Le tre strade per il Pd verso le Comunali

L'incontro tra la delegazione Pd ed i due blocchi con i quali potrebbe convergere. Il nodo è con o senza simbolo. La decisione è attesa per martedì

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Due incontri in poche ore per fare il punto della situazione. E per cercare di rispondere alla domanda che da qualche giorno caratterizza il dibattito politico ad Anagni; ovvero, che cosa farà il Partito Democratico in vista delle prossime elezioni.

O meglio, come si collocherà, se si collocherà, tra due schieramenti, SiAmo Anagni e LiberAnagni, che intendono correre alle elezioni comunali.

Proprio per questo motivo ieri mattina i due gruppi sono stati, nel giro di poche ore, “visitati” da una delegazione del Pd composta, tra gli altri dal segretario Egidio Proietti, da Luigi Vecchi e da Vittorio Save Sardaro.

Con Pampanelli si, senza non si sa

Simona Pampanelli

Due incontri nei quali gli esponenti del Partito Democratico si sono confrontati con i vertici della coalizione fresca di nomina del candidato a sindaco Alessandro Cardinali; e Maria La Pastina e Luca Santovincenzo, per LiberAnagni. (Leggi qui: Sono Alessandro, il vostro candidato).

Due incontri che hanno, almeno fino a prova contraria, chiarito un punto; all’interno del Partito Democratico di Anagni non c’è unità di intenti su cosa fare. Per il Segretario cittadino del Pd Egidio Proietti infatti sarebbe prioritario il mantenimento del simbolo; Proietti inoltre preferirebbe andare con LiberAnagni, ma solo potendo avere la possibilità di individuare un candidato a sindaco condiviso. Ed in questo caso il nome sarebbe quello di Simona Pampanelli, ex vicesindaco della giunta Bassetta.

Intenzione che però, a quanto è emerso ieri, cozzerebbe contro la volontà del portavoce di LiberAnagni, Luca Santovincenzo, di essere lui il candidato a sindaco di quella coalizione.

Con Cardinali ma senza simbolo Pd

Alessandro Cardinali

Nell’incontro con SiAmo Anagni invece, gli esponenti della coalizione appena battezzata dalla scelta del candidato a sindaco hanno espresso la disponibilità a far entrare il Partito Democratico, ma a condizione che venga messo da parte il simbolo del Partito.

Una condizione che sembra, almeno per quanto riguarda alcuni esponenti del Pd, irricevibile. Mentre altri invece sarebbero stati più disponibili. L’escamotage potrebbe essere quello di accettare un ingresso “civico”  del Partito nella coalizione; per poi poter creare, una volta in Consiglio, un gruppo consiliare del Partito Democratico.

In ogni caso, una situazione ancora piuttosto complicata. Che non esclude neanche la possibilità di un’altra soluzione, che sarebbe però sostanzialmente un suicidio politico; ovvero quella della partecipazione del Pd alle elezioni comunali da soli, con una o con un al massimo un’altra lista civica vicina.

Il direttivo martedì

Nodi che non sono ancora stati districati; e che saranno con ogni probabilità affrontati nel direttivo che si terrà martedì sera. E che dovrebbe essere, ma trattandosi del Partito Democratico non è mai detto, definitivo per la collocazione del Partito alle prossime comunali.

Il tutto mentre, come già anticipato, è partito il risiko politico cittadino per la definizione degli altri candidati a sindaco. Nel giro di poche ore, probabilmente già entro martedì, si dovrebbe arrivare oltre che alla definizione delle questioni appena analizzate, anche alla definizione del candidato a sindaco della coalizione. Anagni Futura. Che vede, come detto già in altre circostanze, la possibilità da una parte del rientro scenografico di Franco Fiorito; dall’altra l’indicazione dell’ex assessore al bilancio della giunta Natalia Giuseppe De Luca.

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