La Lega rischia di esplodere. Zicchieri martedì corre a Cassino

La Lega a Cassino rischia di esplodere. E far saltare l'unità del Centrodestra alle prossime elezioni. Scende in campo il vice capogruppo a Montecitorio. "Gravi errori locali". "Volete candidarvi soli? Fatelo ma..." Le tre opzioni in campo. Abbruzzese intanto...

Carlo Alberto Guderian

già corrispondente a Mosca e Berlino Est

La polveriera della Lega rischia di prendere fuoco. E di far saltare, insieme, le elezioni comunali di Cassino e la credibilità del Carroccio sullo scacchiere regionale. Un rischio troppo grosso: al punto che dopo il coordinatore provinciale Carmelo Palombo, dopo la deputata Francesca Gerardi, arriva in città il vice capogruppo a Montecitorio Francesco Zicchieri.

L’incendio nella Lega

L’incendio è divampato dopo l’annuncio della candidatura unitaria della commercialista Paola Carnevale come sindaco di Cassino. (leggi qui Il peggiore incubo della Lega nel giorno della candidata). È diventato incontrollabile sabato con il suo ritiro ed il passaggio dell’investitura a Mario Abbruzzese. (leggi qui Mario Abbruzzese candidato sindaco. Tornano Leone e Sebastianelli)

In entrambi i casi il problema non è tanto nel nome. Ma nella strategia suicida adottata dalla Lega: sette settimane dopo avere buttato giù l’amministrazione di centrodestra guidata da Carlo Maria D’Alessandro si è ritrovata a battergli le mani (leggi qui Il peggiore incubo della Lega nel giorno della candidata) ed a ricandidarsi con la stessa coalizione e le stesse persone. (leggi qui Il gioco di Mario Abbruzzese per arrivare alla candidatura).

La base ha detto no. Ha annunciato a Francesco Zicchieri che non intende sostenere questa strategia. E quindi che nessuno dei leghisti della prima ora si candiderà nella lista di Partito: nemmeno uno di quelli che tre anni fa riuscirono ad eleggere ben due consiglieri comunali.

In altre parole: fatevi la lista e procuratevi i voti.

Nella serata di Pasqua, lo ha ricordato con un post sulla sua bacheca Facebook il consigliere uscente Claudio Monticchio:

Ancora sospeso da ottobre, la Lega richiede la mia candidatura nella loro lista. Senza un programma di governo cittadino. Se vogliono fare una lista come si deve, ce la RI-FACCIO io con i veri amici salviani e leghisti che insieme a me hanno sviluppato un progetto politico in questi anni. I cartoni animati lasciamoli ai piccini.

Zicchieri pompiere

Il coordinatore regionale della Lega Francesco Zicchieri ha evitato di farsi vedere a Cassino in queste settimane. Per due motivi precisi. Il primo: ha voluto che tutta la gestione della crisi fosse nelle mani del gruppo di Cassino; in tutti i modi ha voluto evitare che qualsiasi candidatura potesse apparire condizionata dall’alto.

Il secondo: sapeva benissimo che esisteva una clausola di salvaguardia presa al tavolo nazionale in base alla quale la candidatura toccava a Forza Italia; ma che Mario Abbruzzese non l’avrebbe esercitata in presenza di una candidatura alternativa unitaria. (leggi qui Il gioco di Mario Abbruzzese per arrivare alla candidatura).

Se ora il candidato designato è Mario Abbruzzese, il coordinatore regionale Francesco Zicchieri sa benissimo che è colpa anche della Lega e della sua incapacità nel gestire il dibattito politico al tavolo delle trattative.

Ci sono responsabilità precise anche su scala locale. La cui conseguenza più banale è avere perso la possibilità di schierare un leghista come candidato sindaco di Cassino. Le conseguenze più imbarazzanti sono il rischio di spaccare l’unità del centrodestra in città e far ricadere sulla Lega la responsabilità di un’eventuale sconfitta.

Troppo. Al punto che Francesco Zicchieri martedì sarà a Cassino per incontrare i suoi quadri cittadini.

Errori inaccettabili

Il caso Cassino è stato al centro di una telefonata ai massimi livelli leghisti regionali nelle ultime quarantott’ore. Durante la quale è stato detto che a Cassino è stato fatto “caos su caos“, prendendo atto del fatto che “in tre mesi non sono stati capaci di prendere una decisione“.

Nel corso della conversazione si è preso atto delle dichiarazioni fatte in questi giorni dai dirigenti leghisti di Cassino, secondo i quali a fare confusione è stata l’onorevole Francesca Gerardi. Accuse respinte dai vertici, secondo i quali “A Cassino stanno tentando di scaricare la responsabilità a chi invece ha cercato di dargli una mano, che tra l’altro proprio loro ci hanno chiesto“.

Dalla conversazione è emerso che da Cassino sono arrivate ben quattro proposte diverse di candidatura: Massimiliano Mignanelli, Giuseppe Sebastianelli, Claudio Lena e Paola Carnevale. Ad ognuna è stato dato il via libera dicendo al livello territoriale che potevano procedere a convocare una conferenza stampa e dare annuncio. Ma non è mai stato fatto.

Perché nessuna aggregava l’intero centrodestra. Tranne l’ultima. Di fronte alla quale però sono emerse difficoltà insormontabili nel riuscire a chiudere le liste.

Volete andare soli? Fate!

Francesco Zicchieri ha telefonato al coordinatore cittadino Ernesto Di Muccio. E gli ha detto, nella sostanza: “Io martedì sono a Cassino. Voi volete andare soli? Fatelo. Ma se avete una lista ed avete il candidato perché fino ad oggi non lo avete portato al tavolo del centrodestra?

Il candidato intorno al quale vorrebbe schierarsi la Lega è Carmelo Palombo.

Ora Francesco Zicchieri ha tre possibilità. La prima è prendere atto della volontà territoriale e legittimare la scelta; facendo così manderebbe all’aria l’unità del centrodestra a Cassino e la Lega se ne assumerebbe ogni responsabilità.

La seconda è sconfessare i livelli cittadini della Lega, sospenderli ed addebitargli le colpe dei ritardi di questi mesi; conseguenza dei quali è la candidatura a Mario Abbruzzese. Facendo così corre il rischio che i leghisti della prima ora si facciano una Civica e vadano a sostenere Peppino Petrarcone.

La terza è prendere atto della proposta finalmente fatta dal livello cittadino e portarla al tavolo unitario, proponendola in alternativa ad Abbruzzese.

Intanto Mario…

Mario Abbruzzese annuncerà martedì la sua decisione di candidarsi a sindaco di Cassino.

C’è una sola possibilità che non lo faccia: che la Lega si assuma la responsabilità di rompere l’unità del centrodestra a Cassino, andando contro le indicazioni date dal tavolo nazionale.

Assumendosi soprattutto tutte le conseguenze di quella decisione. Perché la disponibilità data da Abbruzzese due mesi fa è sempre stata subordinata a due condizioni: che non ci fosse un’altra alternativa migliore e soprattutto che ci fosse l’unità del centriodestra.