
Le elezioni di quelli che se ne stanno con le mani nelle mani. A braccia conserte. Come per dire: ci candidiamo a fare nulla
Il riso cancella la paura, ed è sulla paura che si basa il timor di Dio e perciò la fede.
Umberto Eco, In nome della rosa
A Latina il timore è tanto e quindi poco il riso, non si ride mai. Uomini e donne serie affrontano serissimi problemi che non risolveranno mai. Un mio commilitone di Palermo (ho servito nei Granatieri di Sardegna, II Battaglione ‘Cengio‘) lo avevano messo in officina: era meccanico e lui spiegava come quando ripari una cosa devi preparare il prossimo guaio per restare importante. Un meccanico senza guasto non serve, un uomo serio senza la “serietà della vita” è inutile.
Ridere è degli stolti, Hitler non rideva mai e Stalin manco.
Un sorriso lercio

Cerco il sorriso e lo trovo su Fb nella pagina di LercioLatinense, l’ironia è sottile ed elegante. Vede luci li dove c’è banalità. Ha iniziato una campagna sulle braccia conserte, il sito. Così vedo le immagini stereotipate di tutti i candidati a braccia conserte, come a intostare per affrontare una campagna campale quando al massimo debbono chiedere una preferenza al cugino. Ma per fare cosa? Per starsene a braccia conserte e a osservare il tempo che corre.
Nessun candidato con picco e pala, nessuno su un trattore, men che meno davanti ad un Pc. Tutti pronti… ma a braccia conserte.
Io non posso stare fermo / con le mani nelle mani / tante cose devo fare / prima che venga domani: versi di una poesia straordinaria quelli cantati in maniera impareggiabile da Riccardo Cocciante nella sua Margherita. Loro invece, i nostri candidati, stanno fermi come fusi che guardano da santini come fossero Santa Lucia incantata a guardare nel vuoto.
Il primo negozio di braccia
Lerciolatinense annuncia il primo negozio che mette in vendita di braccia conserte. Si vede in dovere di spiegare le braccia conserte, fino a denunciare i ricoveri all’Icot per danno ortopedici determinate da questa postura delle braccia.
Latina non ride ma ha le braccia conserte, vale a dire che ci candidiamo attenti a non fare. Misteri di questo posto troppo umido per essere normale.