zingaretti (come Norberto Venturi) saranno degli “sherpa” preziosi.

De Angelis lo ha capito, Buschini è più dubbioso. Ma certo non fonderà la corrente… della corrente.

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