Ci sono gli spazi per una maggioranza diversa? Davvero si può pensare di andare alle urne in maniera anticipata? C’è qualche forza politica disposta ad una manovra da lacrime e sangue? No. A meno di non affidare il timone del Paese ad un Gabinetto tecnico.
Stanno litigando sul serio e la situazione è sfuggita di mano oppure, dopo le elezioni Europee, le fibrillazioni tra Lega e Movimento Cinque Stelle cesseranno? Oppure ancora la situazione economica dell’Italia farà emergere le differenze tra le due forze politiche? Quello che è sicuro è che da un lato Luigi Di Maio e i Cinque Stelle non stanno perdendo occasione per attaccare Matteo Salvini, mentre dall’altro quest’ultimo rivendica le proprie competenze in materia di ordine pubblico e gestione dell’immigrazione. Inoltre, mette il carico politico da novanta attaccando un minuto sì e l’altro pure la sindaca di Roma Virginia Raggi.
La domanda che però tutti gli osservatori si fanno è: esiste un’alternativa, numerica e politica, a questo governo? La risposta è no. Fratelli d’Italia non ha i numeri per garantire l’autosufficienza alla Lega in un esecutivo di centrodestra. Forza Italia si gioca tutto alle europee, dove rischia di essere cannibalizzata dal Carroccio. Se il Partito Democratico, anche con Nicola Zingaretti alla guida, mantiene il “no” insuperabile a qualunque tipo di confronto con i Cinque Stelle, i numeri non ci sono in Parlamento. Ma probabilmente neppure nel Paese. Si potrebbe tornare a nuove elezioni, ma con la manovra economica da fare e con i conti che ballano paurosamente, qualunque Governo potrebbe permettersi un aumento dell’Iva o una patrimoniale prima di chiedere il voto ai cittadini? No.
In realtà gli spazi di manovra appaiono strettissimi. O si va avanti con il contratto di governo tra Lega e Cinque Stelle o si apre ad un Gabinetto tecnico che si assuma la responsabilità di una stangata. A meno di non andare ad elezioni anticipate al buio.
