Lo strano caso della Lega al Comune di Frosinone

In Ciociaria il Carroccio alle europee è andato oltre il 40%, ma non ha finora eletto alcun sindaco. Nel capoluogo da una parte c’è il gruppo consiliare che fa riferimento a Domenico Fagiolo e Carmine Tucci, dall’altra quello del sindaco Nicola Ottaviani. La mediazione obbligata di Francesco Zicchieri

La Lega è una. Lo ripetono tutti: dal Capitano Matteo Salvini al sottosegretario Claudio Durigon, al deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri. Ma in provincia di Frosinone la sensazione che si trasmette è quella che non sia proprio l’amalgama il punto di forza della squadra.

Non soltanto perché nel giro di poco più di un anno si sono avvicendati tre responsabili provinciali: Kristalia Rachele Papaevangeliu (ora prossima a diventare senatore per via dell’elezione di Cinzia Bonfrisco ad europarlamentare), Fabio Forte e Carmelo Palombo. Ma anche per via di una logica finalizzata a far aderire quanti più esponenti politici possibili, per poi verificarne la compatibilità.

Certamente è singolare che un Partito che in Ciociaria sia arrivato al 40,3% alle Europee, non abbia eletto alcun sindaco finora in provincia di Frosinone. E che anzi nei Comuni più importanti dove si è votato nell’ultimo anno non abbia neppure espresso il candidato: non a Cassino, non ad Anagni, non a Fiuggi, non a Ferentino, dove poi Maria Veronica Rossi è capace di un exploit eccezionale alle Europee.

Il caso più embematico è Frosinone. La Lega è una. Però c’è un gruppo consiliare formato da Enrico Cedrone, Sara Bruni, Maria Rosaria Rotondi e Carlo Gagliardi, più l’assessore Rossella Testa. E ci sono il coordinatore cittadino Domenico Fagiolo e il  “vice” Carmine Tucci. Alle Europee non hanno avuto paura di contarsi in un ticket Salvini-Rossi, ottenendo un risultato ragguardevole.

Poi c’è il sindaco Nicola Ottaviani, che ha dalla sua parte i consiglieri della Lega Andrea CampioniGiampiero Fabrizi, ma anche altri esponenti importanti che hanno fatto campagna elettorale per il Carroccio: dall’assessore Riccardo Mastrangeli al presidente del consiglio comunale Adriano Piacentini. Questi due gruppi fra loro non comunicano, non si confrontano, non si incontrano.

Soltanto Francesco Zicchieri può provare a ricucire una sorta di strappo preventivo, o direttamente o magari attraverso una persona di sua fiducia. Magari da indicare come coordinatore provinciale.

Già, ma chi?