«Qui dopo le elezioni succede una baraonda» (di M. Molisani)

Come all'ingresso dell'Inferno narrato da Dante un cartello avvisava "Lasciate ogni speranza o voi che entrate“, ora nel municipio campeggia un'insegna non scritta: "Qui dopo le elezioni succede una baraonda”. Perché...

Mario Molisani

L'ombra nei palazzi del potere

QUI DOPO LE ELEZIONI SUCCEDE UNA BARAONDA

Qui dopo le elezioni succede una baraonda”. Non è scritto nero su bianco davanti al portone del municipio di Cassino, come all’ingresso dell’Inferno dove Dante e Virgilio s’imbatterono nel famoso epitaffio “Lasciate ogni speranza, voi ch’intrate”, ma poco ci manca.

Anche gli usceri, i vigili urbani, i messi ormai decantano quella che è diventata quasi una litania che fuoriesce dalla bocca dei politici e dei politicanti che intasano i corridoi del Comune di Cassino.

 

IL REGIME ALIMENTARE DI CMD’A E LE GASTRITI ULCEROSE

E’ imminente una resa dei conti all’interno dell’Amministrazione capitanata da Carlo Tornerò Snellissimo D’Alessandro, ormai deciso a riprendere il regime alimentare che in quattro settimane gli permise di buttare giù 13 chili. Avrà luogo alla fine dell’ultima scheda scrutinata delle elezioni del prossimo 4 marzo.

Non mi fido più della mia maggioranza” dice solo ai fedelissimi CMD’A che ormai vive recluso nella sua stanza cercando di salvare il salvabile. Il primo cittadino avverte che la tensione è alta ed ha capito che la storia delle candidature mancate e l’atteggiamento sempre un po’ “libertino” di alcuni assessori ha fatto venire, non dei semplici mal di pancia, ma vere e proprie gastriti ulcerose a più di qualche consigliere.

 

TEMPER TANDRUM

Ecco quindi che nei corridoi riecheggiano le grida di Francesca Madonna Calvani, in preda ad uno dei suoi attacchi che la letteratura anglosassone riassume con la parola latina “tantrum”. Si tratta del classico loop, il circolo vizioso in cui il bambino parte con un capriccio di cui diventa esso stesso vittima. Ovviamente perché qualche cosa è stato toccato o è da piantare nel suo “orticello”.

 

PERO’ HO AVVISATO MARIO….

Rossella Rossellissima Chiusaroli, invece, non si rassegna. Ha raccontato ormai a tutta la popolazione cassinate che è stata contattata niente poco di meno che da Stefano Parisi: le ha proposto di candidarsi alla Regionali.

Però appena agganciato ho chiamato subito Mario tanto poi lo veniva sapere lo stesso” ha riferito a qualcuno. Un atteggiamento che sicuramente gli ha evitato una seconda figuraccia con il Commander in chief Mario Abbruzzese, venuto, invece, a sapere che Rossellissima, pur di essere candidata alla Pisana aveva chiesto la “benedizione” del capo gruppo di FI alla Pisana, Antonello Aurigemma (leggi qui Chi troppo vuole cade dai tacchi e nulla stringe).
Quello che, però, la blondie non dice è che ha avuto dei brevissimi ma intensi contatti galeotti con l’eroico Presidente dell’indomita Comunità Montana di Arce (sopravvissuta con pervicacia alla liquidazione) Gianluca Quadrini. Il quale, subito dopo avere scoperto d’essere stato appena dotato di supposta adeguata alla sua presidenziale stazza (leggi qui Via alla scissione: Quadrini lascia Forza Italia e si candida con Pallone)  era corso ad abbracciare il refugium peccatorum Alfredo Pallone, consolatore di tutti gli omaggiati di supposta da M.A. essendone stato lui, in tempi andati, destinatario di una tra le più epiche quando lo mandò in Ncd dicendogli “Vai avanti tu che a me viene da ridere“. Alfredo rimase ore ad attenderlo nella stanza con Angelino Alfano e Fabrizio Cicchitto  i quali dovettero faticare non poco per convincerlo che Mario Uniplus Abbruzzese aveva fatto centro ancora una volta.

 

LA PROPOSTA INDECENTE

Gianluca Quadrini, sussurrano le mura del Municipio, ha offerto di tutto a Rossella Rossellissima Chiusaroli per seguirlo tra le braccia (politiche) di Alfredo. In un impeto di vero Berlusconismo, l’Eroico sarebbe arrivato a giurare di andare tutte le sere a buttarle il sacchetto della spazzatura e la mattina ad accompagnare i cani a liberarsi.

Le ha promesso la candidatura alla Pisana, quella a Palazzo Madama in posizione eleggibile e quella a Montecitorio in posizione altrettanto sicura. E se vuoi, appena si libera il Quirinale…

Seguire l’Eroico nelle liste di Noi con l’Italia… Un progetto politico che neppure Rossellissima, ancora incerottata dalla pesanti cadute, ha avuto il coraggio di sposare.

 

DIVIDE ET IMPERA

Qui dopo le elezioni succede una baraonda” ha detto anche lei a più di qualcuno, ma diciamo che nel palazzo di Piazza De Gasperi l’ordine non c’è mai stato. “Divide et Impera” e lo sa benissimo M.A.

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