Leader definiti, alleanze impossibili

Zicchieri nella Lega, Ruspandini in Fratelli d’Italia, Quadrini per gli “azzurri” e Abbruzzese per i “totiani”. Ma fra loro non si parlano. Nel Pd c’è De Angelis, mentre Pompeo guarda anche nella direzione di Italia Viva. Il rebus dei Cinque Stelle: organizzazione zero.

Chi sono oggi i leader provinciali dei vari partiti? In Fratelli d’Italia nessun dubbio: il senatore Massimo Ruspandini. Anche nella Lega c’è poco da fare: il capo è Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore regionale. In Forza Italia lo spazio è occupato stabilmente da Gianluca Quadrini, vicecoordinatore regionale su delega diretta del senatore Claudio Fazzone. Poco da discutere. In Cambiamo ci sono Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli.

Pasquale Ciacciarelli (Cambiamo)

Il quadro del centrodestra è chiaro, anche per quanto riguarda la seconda parte del discorso. E cioè dell’impossibilità di arrivare ad un’alleanza vera, globale, organica, capace di guardare al futuro. Perché nessuno viene riconosciuto come leader dell’intera coalizione. Questo rappresenta un problema, specialmente per quanto riguarda i prossimi appuntamenti elettorali. Anche se fossero soltanto le comunali.

Senza considerare i rapporti tesi che ci sono tra Forza Italia e Cambiamo. Ma pure tra gli “azzurri” e Fratelli d’Italia.

Nel centrosinistra invece si sa bene chi è il leader del Pd: Francesco De Angelis. Si capisce meno cosa farà Antonio Pompeo, pure lui big dei Democrat e punto di riferimento della componente più moderata, nella quale però in diversi guardano a Italia Viva di Matteo Renzi. Quanto a Italia Viva, la referente è Valentina Calcagni. Ma è complicato pensare ad un’alleanza tra queste due forze sul territorio. (leggi qui Caperna alla Leopolda, bufera Pd)

Gli onorevoli Luca Frusone, Loreto Marcelli, Enrica Segneri e Ilaria Fontana

Poi  c’è il Movimento Cinque Stelle, che ha proprie regole e percorsi autonomi rispetto alle altre forze politiche. Però sul territorio esprime comunque tre parlamentari, Luca Frusone, Ilaria Fontana ed Enrica Segneri, più il consigliere regionale Loreto Marcelli. Possibile che non si riesca a dare uno straccio di organizzazione territoriale al Movimento?

In questo modo, così come è adesso, i pochi consiglieri comunali si ritrovano senza punti di riferimento. Evidentemente però è complicato.

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