Le passioni che diventano veleno se c’è invidia

Lotte, dispetti, odio... gente comune, sempre più inasprita e confinata alla tastiera di uno smartphone. Da dove deriva tutto questo. Dalle nostre stesse passioni che si trasformano in veleno

Pietro Alviti

Insegnante e Giornalista

Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni. Gc 4,1-3

La riflessione dell’apostolo Giacomo sembra calzare esattamente per quello che ci accade attorno: lotte di partito, dispetti, linguaggi d’odio, incapacità di collaborare, di allearsi, di essere disposti a coordinarsi per raggiungere uno scopo comune

Li vediamo incarnati sia in coloro che, senza arte né parte, hanno fatto della politica la loro professione, invece che il servizio per la comunità, sia tra la gente comune, sempre più inasprita, sempre più pervasa da atteggiamenti violenti, spesso confinati alla tastiera di uno smartphone ma che qualche volta tracimano nel confronto fisico.

Invidia (Giotto – Cappella degli Scrovegni)

E’ come quello che, raccontano le cronache, accade dopo la visione di un film truculento o capace di trasmettere passioni forti: nei giorni successivi qualcuno cerca di emulare i protagonisti dell’azione scenica e qualcuno, purtroppo, varca i confini del sogno e ripete nella realtà quello che è soltanto una finzione cinematografica, senza conseguenze per alcuno.  Invece, le azioni dell’improvvido emulo rischiano di diventare tragiche per chi ha la sfortuna di incontrarlo.

Le passioni che ci avvelenano

Infatti, siamo pieni di passioni, di desideri, e rischiamo di farci condizionare pesantemente  perché, invece di considerare desideri e passioni come dimensioni della nostra vita, accanto alle quali poi ci sono la prudenza, la saggezza, il coraggio, la temperanza, con le quali armonizzare ogni aspetto della personalità, per essere degni della nostra natura umana, facciamo diventare passioni e desideri i punti di riferimento più importanti delle nostre decisioni.

Percepiamo tutto ciò che ostacola i desideri e le passioni come un nemico da abbattere. Ecco allora l’insegnamento della Parola: se chiediamo, quando siamo schiavi delle passioni e dei desideri, sicuramente non verremo esauditi. Vedremo gli altri come nemici, alcuni di noi non si fermeranno alle parole ma troveranno scorciatoie, magari illegali e violente, per arrivare allo scopo. E quando l’avremo raggiunto non ci sentiremo soddisfatti. Perché quell’obiettivo non è degno della nostra natura umana ma il frutto del condizionamento tremendo delle passioni, capaci di ridurci molto al di sotto della nostra umanità.

(Leggi qui tutte le meditazioni di Pietro Alviti).

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