Leccese molla gli ormeggi: via alla campagna per diventare sindaco di Gaeta

Via alle manovre per arrivare alla candidatura unitaria come sindaco. Leccese mette in rete il suo sito. I problemi da superare con Lega e FdI. Il nodo dei civici: che vengono anche dal Pd. Il polo progressista bussa all'ex sindaco D'Amante. Che chiede garanzie

Cristian Leccese ha mollato gli ormeggi. La lunga rotta verso le Comunali di Gaeta del prossimo anno è cominciata. Presidente di Lazio Farma Spa (la società che gestisce le farmacie pubbliche nella regione), 40 anni compiuti il 6 ottobre, titolare d’un centro di riabilitazione, punta a diventare il successore del sindaco Cosimino Mitrano giunto al limite dei due mandati consecutivi.

Non ha aspettato che fosse un tavolo del centrodestra ad indicarne il nome. Ha preso esempio da quanto accaduto nelle elezioni d’autunno: a Latina i big si sono impantanati logorandosi giorno dopo giorno sul candidato da schierare; a Formia Claudio Fazzone ha lanciato nella mischia Gianluca Taddeo e chi ha voluto seguirlo si è aggregato. Scelta vincente la seconda, catastrofica la prima.

Via al sito di Leccese

Cristian Leccese

Il primo segnale è la messa in rete del sito web ufficiale del candidato: una “finestra” aperta ufficialmente per “raccontarsi”. E’ molto di più. È una chiara fuga in avanti che mette il centrodestra ed i civici (anche di area Pd) di fronte all’ipoteca della candidatura.

Ufficialmente, Cosmo Mitrano è estraneo all’operazione. Ma nessuno può pensare di candidarsi a raccoglierne l’eredità politica senza il suo benestare. È chiaro che ne fosse al corrente.

Altrettanto è chiaro il segnale inviato a Lega e Fratelli d’Italia. Sono le forze politiche  che prima dell’estate avevano chiesto a Forza Italia un tavolo di concertazione per decidere “programma e candidatura a sindaco”. Perché Mitrano non ha convocato quel tavolo? E perché Leccese non si è consultato prima con loro? Per dare un segnale di forza. E mettere in chiaro che la grossa massa dei voti sta nella coalizione Forza Italia + Civici che ha governato in questi anni.

La sortita di Leccese ha un scopo ben preciso: mettere subito a tacere la concorrenza interna. Che appare essere numerosa. 

Gli altri aspiranti

Cosmo Mitrano

I nomi degli altri aspiranti sono noti. Innanzitutto l’attuale vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici Angelo Magliozzi. E poi il consigliere provinciale e comunale di Forza Italia Luigi Coscione. Così come l’attuale assessore alla Pubblica Istruzione Gianna Conte.

La posizione ufficiale di Leccese è “Sono a disposizione di questa squadra, una squadra che vince non si cambia. Si deciderà tutti insieme nel momento più opportuno”. La realtà politica è ben diversa. Leccese ha in tasca l’imprimatur del sindaco in carica Cosimino Mitrano e, ancora prima, quello del potente coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone.

Il senatore azzurro finora non ha sbagliato un candidato: da Fondi a Gaeta, da Formia agli altri centri nei quali ha indicato il nome. Tutti politicamente leali, tutti amministrativamente capaci di tenere unita la coalizione per l’intero mandato, tutti al bis una volta terminato il primo mandato.

Leccese è un militante di lungo corso. È entrato a 16 anni nel movimento giovanile di Forza Italia, ha partecipato nel 2002 alla prima vittoria di un sindaco di centrodestra a Gaeta, l’azzurro Massimo Magliozzi.

La forza di Leccese

Anthony Raimondi

La roccaforte elettorale di Leccese è nel suo rione d’origine.  De La Pjaia è stato eletto nell’ottobre 2001 presidente del consiglio di quartiere, un mini consiglio circoscrizionale che, pur non venendo riconosciuti dal comune, rappresentava un punto di contatto con l’ente.

Guadagnata sul campo anche la nomina di coordinatore comunale di Gaeta dell’allora Popolo delle Libertà, Leccese ha cambiato marcia alle amministrative del 2007 quando – scrive sul suo website – “ho conosciuto Cosimino e, da subito, è nata una grande amicizia che permane tutt’oggi

Il progetto “Per il bene di Gaeta” era ancora sperimentale e non superò le forche caudine delle urne dove si affermò, invece, il primo sindaco completamente civico della provincia, l’italo americano Antonio Raimondi.

Quattro di anni opposizione servirono per  irrobustire una ringiovanita squadra capace di vincere le elezioni amministrative nel 2012 dopo il ballottaggio. E cinque anni più tardi, vincere direttamente al primo turno con il 55,70% dei voti

Nella prima Giunta del sindaco Mitrano il giovane Leccese fu il suo “vice” occupandosi anche di Lavori Pubblici e Patrimonio. Agli inizi della consiliatura in corso ha deciso di fare un passo di lato. Si è ritagliato un ruolo più politico nella variegata maggioranza di governo, facendo il mediatore tra le posizioni  della vecchia guardia azzurra ed i nuovi arrivati. 

Gli altri Partiti

Pina Rosato

Leccese sa che ora dovrà disinnescare le legittime ambizioni interne a Forza Italia. E poi con gli altri? Fratelli d’Italia da tempo ha assunto una posizione chiara: vuole un centrodestra unito e con i simboli di Partito; si tratta di un espediente per segare i civici di matrice Pd che hanno governato con Mitrano in questi anni. Per FdI è giunto l’epilogo delle liste civiche “dove c’è di tutto e di più” con una chiara allusione alla presidente Dem del consiglio comunale Pina Rosato

Il sindaco non intende nemmeno sentir parlare di questa ipotesi: la coalizione non si tocca. 

La posizione della Lega è ancora più delicata. Ci sono due anime interne. La prima, facente capo al capogruppo regionale Angelo Tripodi, delega alle segretarie provinciali la decisione finale su Gaeta. La seconda, democristiana e Durigoniana, propone di lanciare subito un nome leghista al tavolo del centrodestra di Gaeta. (Leggi qui Lo stop della Lega: uniti alle urne? Non è detto. E poi L’ultimatum della Lega a Mitrano? “Mi faccia il piacere…”).

Se ne saprà qualcosa di più dopo il 5 novembre quando il direttivo provinciale del carroccio dovrà porre fine al commissariamento del Partito sul territorio pontino. Ci sarà la scelta del nuovo coordinatore tra Giovanna Miele e Massimiliano Carnevale (rieletti nel consiglio comunale di Latina) che subentreranno al commissario Gianfranco Rufa di Veroli. 

Il fronte di sinistra

Silvio D’Amante

Sul fronte progressista c’erano stati due appelli all’unità. Uno lo avevano lanciato Demos, Orizzonti per Gaeta, MoVimento 5 stelle e dal Movimento Progressista. L’altro era dell’ex sindaco Antonio Raimondi. Entrambi sono caduti nel vuoto. (Leggi qui Prove di unità nel centrosinistra di Gaeta).

Quando si è diffusa l’indiscrezione che Leccese aveva chiesto il supporto di un web master, un tentativo è stato compiuto con un preciso destinatario: il primo sindaco eletto a Gaeta dopo la riforma della votazione diretta nel 1994. È l’ex Pds Silvio D’Amante

 Il dentista, che vive a Formia ma opera nella sua città, non ha sciolto la riserva. Il suo è stato un “ni” che attende prima varie risposte. Una su tutte: il fronte progressista saprà interrompere un processo di atomizzazione, lento e graduale, in corso da anni? D’Amante, per esempio, auspica una necessaria  convergenza da parte del movimento “Gaeta comunità di valore” che ha pronto da tempo ai nastri di partenza un candidato a sindaco, la professoressa Sabina Mitrano. (Leggi qui L’avversario che Mitrano deve temere è… Mitrano).

L’ex sindaco di Gaeta, poi, attende “segnali rassicuranti” dal Pd provinciale su dove collocarsi: rinnovare il ferreo accordo dell’ex segretario pontino Claudio Moscardelli con il sindaco Mitrano o tornare nell’alveo naturale – com’è avvenuto nel voto di Formia – del “campo libero e progressista” ?  Dovrà deciderlo la nuova guida del Partito. Ma il congresso provinciale promesso entro la fine dell’anno dal commissario Matteo Mauri non è stato ancora fissato.

E Cristian Leccese sentitamente ringrazia.

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