Le due versioni sul futuro di Salera a Cassino

Stessa riunione. Ma due versioni diverse. Cosa ha detto in realtà Luca Fantini sulle Comunali del 2024, i due comunicati contrastanti. Per Grossi la prima assemblea del Pd. La destra osserva cosa accade a Ferentino. Per una ragione precisa. E Salera? Continua ad avviare opere

Alberto Simone

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Le versioni sono due. E in parte coincidono. Vengono divulgate a pochi minuti di distanza l’una dall’altra. Riguardano lo stesso evento, raccontando la stessa riunione avvenuta nello stesso posto ed alla stessa ora. Ma le conclusioni sono molto diverse nella sostanza.

La prima versione: Il Partito Democratico non metterà i bastoni tra le ruote della ricandidatura di Enzo Salera a sindaco di Cassino. Qualsiasi ipotesi diversa “è fuori discussione. Concetto attribuito con chiarezza all’intervento tenuto ieri sera dal Segretario provinciale Luca Fantini nel corso dell’assemblea degli iscritti del Pd cittadino. Si è riunita presso la sede provvisoria di via Po.

A dare quella chiave di lettura è il dirigente storico del Pd Mario Costa. Lo inserisce in una nota nella quale traccia la sintesi politica al termine del vertice. Dunque la Federazione sosterrà il sindaco uscente senza se e senza ma?

Luca Fantini

Passa qualche ora ed è direttamente il circolo del Pd di Cassino a far pervenire la seconda versione. Lo fa con un’altra nota sulla riunione. I toni sono diversi, ed anche le parole. “Particolarmente apprezzato – dice il presidente Sergio Marandola –  è stato l’intervento del segretario di Federazione provinciale Luca Fantini. Ha elogiato il sindaco Salera e la sua Giunta per la sapiente e feconda attività di governo finora svolta e per le importanti realizzazioni ottenute. Auspicando che da questi risultati tragga nuova linfa l’unità del Partito e la sua forza di attrazione per quei cittadini delusi che si sono allontanati dal partito e dal dibattito politico“.

Si parla dunque del passato e del presente, non del futuro.

Differenze sostanziali

Una sintesi, questa, che sembra più fedele a quel che ha realmente detto il Segretario Luca Fantini. Che conferma e spiega: “Il Pd deve diventare il perno di una coalizione larga che si deve rafforzare. Cassino è una piazza importante e ho quindi molto apprezzato questa idea dell’assemblea. È importante partire un anno prima del voto, servirà uno sforzo importante da parte di tutti per avere un Pd e una coalizione forte“.

Parole e toni, quelli del Segretario, che usano tutto il politichese possibile per non contraddire Costa. Ma una differenza enorme c’è. Fantini è d’accordo con ciò che dice Costa, nella forma. Il Partito Democratico non mette in discussione il bis del mandato di Enzo Salera. Per Fantini “la candidatura di Salera è fuori discussione“. Il Segretario provinciale dice: “È evidente che a Cassino non si può prescindere dall’amministrazione e dal sindaco uscente del Pd, Enzo Salera” sottolinea Luca Fantini.

Dove sta la differenza politica? Il Salera 2024 deve essere inclusivo, meno concentrato su se stesso. Il punto non è amministrativo ma politico. La persona del sindaco non è in discussione. Il modello di squadra intorno al sindaco si.

La presenza del Segretario provinciale a quell’assemblea va letta esattamente in questo senso: il Partito è con Salera. Ma la coalizione non può essere appiattita su una sola persona, per quanto autorevole come nel caso del sindaco di Cassino.

Qualcosa contro Enzo

Barbara Di Rollo

Perché dare così peso alle parole? Perché in questa fase, dopo le amministrative del mese di maggio, i ben informati sostengono che a Cassino possa iniziare a germogliare qualcosa nel campo del Centrosinistra in contrapposizione ad Enzo Salera.

Il presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo ha smentito il fatto che possa candidarsi alla fascia contro il sindaco uscente. Non ha smentito però che possa far parte di uno schieramento opposto a quello del sindaco. Mantiene i rapporti con Arianna Volante, assessora in quota GD, esponente di Pensare Democratico, estromessa dalla Giunta pochi mesi fa da Enzo Salera. Ai più non è sfuggita la sua foto con Luigi Maccaro, altro assessore che non ha mai vantato un rapporto particolarmente idilliaco con il sindaco. Un’istantanea li ritrae insieme in occasione della presentazione dell’evento “Il giocattolo sospeso” in Provincia. Al punto che qualcuno ha ironizzato: “Ormai sono una coppia di fatto“. 

Al netto delle battute, nelle retrovie inizia a muoversi qualcosa tra gli scontenti e coloro che orbitano nel Centrosinistra ma non sono organici all’amministrazione. Nulla di concreto, sia ben chiaro, ma con il tempo potrebbe pian piano maturare qualcosa in più. I rapporti tra il sindaco Salera con la corrente maggioritaria del Pd Pensare Democratico e quindi anche con il Segretario provinciale Luca Fantini non sono idilliaci. Nel cerchio magico dei pretoriani del sindaco c’è il timore che dunque anche la Federazione possa remare contro il sindaco uscente, per questo è importante in questa fase ogni parola. Le parole dette da Fantini lo escludono. Ma chiedono ad Enzo Salera uno sforzo di inclusione.

Il battesimo della Sezione

Danilo Grossi

L’assemblea di Circolo dell’altra sera è stata l’occasione per il “battesimo” nella sezione locale dei Dem dell’assessore Danilo Grossi recentemente nominato nella Direzione nazionale del Pd. È l’effetto della rivoluzione Schlein, l’abbattimento delle barriere decretato in una notte dalla neo Segretaria nazionale Elly Schlein. Perché Danilo Grossi non era un iscritto al Pd, faceva parte di quel mondo esterno al Pd ma non organico: è il coordinatore del movimento regionale Pop di Marta Bonafoni. Ora è nel Pd con un incarico di vertice nazionale.

Nel suo intervento Danilo Grossi si è soffermato sul nuovo corso. Il Segretario di Circolo Romeo Fionda ed il Presidente Sergio Marandola hanno auspicato che la sede del Circolo possa diventare la sede di discussione e di incontri con tutte le forze politiche che si riconoscono nell’area del centrosinistra e nell’opera svolta dall’attuale maggioranza consiliare. 

Infine, ha preso la parola il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Francesco Carlino. Ha analizzato i risultati conseguiti dall’attuale amministrazione. “Per la prima volta, dopo decenni di inerzia, l’amministrazione Salera concluderà, infatti, il suo mandato con circa 30 milioni di lavori appaltati, avendo messo in sicurezza numerose scuole ed edifici pubblici, oltre ad aver avviato, superando pretestuose polemiche, la pedonalizzazione del centro cittadino“.

Le mosse del centrodestra

Enzo Salera e Mario Abbruzzese

Il centrodestra approfitterà della situazione? I vertici hanno lucidato i binocoli e li hanno puntati in direzione di Ferentino. Per verificare come finiranno le elezioni Comunali del 14-15 maggio. Lì è in atto un fenomeno politico nuovo. Innescato dall’ex sindaco Piergianni Fiorletta del Partito Democratico. Ha dato vita ad un campo civico di impronta amministrativa: concepito in maniera da essere aperto a quasi 360 gradi.

Quella coalizione extralarge era partita con uno schema di centrosinistra ma è diventata il punto d’approdo di chiunque non condividesse la linea del sindaco uscente, da sinistra a destra. C’è mezzo Partito Democratico (la componente maggioritaria Pensare Democratico), c’è il mondo che è vicino ai pentastellati, ci sono i centristi. Poco alla volta ognuno ha ammainato le proprie bandiere politiche ed in pochi giorni hanno bussato il capogruppo della Lega, l’ex presidente leghista del Consiglio provinciale, esponenti autorevoli di FdI.

Sull’altro fronte c’è la coalizione tradizionale allestita dal sindaco uscente Antonio Pompeo: civici e Partito Democratico. Fondata su dieci anni di amministrazione cittadina, risultati di governo, la guida per due mandati dell’Amministrazione provinciale.

Cosa c’entra Ferentino con Cassino? Se dovesse vincere la coalizione Pompeo nulla questio, la vittoria di Fiorletta aprirebbe la strada ad un modello analogo anche a Cassino. Con l’ipotesi di una coalizione destinata nelle intenzioni ad intercettare tutto ciò che sta contro Salera, da destra a sinistra ma di chiara impronta civica.

Enzo inaugura cose

Un rendering del Parco del Gari

In tutto questo, dov’era il sindaco Enzo Salera? Gioca la carta sulla quale ha scommesso tutto: la capacità amministrativa ed i lavori pubblici. In quste ore è stato dato il via libera al progetto definitivo per la riqualificazione della villa comunale e del parco del Gari a Cassino. È uno dei più radicali interventi di riassetto urbano della città: cucirà tra loro due zone che oggi sono divise da una segheria industriale in abbandono, cancellando così un’intera area oggi nota per il degrado, lo spaccio, la prostituzione. La ingloberà in un parco urbano adiacente al centro.

 Nel pomeriggio è stata pubblicata all’Albo Pretorio la delibera n°140 della Giunta con cui viene approvato il progetto definitivo. L’opera viene dichiarata “urgente e non differibile”. E’ stato quindi dato il via alla gara per l’affidamento dei lavori. L’importo dell’intervento è di 2 milioni e 200mila euro, finanziati dal Ministero dell’Interno nell’ambito dei progetti riguardanti la Rigenerazione urbana. 

Sono previsti la ristrutturazione del vecchio edificio di via Gari, la pavimentazione, la riqualificazione del percorso per le Terme Varroniane. Verrà inoltre rinnovato il parco giochi, rifatto l’impianto di illuminazione ed assicurata la videosorveglianza.

L’area della villa Comunale – evidenzia il sindaco Enzo Salera – diventerà un insieme unitario su cui svolgere differenti attività: dalle sportive a quelle contemplative o del gioco in diversi luoghi dislocati sull’intera superficie del parco.  Consegneremo alla città un gioiello”.