L’irresistibile ascesa di mister Claudio Durigon

Foto: Imagoeconomica / Livio Anticoli

Appena nominato coordinatore regionale del Lazio, è in corsa per la stessa carica in Campania. Comunque vada a finire, è lui l’uomo di maggiore fiducia di Matteo Salvini. E intanto ha nominato Pasquale Ciacciarelli nel direttivo regionale del Carroccio.

Il giorno decisivo è fissato per domani. Matteo Salvini aspetta di capire meglio come evolverà la crisi di Governo e se cioè l’altro Matteo, Renzi, avrà davvero la determinazione di “rompere”. In ogni caso la Lega ha bisogno di trovare un nome in grado di guidare il Partito in Campania. Non è semplice, considerando che la verifica va avanti da settimane. La spaccatura interna è stata forte. Il nome che appare in pole position è quello di Valentino Grant, europarlamentare vicinissimo a Giancarlo Giorgetti. Ma se anche questa opzione dovesse non concretizzarsi, allora è pronto Claudio Durigon, l’uomo che ormai il Capitano preferisce. (Leggi qui Salvini nomina Zicchieri nel cerchio magico della Lega).

La capacità di Durigon di mediare

Claudio Durigon con Matteo Salvini. (Foto Benvegnù Guaitoli / Imagoeconomica)

Appena nominato coordinatore regionale del Lazio, Durigon si troverebbe a guidare la Lega pure in Campania. Lui non avrebbe problemi, ha già dimostrato di avere le spalle larghissime e di essere tra i pochi in grado di mediare davvero all’interno della coalizione di centrodestra. Vale a dire con gli alleati di Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Ma se anche alla fine Claudio Durigon non sarà il coordinatore della Campania, il fatto stesso che il suo nome circoli per quel ruolo è indicativo. Indicativo di come stia scalando rapidamente tutte le posizioni all’interno del Carroccio.

Se dovesse essere il coordinatore sia del Lazio che della Campania, in primavera sarebbe impegnato in prima persona a gestire due elezioni comunali da brividi. Quelle di Roma e di Napoli. Un doppio successo lo proietterebbe nell’Olimpo del Carroccio.

Sottile (in politica) ed efficace

Claudio Durigon si è affermato con Quota 100, in veste di sottosegretario al ministero del Lavoro. Proviene dal sindacato, dall’Ugl, dove ha imparato sul campo l’arte del confronto e della mediazione. Sarebbe sbagliato definirlo come l’anima democristiana della Lega. Questo ruolo è tutto di Giancarlo Giorgetti. Claudio Durigon sa che le radici della Lega non sono al Centro, ma possono allargarsi in quella direzione. Senza snaturarle.

Pasquale Ciacciarelli

Nel Lazio da tempo si muove senza sbagliare . Anche in provincia di Frosinone sta mettendo alcuni tasselli non secondari. Per esempio ha nominato Pasquale Ciacciarelli componente del Direttivo Regionale del Partito. Ma quando ha voluto mandargli un segnale gli è bastato dimenticarsi di convocarlo a qualche riunione. Il messaggio è arrivato a destinazione: senza bisogno di altro. Soprattutto senza tracce né tensioni o spargimenti di sangue.

Il consigliere regionale ha detto: “Avanti per un partito inclusivo e vicino alle esigenze del territorio, lo stesso a su cui ogni giorno conduco tantissime battaglie, per e con i cittadini. Impiegherò ancora più impegno per ripagare la fiducia del nostro leader Matteo Salvini e dell’onorevole Claudio Durigon, figura di spicco, verso il quale tutti noi nutriamo una profonda stima”.

Claudio Durigon non è l’uomo del divide et impera, ma quello di tenere tutti dentro. 

error: Attenzione: Contenuto protetto da copyright