Lega, salta il Direttivo… anzi no: Palombo è sotto assedio

Nuovo scontro all'interno della Lega provinciale di Frosinone. Questa volta ad innescarlo è stata la riunione della Direzione saltata all'ultimo momento. Criticati, i parlamentari Rufa e Gerardi lasciano la chat. Attacco frontale al coordinatore Palombo. L'ombra di Fagiolo

Riunioni annullate all’ultimo momento e poi riconvocate a distanza di poche righe di chat. Dirigenti provinciali che si lamentano. Un deputato ed un senatore che di fronte alle critiche sbattono la porta e d abbandonano il gruppo WhatsApp. Benvenuti alla convocazione del Direttivo Provinciale della Lega.

È la riunione che avrebbe dovuto discutere, tra le altre cose, del padre spirituale imposto al gruppo. E che si è scoperto non essere un prete cattolico. (leggi qui Scontro nella Lega per il padre spirituale imposto al Direttivo provinciale e leggi anche qui E la Chiesa lascia a piedi il Carroccio: «Il vostro P Maurizio non è un prete cattolico»). Ma anche della posizione del consigliere comunale di Frosinone Thaira Mangiapelo: cancellata dal Gruppo dopo le sue proteste per quell’imposizione. E della manifestazione in via di organizzazione a dicembre con Salvini come protagonista.

 

La data individuata era oggi pomeriggio. Il coordinatore regionale Francesco Zicchieri però non potrà partecipare: è il vice capogruppo della Lega a Montecitorio e insieme tutti i deputati del Gruppo è stato precettato fino a venerdì. C’è la discussione sul Decreto Sicurezza, la Lega si gioca la faccia su quel pacchetto di provvedimenti dopo avere capito che ne perderà una parte sulla storia del Bilancio che la Ue non ha intenzione di far passare. Insomma: Zicchieri non può esserci.

 

L’incontro salta

Il dubbio se lo fa venire la coordinatrice della Lega di Ferentino Maria Veronica Rossi. Nella chat chiede se sia confermato il Direttivo convocato per oggi. Ed il coordinatore provinciale Carmelo Palombo risponde nella chat che riunisce tutti i dirigenti provinciali che “la riunione è rinviata a data da destinarsi per via degli impegni dei nostri parlamentari“.

I dirigenti leghisti sono tutti adulti, svezzati alle cose della politica già da tempo. Non capiscono perché ci sia bisogno di due deputati e di un senatore per decidere la posizione del Partito sul territorio. Da che mondo è mondo sono i Parlamentari a prendere disposizioni dalla base che li vota e non il contrario.

C’è chi lo sottolinea, scrivendo che “il coordinatore provinciale non è in grado di convocare una riunione in autonomia“. E mette in luce che così non sarà possibile organizzarsi per l’evento nazionale dell’otto dicembre a Roma.

 

Io sono io e voi…

È qui che avviene l’impensabile. Sulla chat appare il messaggio: Gianfranco Rufa ha abbandonato. Seguito a strettissimo giro dal messaggio Francesca Gerardi ha abbandonato. Manca solo il messaggio: il Marchese del Grillo ha ricordato Io sono io e voi non siete un ca…

Il senatore di Veroli ed il deputato di Pontecorvo sbattono la porta ed abbandonano la discussione nella quale si parte dal presupposto che loro non siano indispensabili.

Quel doppio abbandono incendia il Direttivo.

 

A briglia sciolta

Angelo Costantini (Morolo) chiede che Carmelo Palombo prenda in mano la situazione. Sara Bruni (Gruppo consiliare leghista di Frosinone) mette in chiaro che l’impegno dei Parlamentari potrebbe durare a lungo e che si rischia di bloccare ogni discussione sul territorio se sarà necessaria la loro presenza. Massimiliano Buttarazzi (Monte San Giovanni Campano) è d’accordo con loro.

Giovanni Palazzi interviene impugnando il lanciafiamme e lo punta su una situazione già esplosiva. Giudica inaccettabile che due parlamentari, eletti dal Popolo, invece di dare risposte voltino le spalle ad un intero direttivo provinciale. Prende in mano la situazione e propone ai colleghi di anticipare la loro abituale pizza settimanale, almeno si riuscirà ad organizzare una presenza dignitosa da Frosinone per l’iniziativa romana di dicembre.

Luca Minchella si schiera con lui e con Sara Bruni, sollecitando la riunione del Direttivo.

 

Il pompiere Zicchieri

Prima che le fiamme siano troppo alte per riuscire a controllarle, interviene direttamente Francesco Zicchieri. Conferma che è stato precettato in aula tutta la settimana. ma chiarisce che nulla ha in contrario se la riunione provinciale si tiene lo stesso. Propone due soluzioni: “O venite voi a Roma oppure rinviate la discussione al primo giorno possibile“. Ma lascia intravedere anche una terza via: ci si riunisce per organizzare l’iniziativa dell’otto dicembre e poi alla prima data possibile si affronta il tema delle tensioni interne.

La situazione è tesa. E c’è chi dice con chiarezza che dopo avere tirato a braccia il Carroccio quando nessuno era disposto ad aiutarli, ora non sono disposti loro a continuare in presenza di un senatore, un deputato ed un coordinatore che non hanno rispetto per quell’impegno.

 

Palombo sotto assedio

L’impressione è che la discussione non sia dovuta né al caso del padre spirituale (ha abbandonato il gruppo dopo la notizia che la Chiesa smentisce la sua appartenenza al clero) né al rinvio della riunione.

L’orizzonte è quello di un Partito nel quale il Coordinatore Carmelo Palombo non riesce a tenere la discussione. Perché non gli viene riconosciuto il ruolo e tantomeno il carisma necessario per prendere indicazioni da lui: come se fosse solo un passaordini di Zicchieri.

Le dimissioni alle quali è stato costretto nelle settimane scorse il vice coordinatore provinciale Mimmo Fagiolo hanno squilibrato la Lega. (leggi qui Fagiolo si dimette, la puzza ultras sparisce dalla Lega e anche qui La puzza di Fagiolo che imbarazza la Lega). 

Il gruppo di Frosinone non appare disposto ad accettare una situazione nella quale al vertice ci sia un Coordinatore ombra mentre le decisioni vengono prese da un deputato di Terracina.

Se ci fossero ancora dubbi, vengono eliminati appena Palombo scrive in chat che la riunione del Direttivo allora è confermata: per questa sera alle 18.30 a Cassino.

Chi sta nel nord della Provincia gli risponde: “E perché a Cassino? Questa è una direzione provinciale e devi riunirla a Frosinone”.

 

Il messaggio è chiaro.