Lega-FdI, le candidature a sindaco corrono sul binario tra Frosinone e Cassino

E se il senatore Massimo Ruspandini avesse deciso di lasciare campo libero alla Lega nella città martire per poi proporre Fabio Tagliaferri nel capoluogo? In ogni caso per il dopo Ottaviani i candidati sono tanti e nessuno di loro è disposto a mollare.

Potrebbero stare dalla stessa parte qualora l’amalgama nella Lega funzionasse. Parliamo del presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini, dell’assessore tecnico al bilancio Riccardo Mastrangeli, dell’assessore all’ambiente e servizi sociali Massimiliano Tagliaferri, del consigliere comunale Carlo Gagliardi. Quatto papabili candidati a sindaco per il dopo Nicola Ottaviani, anche lui naturalmente posizionato nell’area della Lega.

Se dovessero trovare un’intesa fra loro, allora alle primarie non ce ne sarebbe per nessun altro. Ma si farebbero le primarie? Anzi, si faranno?

Danilo Magliocchetti, capogruppo di Forza Italia, perché dovrebbe farle? Concorrerebbe lo stesso come sindaco e in ogni caso il centrodestra sarebbe spaccato a quel punto.

Poi c’è Fabio Tagliaferri, pure lui assessore. La presa di posizione del senatore Massimo Ruspandini a Cassino (candidatura a sindaco alla Lega Picano sotto un(a) Ruspa: scontro con il senatore per la candidatura a Cassino) prelude alla rivendicazione dello stesso ruolo a Frosinone per Fratelli d’Italia? Per Fabio Tagliaferri naturalmente. E per chi sennò?

Ma gli altri accetterebbero? Oppure, come appare probabile, ognuno giocherebbe le proprie carte? Sicuramente lo farebbe Carlo Gagliardi. Anche Adriano Piacentini non starebbe a guardare. L’unico che sembra non interessato a “guerre sante” è Riccardo Mastrangeli.

Ci sono altre due posizioni da valutare però. La prima è quella del Polo Civico di Gianfranco Pizzutelli: l’attuale vicesindaco Antonio Scaccia potrebbe essere un possibile candidato sindaco. Il Polo Civico ha tenuto finora un’impostazione autonoma da ogni partito. Ma Pizzutelli ha ottimi rapporti con Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro, importante esponente del Carroccio. Con il “pacchetto” di consiglieri, assessori, esponenti civici e militanti (non solo a Frosinone, non solo in Ciociaria) potrebbe dire la sua.

Per il centrodestra che verrà nel capoluogo una matassa complicata da sbrogliare.