Le elezioni europee e i sindaci tenuti ai margini

Ancora una volta i partiti hanno preferito non coinvolgere più di tanto gli amministratori locali, che però hanno perso peso politico anche nelle assemblee su temi come il servizio idrico e i rifiuti. Le eccezioni sono rappresentate da Nicola Ottaviani e Antonio Pompeo.

Non si sentono coinvolti, tranne poche eccezioni. Anzi, in alcuni casi sono in contrapposizione frontale con le alte sfere dei rispettivi Partiti. Inoltre, ormai da diverso tempo, hanno perfino smesso di essere protagonisti e decisivi nelle assemblee dei sindaci. Quando fino a pochi anni fa sulla gestione delle risorse idriche e sui rifiuti dettavano le regole. Sono i sindaci della provincia di Frosinone, che in realtà dovrebbero e potrebbero rappresentare il più grande ed importante serbatoio di voti per le Europee. Invece  rimangono ai margini, anzi in tanti neppure vengono contattati.

Tra le poche eccezioni c’è Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone da poco approdato alla Lega. Lui sosterrà soltanto il Capitano Matteo Salvini. Per non sbagliare, per non esporsi più di tanto. Ottaviani è ancora in fase di studio e di osservazione, vuole capire bene cosa succederà dopo il 26 maggio, se davvero si apriranno spazi per elezioni politiche anticipate o se invece il minuetto tra Giuseppe ConteMatteo Salvini e Luigi Di Maio terminerà e il governo pentaleghista andrà avanti. Alle europee è in campo con il freno a mano tirato.

A Cassino il sindaco non c’è, ma in realtà l’elemento più interessante sarà quello di raffrontare le preferenze di Enzo Salera (centrosinistra) e Giuseppe Golini Petrarcone (coalizione civica) alle comunali e quelle dei candidati del Pd alle europee: Massimiliano Smeriglio per esempio. Per capire se il centrosinistra unito poteva sbaragliare il campo al primo turno.

Roberto De Donatis, sindaco di Sora, è rimasto ai margini. Come, tutto sommato, sono rimasti ai margini i sindaci del centrodestra: Roberto Caligiore (Ceccano), Daniele Natalia (Anagni), Alioska Baccarini (Fiuggi). Impegno di ordinanza per alcuni candidati, ma nessuna mobilitazione.

Ad Alatri Giuseppe Morini è nella solita crisi politica e non si capisce se il rapporto politico con il presidente del consiglio regionale Mauro Buschini (Pd) sia ancora forte oppure no. Sempre nel Pd Simone Cretaro (Veroli), Massimiliano Quadrini (Isola del Liri), Marco Galli (Ceprano), Adriano Lampazzi (Giuliano di Roma) sono in campagna elettorale, con un occhio distratto alle Europee.

Il ragionamento però è generale, vale per tutti i primi cittadini, rimasti ai margini delle europee. Discorso diverso per Antonio Pompeo (Ferentino), ma solo perché lui, oltre ad essere presidente della Provincia, ha un ruolo politico importante nel Pd. Si tratta di un’eccezione però. A conferma che i leader dei partiti ai sindaci non guardano mai quando in ballo ci sono le elezioni Politiche, Europee e Regionali.