Leone, dalla rottamazione alla restaurazione

Il segnale arriva dall'incontro sul Pnrr organizzato al Manzoni dal consigliere regionale leghista Ciacciarelli. L'unico consigliere di centrodestra presente da Cassino è stato Leone. Cioè chi voleva rottamare lui e Mario Abbruzzese

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Qualcuno lo ha già ribattezzato come “ritorno a casa”. Altri parlano di “riavvicinamento”. Per alcuni è solo “cortesia istituzionale”. Quel che è certo è il disgelo nei rapporti tra Mario Abbruzzese e Benedetto Leone. È ormai evidente, non è più un mistero.

L’ex vice sindaco di Cassino, già assessore ai Servizi Sociali con Carlo Maria D’Alessandro, aveva preso nettamente le distanze da Mario Abbruzzese dopo la Caporetto del 2019: la sfida elettorale contro il Dem Enzo Salera diventato sindaco grazie alle elezioni anticipate; ci si era arrivati per il lento e costante logoramento messo in atto sulla giunta D’Alessandro da Forza Italia di Abbruzzese. Per questo motivo Benedetto Leone era stato tra i fondatori – insieme all’ex sindaco sfiduciato – del movimento “Liberi e Forti”.

Il cerchio magico di Mario

Benedetto Leone e Carlo Maria D’Alessandro

In questi anni non ha mai risparmiato le sue critiche a Mario Abbruzzese. “Sembrate il Cerchio Magico intorno a Berlusconi. E mi fermo qui. Non lo state aiutando, ma lo state solo massacrando da tempo. Peccato che non ve ne rendiate conto. Meglio che non continuo” tuonava Leone il 21 dicembre del 2019 per spiegare che la stagione di Mario Abbruzzese era definitivamente archiviata. (Leggi qui Il morso di Leone su Mario Abbruzzese: “È finito”).

In questi due anni ha ripetuto a più riprese che al Centrodestra serve un modello nuovo, che “il tempo dei leader è finito”.

Un segnale di riavvicinamento tra il padre nobile del Centrodestra e l’ex braccio destro di Carlo Maria D’Alessandro si era colto già lo scorso mese di giugno quando Abbruzzese rassegnò le sue dimissioni da Consigliere comunale di Cassino per favorire l’ingresso di Carmine Di Mambro. Il quale, però, dopo solo due settimane fece a sua volta un passo indietro favorendo l’ingresso in Aula di Leone che dovette che fino a quel punto studiava da candidato sindaco di Terelle.

Dopo il suo debutto in Assise Leone ha preso le distanze da Carlo Maria D’Alessandro al punto che oggi non appartiene più al Movimento “Liberi e Forti” e critica l’atteggiamento dell’ex sindaco: “Dispiace quando la linea politica è rincorrere per forza il proprio passato, la politica invece ti insegna a dimenticare presto e a costruire, a guardare avanti” spiega dopo alcuni mesi da consigliere. (leggi qui Liberi, forti e… registrati: blindato il brand del centrodestra Mario free).

Leone dalla rottamazione al ritorno

Leone, Abbruzzese e Ciacciarelli

E in effetti molto in fretta Benedetto Leone sembra aver dimenticato le sue critiche a Mario Abbruzzese. Ed il tentativo di “rottamarlo”.

Leone ha provato a voltare pagina, ma non ci è riuscito. In Consiglio comunale non è riuscito a farsi largo tra i consiglieri di Centrodestra Michelina Bevilacqua, Franco Evangelista e Francesca Calvani che con lui non condividono neanche una interrogazione. Per questo motivo il Consigliere è stato di fatto spinto tra le braccia del suo ex nemico Peppino Petrarcone l’ex sindaco di centrosinistra oggi tra i banchi dell’opposizione dopo che i suoi ex amministratori hanno imposto una svolta interna.

Benedetto leone oggi fa opposizione ad Enzo Salera ma è solo con il Centrodestra di quel Mario Abbruzzese di cui aveva tentato di disfarsi che ha un suo ruolo politico.

Non a caso è stato l’unico consigliere di Centrodestra del Comune di Cassino ospite nei giorni scorsi della kermesse promossa dal consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli al teatro Manzoni per parlare dei progetti del Pnrr e delle ricadute sul territorio. Una presenza, quella di Leone al tavolo dei relatori al fianco di Mario Abbruzzese, che ha acquisito ancora maggior rilevanza dal momento che era l’unico consigliere comunale di Cassino presente. Nessuna traccia di Michelina Bevilacqua e dei dirigenti di Fdi, della consigliera di Forza Italia Francesca Calvani e dell’ex capogruppo del Carroccio Franco Evangelista.

Solo ed esclusivamente Benedetto Leone: dalla rottamazione alla alla restaurazione.

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