Le elezioni si allontanano, Zingaretti ringrazia

Foto: © Imagoeconomica, Stefano Carofei

L’aver evitato la procedura di infrazione, dopo l’intervento del Capo dello Stato, mette nelle condizioni il Movimento di Cinque Stelle di respirare. Mentre la Lega di Salvini non è “costretta” a tornare alleata di Berlusconi. Ma è per i Democrat che suona la campana

Manca l’ultimo ostacolo, quello della nomina di un commissario europeo gradito alla Lega di Matteo Salvini. Dopo, la prospettiva di possibili elezioni politiche anticipate in autunno sarà definitivamente scongiurata. E forse si potranno perfino gettare le basi affinché la legislatura duri altri quattro anni.

L’aver evitato la procedura di infrazione dà fiato al Governo Conte e mette sia il Carroccio che il Movimento Cinque Stelle nella condizione di respirare.

I pentastellati di Luigi Di Maio hanno bisogno di tempo per riorganizzare il consenso e si guarderanno bene dal dare qualunque tipo di scossone. La Lega, dal canto suo, avrà il tempo di organizzare una strategia diversa da quella di tornare nell’orbita di un centrodestra dove c’è ancora Forza Italia. Avrà il tempo cioè di verificare quale sarà il futuro degli “azzurri”, con riferimento in particolare ai ruoli di Silvio Berlusconi e Giovanni Toti.

Occasione importante anche per il Partito Democratico di Nicola Zingaretti: elezioni anticipate in autunno lo costringerebbero a stare soltanto sulla difensiva e difficilmente il partito potrebbe superare una soglia del 24%. Accettabile per carità, ma solo per continuare a fare l’opposizione. Non certamente per provare a rappresentare un’alternativa di governo per il Paese.

La costituente del centrosinistra sta nelle “corde” del segretario e presidente della Regione Lazio. Ad un patto però: dire chiaramente come la si pensa sui temi chiave. E quale sarebbe il programma di governo, indicando non soltanto le soluzioni ma pure il reperimento delle risorse. Gli argomenti sono gli stessi dell’agenda di governo: immigrazione, sicurezza, lavoro, sostegno alla povertà, politiche di redistribuzione del reddito e tutto il resto.

Ma ci sono dei fatti accaduti nelle ultime ore che possono rappresentare un terreno di confronto formidabile. Intanto la designazione per le cariche di presidente della Commissione Europea e della Bce: l’Italia di Giuseppe Conte non ha toccato palla, è stata marginale, irrilevante, mentre Angela Merkel ed Emanuel Macron hanno dato scacco ai sovranisti piazzando proprie persone di fiducia.

Diversa la partita per la carica istituzionale di presidente dell’europarlamento: David Sassoli (Pd) è stato votato da un’ampia maggioranza, quella che governa a Strasburgo e Bruxelles. Sulla base di un accordo di ferro tra Ppe e Socialisti. Nelle stesse ore la magistratura italiana diceva che la Capitana della Sea Watch non ha fatto altro che adempiere al proprio dovere. Nelle stesse ore l’Unione Europea, dopo la presa di posizione del Capo dello Stato Sergio Mattarella, diceva che all’Italia non sarebbe stata applicata la procedura di infrazione.

Il concetto è che se alla narrazione della Lega si toglie l’argomento dell’Europa cattiva e matrigna, diventa più difficile per Salvini fare qualunque tipo di campagna elettorale. Mentre, sulla vicenda della Capitana Carola, l’Italia ha fatto una figuraccia sul piano internazionale,

Nicola Zingaretti ci pensi quando dovrà dire cosa farebbe il Pd se fosse al Governo.

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