Immigrati in pasto al Leone: «Le scelte tornino ai sindaci»

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Alessioporcu.it – Assessore Leone, perché avete bocciato l’Ordine del Giorno con cui l’opposizione vi chiedeva di istituire un pubblico elenco con i nomi di tutte le aziende che nel territorio ospitano extracomunitari? (leggi qui) .

Benedetto Leone – L’ordine del giorno proposto dall’opposizione, non solo era demagogico. Addirittura era superficiale nella richiesta al sindaco di comunicare i futuri arrivi di flussi migratori in città, come se il sindaco Carlo Maria D’Alessandro avesse la sfera di cristallo. O dal momento che siamo in tempi dei social, avesse la possibilità di comunicare con facebook – twitter – wathaspp con gli scafisti, per essere informato ancor prima delle Prefetture di possibili sbarchi in Italia. Per questo “misterioso” e “superficiale” motivo, la richiesta dell’opposizione è stata bocciata

 

E questo, riguarda il futuro. Ma per il Presente? La proposta dell’opposizione mirava ad avere chiarezza nel presente…
Le cooperative che lavorano sono pubbliche. Per questo motivo abbiamo approvato in consiglio comunale un nostro Ordine del Giorno che da mandato al sindaco di promuovere un tavolo sull’immigrazione con la Prefettura e gli altri Comuni. L’importante è condividere informazioni, promuovere un’accoglienza sostenibile con i progetti Sprar e applicare le due norme approvate dal tavolo dell’immigrazione Stato-Regione-Province-Comuni, comunicatoci il 14 Dicembre dal Presidente Anci Decaro.

 

Cosa prevede?
Partiamo da un presupposto: con il sistema attuale la Prefettura stabilisce in qualsiasi momento il numero di migranti che il territorio deve accogliere. Non è tenuta a comunicare nulla ai Comuni. Le due norme ora approvate, definiscono una clausola di salvaguardia per i Comuni che hanno gia uno Sprar nel proprio territorio e che sono esenti da altri arrivi, anche emergenziali. E’ il caso di Cassino. Da noi non può essere mandato niente altro. Solo ciò che è previsto dallo Sprar. Nemmeno in caso di emergenza.

 

Il secondo punto prevede un piano di riparto equilibrato dell’immigrazione.
Esattamente. Prevede di procedere ad una distribuzione equa e sostenibile dei profughi nei Comuni. Con un tetto fissato a 1,5 ogni mille abitanti mentre per gli altri comuni 2,5 migranti ogni mille abitanti. Restano esenti i Comuni sotto i duemila abitanti. Questa proposta pone l’accento sulla necessità di garantire un’accoglienza sicura e diffusa sul territorio puntando sulla rete dello Sprar. Non solo per gestire il fenomeno migratorio ma anche per garantire reali opportunità di integrazione e inclusione sociale.

 

Perché avete approvato il vostro ordine del Giorno e non quello dell’opposizione?
Il consiglio comunale di Cassino approva l’ordine del giorno che va nella direzione di rimettere la governance in mano ai Sindaci. I sindaci devono tornare a decidere, insieme alla comunità, numeri, modalità e soggetti da coinvolgere per organizzare l’accoglienza sul proprio territorio e chiede alle Prefetture di condividere tutte le info, anche gli elenchi pubblici delle cooperative che fanno accoglienza, per una gestione corretta dell’accoglienza.

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