Le variabili ed il perimetro nel voto Cassinate

Il nuovo perimetro delle alleanze che si sta delineando a Cassino. L'applicazione pratica della dottrina del 'rompete le righe'. Che avrà conseguenze dopo il voto: direttamente sulla giunta

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Il perimetro comincia a definirsi. Dopo il ‘rompete le righe‘ autorizzato dal sindaco, i componenti della maggioranza guidata dal sindaco Enzo Salera si stanno collocando intorno ai candidati che intendono sostenere alle Regionali del 12 e 13 febbraio prossimi.

Nei giorni scorsi proprio il sindaco aveva mandato un segnale chiaro. Partecipando all’inaugurazione del comitato dell’ex presidente della Provincia Antonio Pompeo, candidato nella lista del Pd. Ad accompagnarlo c’era una delegazione autorevole, formata dal capogruppo Pd comunale e consigliere provinciale Gino Ranaldi e ben cinque consiglieri comunali: Emiliano Evangelista, Fausto Salera, Edilio Terranova, Sergio Marandola e Gabriella Vacca. È lampante che appoggeranno e faranno votare Pompeo.

Fausto Salera e Jole Falese

Nelle ore scorse si è collocato il consigliere comunale Fausto Salera, indipendente ma iscritto al gruppo consiliare del Pd. Sta in sintonia con l’ala sindacale del Partito legata all’assessore regionale Claudio Di Berardino. Ha annunciato che alle prossime regionali sosterrà Jole Falese, che nel campo del Centrosinistra è sempre stata invece sulle posizioni più moderate. È candidata nella civica del presidente Alessio D’Amato.

Oggi all’inaugurazione del comitato elettorale della capolista Pd Sara Battisti ci sarà la presidente d’Aula e consigliere regionale Barbara Di Rollo; con lei è prevista la presenza dell’assessore Arianna Volante.

Rompete le righe, costituite il perimetro

Barbara Di Rollo con Sara Battisti

È la rappresentazione plastica di quanto deciso nelle settimane scorse. Ognuno appoggerà chi ritiene. Si è voluta evitare così la pericolosa crepa che si stava aprendo nell’amministrazione Salera e che avrebbe avuto conseguenze inevitabili sulle elezioni Comunali 2024. Perché finora la rotta decisa dal sindaco è stata finalizzata alla rottura con la Federazione Provinciale Pd e la sua componente maggioritaria Pensare Democratico. Culminata con il No alla sottoscrizione della candidatura di Francesco De Angelis a Montecitorio, e con l’appoggio della coalizione del sindaco di Arce Gino Germani alle Provinciali contrapposta a quella vincente del sindaco di Sora Luca Di Stefano appoggiato da Pensare Democratico.

La nuova rotta mantiene le distanze. Mantiene l’appoggio di Salera a Pompeo, ma evita lo scontro frontale. Evita soprattutto la conta. Ed evita consolidare le basi per un ulteriore scontro interno quando Salera nel 2024 dovrà chiedere i voti per essere rieletto sindaco. Recupera in pieno il rapporto con lo spin doctor Danilo Grossi con il quale i rapporti si erano congelati quando ha detto con chiarezza di non condividere l’appoggio a Germani insieme ai Fratelli d’Italia.

In questo senso è emblematico l’annuncio di Fausto Salera. Anzitutto perché esplicita quello che aveva anticipato l’esponente di Pop Fernando Cardarelli: che molti all’interno dell’amministrazione avrebbero sostenuto la civica di D’Amato, senza contarsi nel Pd tra la corrente pro Battisti e quella a favore di Pompeo. (Leggi qui: La calma solo apparente in attesa della conta).

In chiave rimpasto

Barbara Alifuoco con Enzo Salera

C’è anche una chiave di lettura interna per l’annuncio di Fausto Salera. Infatti, era stata la sua corrente nel 2019 ad indicare in Giunta Barbara Alifuoco. Che nelle scorse settimane ha rimesso le deleghe nelle mani del sindaco Salera per candidarsi alle Regionali con Azione. Dovrà essere dunque quell’area del Pd a cui appartiene Fausto Salera ad indicare un nuovo nome affinché il neo assessore possa avere ‘copertura politica‘ in Giunta. Il nome di Jole Falese come possibile sostituta di Barbara Alifuoco circola da tempo: l’annuncio di Fausto Salera non fa che rafforzare tale ipotesi.

C’è un altro motivo squisitamente interno, per il quale parte della maggioranza andranno a sostenere Jole Falese. Perché ‘pesca’ nello stesso bacino di voti (quello del cattolicesimo democratico) in cui da sempre è posizionato anche Luigi Maccaro e la sua lista, Demos. L’intenzione del sindaco e dei suoi pretoriani è quella di andare ad indebolire il candidato di punta della compagine frusinate di Paolo Ciani. Il primo obiettivo è quello di farlo arrivare alle spalle di Jole Falese alle elezioni Regionali; il secondo è quello di sostituirlo e procedere poi ad un maxi-rimpasto.

Rebus complesso

Arianna Volante con Barbara Alifuoco

Anche se, ad analizzare i fatti, la narrazione del nuovo esecutivo dopo le Regionali non è di facile soluzione. Anzitutto perché non si intravede un progetto di largo respiro con forze ed energie nuove che vadano a sostituire quelle in bilico. Come ad esempio i giovani Dem rappresentati da Arianna Volante, il civismo che strizza l’occhio alla parte più a sinistra della coalizione portato in dote da Emiliano Venturi  e la compagine di Demos di Luigi Maccaro.

E poi perché meno di un mese fa, il 28 dicembre, il sindaco Salera ha annunciato con tono trionfalistico i risultati raggiunti nel corso del 2022 dalla sua amministrazione. Delle due, l’una: o quei risultati non sono così strabilianti, oppure sarebbe uno dei primi casi in cui verrebbe meno la massima secondo cui ‘squadra che vince non si cambia.

A quel punto bisognerà pur trovare dei validi motivi al perché una squadra che solo un mese fa veniva ritenuta brillante, adesso potrebbe essere sostituita quasi in blocco.

Nodi che il sindaco dovrà sciogliere necessariamente. L’esito del voto, inutile nasconderlo,  non sarà certamente secondario nelle scelte che si andranno poi a determinare in Municipio.

Visioni di destra

Gabriele Picano

Ma questo riguarda anche il Centrodestra: una netta affermazione di Fratelli d’Italia e di Gabriele Picano a discapito della Lega e di Pasquale Ciacciarelli andrebbero certamente ad incidere sulle scelte del centrodestra in vista delle comunali del 2024. Tanto quanto una netta affermazione di Pasquale Ciacciarelli ed una sua tenuta in città nel confronto con FdI lascerebbe a lui ed al suo Partito il ruolo di perno della coalizione.

Condizioni che rendono sempre più labili ed evanescenti i sondaggi che circolano in questi giorni. Non tengono conto di queste variabili. E del fatto che le Regionali sono una partita del tutto diversa dalle Politiche.

Variabili imponderabili. Come quella che l’altra sera ha mandato all’aria il primo grande evento cassinate. Doveva essere la giornata del primo big sui palchi di Cassino in vista del voto del 12 e 13 febbraio. Il fondatore e leader di Azione Carlo Calenda non si è invece presentato al teatro Manzoni: evento rinviato causa maltempo. Prima delle Regionali l’ex ministro sarà certamente in città, assicurano dal Partito. Variabili. Che i sondaggi non considerano.