Il leghismo democristiano di Salvini fa felici i referenti ciociari del Carroccio

La svolta del Capitano riempie i cuori degli esponenti provinciali della Lega. Claudio Durigon è “naturalmente governativo”, Francesca Gerardi ha ormai una dimensione istituzionale, perfino Francesco Zicchieri ragiona ormai nell’ottica di coalizione. Ma il vero profeta è stato il sindaco Nicola Ottaviani.

Quando Matteo Salvini, leader della Lega, chiede una sorta di comitato di salvezza nazionale per evitare il crollo dell’Italia per il combinato disposto della crisi dell’Ilva e della Banca Popolare di Bari fa compiere un salto di qualità nella strategia della Lega. Perché congela la fase della protesta e si mette su un piano di collaborazione.

Matteo Salvini © Imagoeconomica

Se vogliamo è quello che profetizzava il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani al momento della sua adesione al Carroccio. Un Partito che ha l’ambizione di guidare tutto il centrodestra, anche a costo di subire per brevi periodi un calo nei sondaggi.

La vera anomalia politica di questi giorni è che alcuni senatori dei Cinque Stelle sono andati nella Lega facendo un passaggio opposto a quello dei decenni scorsi. Passando cioè dalla maggioranza all’opposizione. E non viceversa. Luigi Di Maio è all’angolo, perché ha capito che l’esodo pentastellato in direzione Carroccio è appena iniziato. La sindrome dell’abbandono è forte.

Ma torniamo alla Lega. Il cambiamento, perfino sul piano della comunicazione, di Matteo Salvini impone a tutti di prenderne atto. In provincia di Frosinone c’è chi l’ha già fatto. Il sindaco Nicola Ottaviani amministra il capoluogo senza farsi problemi sui temi toccati. Non ha tabù, neppure sulla eventuale costruzione di una moschea. Sotto questo punto di vista ha già fatto scuola.

Claudio Durigon, già potentissimo sottosegretario di Stato al ministero del lavoro, ha una naturale vocazione governativa. E sta già preparando l’assalto alla Regione Lazio, non ponendosi il problema di quando si voterà. Francesca Gerardi, deputata  e coordinatrice provinciale della Lega, ha assunto una dimensione “istituzionale”, perfino nei rapporti con gli alleati di centrodestra.

Francesca Gerardi con Gianluca Quadrini

Quanto al deputato e coordinatore regionale Francesco Zicchieri, lui mantiene un atteggiamento da leghista duro e puro, ma al tempo stesso sprona la coalizione di centrodestra ad uno scatto che cancelli anni e anni di collaborazione con il Pd. Specialmente in Ciociaria.

La Lega vuole assumere un ruolo più rassicurante, più da Democrazia Cristiana. Elemento che in province come quella di Frosinone tira moltissimo.