Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia: c’era una volta il centrodestra. Ora cambia tutto

Berlusconi ha platealmente preso le distanze da Salvini ma pure dalla Meloni. Guarda ad una legge elettorale proporzionale. In Ciociaria ci sarà la guerra tra Quadrini da una parte e Abbruzzese-Ciacciarelli dall’altra. Le strategie di Durigon, Zicchieri e Gerardi e quelle di Ruspandini.

Sarà un centrodestra con tante incognite dopo che Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia, ha preso le distanze dalla Lega di Matteo Salvini ma anche da Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Per non parlare della scomunica a Cambiamo di Giovanni Toti.

Berlusconi guarda a quello che ogni governo (di legislatura o di scopo) mette tra le sue priorità. Sempre. Il cambio della legge elettorale. Se davvero poi si arriverà anche al taglio dei parlamentari, allora sarà inevitabile accelerare sul versante di una legge proporzionale. E il proporzionale si sa, consente a tutti di mantenere le mani libere. Facendo accordi in Parlamento. Come nella Prima Repubblica, quando nonostante i grandi partiti di massa (la Dc, il Pci e il Psi) le intese passavano dal sì di una moltitudine enorme di formazioni e gruppi politici.

Silvio Berlusconi © Imagoeconomica, Benvegnu’ Guaitoli

Si vuole tornare a quel tipo di impostazione.

A livello locale quello che succederà non è semplice da immaginare. Anche se il buongiorno si vede comunque dal mattino. La Lega del coordinatore romano Claudio Durigon, del coordinatore del Lazio Francesco Zicchieri e del coordinatore di Frosinone Francesca Gerardi finora è apparsa abbastanza “isolazionista”. Ha fatto sì accordi nell’ambito del centrodestra, senza mai accelerare però. Anche per i tanti problemi di carattere interno.

Massimo Ruspandini © Giornalisti Indipendenti

Adesso la situazione è cambiata e il Carroccio potrebbe chiedere più candidati a sindaco. Per esempio. Senza escludere che il Capitano Matteo Salvini possa dare l’ordine di correre da soli ad ogni livello. Guerra senza esclusione di colpi tra Forza Italia del vice coordinatore regionale del Lazio Gianluca Quadrini e Cambiamo dell’ex presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese e Pasquale Ciacciarelli. Mentre Fratelli d’Italia del senatore Massimo Ruspandini può rappresentare l’ago della bilancia. Dipenderà molto dalla linea che detterà Giorgia Meloni.

Certo è  che il centrodestra (sempre maggioritario in Ciociaria) vivrà dei profondi cambiamenti.