Leone: “Non studio da sindaco. E Mario non era così male”

Lo spazio al centro? Per l'ex vicesindaco Benedetto Leone a Cassino c'è già. "Non ho l'ambizione di candidarmi a sindaco”. Il suo sferzante giudizio del 2019 su Abbruzzese: "Va rivisto”. Cena con Chiusaroli o Di Rollo? "Sono a dieta”

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Quanto accaduto con la riconferma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dimostra che lo spazio al centro già esiste. Piuttosto, il vero problema per noi del Cassinate, in questo momento, è la rappresentatività in Parlamento: assenti”: Benedetto Leone è stato vicesindaco ed assessore dell’amministrazione di Centrodestra guidata dal sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro; oggi è consigliere comunale di opposizione. E giura che non sta studiando da candidato sindaco per il 2024: “È il mio attivismo – dice – che porta a questi ragionamenti. Per adesso il mio unico obiettivo è fare l’opposizione a Enzo Salera e alle sue ‘annunciazioni’ ”.

Lo scorso anno aveva fatto clamore la sua critica a viso aperto nei confronti di Mario Abbruzzese, l’ex presidente del Consiglio regionale del Lazio e dominus del centrodestra nel collegio. Gli aveva rimproverato la crisi che aveva investito il centrodestra, culminata con il crollo dell’amministrazione D’Alessandro. Oggi, con il beneficio del tempo, Benedetto Leone rivede quel giudizio. Anche perché non sono maturate altre leadership: “Oggi aggiornerei quella riflessione del 2019 aggiungendo, che in questi anni altri “modello Cassino” nel centrodestra Provinciale stentano a crescere”.

Benedetto Leone
Partiamo da maggio 2021: entra in Consiglio comunale senza riuscire però a fare squadra con gli altri consiglieri di Centrodestra: si aspettava questa levata di scudi nei suoi confronti?

In questi mesi io sono stato sempre coerente, chiaro e schietto. Sia in Aula consiliare che fuori. Per mia natura non amo gli ammiccamenti, i corteggiamenti e le posizioni ondivaghe in politica. Sorrido, perché io ho giocato e gioco sempre con la stessa squadra. E la mia squadra è avversaria di Enzo Salera. Per me è così, non so per gli altri. E aggiungo, che vedendo come sono andate le Provinciali a Cassino, il fare squadra per il gruppo consiliare di centrodestra è un problema che va oltre Leone”. 

L’opposizione Salera è giunta al giro di boa, che tipo di opposizione farete in questi due anni che mancano alla campagna elettorale per le prossime elezioni?

A noi spetta il compito di vigilare che si amministri nell’interesse della città di Cassino. Verificheremo che le tante e oramai famose “annunciazioni saleriane” vengano realizzate. Penso al progetto di Piazza Labriola e Corso della Repubblica, alla Villa Comunale, alla Cittadella dello Sport, al Multisala, al recupero della Vecchia Cassin. Da qualche settimana il sindaco ha resuscitato il progetto della Funivia. Non capisco perché Salera sia cosi masochista”. 

È evidente la sintonia con i consiglieri di opposizione delle forze civiche, in particolar modo Salvatore Fontana e Giuseppe Golini Pertrarcone che fanno riferimento ad Italia Viva: è immaginabile un’area centrista anche a Cassino sulla scia di quel che si va delineando a livello nazionale?

Dialogo con tutti i colleghi di opposizione e non ho problemi a sostenere mozioni e ordini del giorno che abbiano al centro l’interesse esclusivo di Cassino. La ritengo la chiave di forza delle opposizioni. Penso alle tante battaglie del consigliere De Sanctis che ho condiviso, come quelle sull’Ospedale sollevate spesso in consiglio dal Consigliere Luca Fardelli. Cassino unisce e non divide. È un punto che dovrebbe capire anche Salera, ma fa fatica”. 

Giuseppe Golini Petrarcone e Benedetto Leone
Questo sul piano amministrativo. Ma non ha risposto alla parte politica della domanda.

Beh, sul piano politico è indubbio che quanto accaduto con la riconferma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia mostrato che lo spazio al centro già esiste. Ora non si deve perdere troppo tempo, come in passato. Si deve presentare al Paese una nuova proposta politica seria, credibile e innovativa, che torni a rendere protagonisti i territori. Il vero problema per noi del Cassinate, in questo momento è proprio la rappresentatività in Parlamento. Assenti”. 

In buona sostanza: Leone, Fontana e Petrarcone potranno essere insieme alle prossime elezioni comunali. Oppure lei continua a studiare da candidato sindaco del Centrodestra?

Il mio attivismo troppo spesso viene interpretato come ambizione di fare il sindaco di Cassino. Non è così. Ho sempre lavorato di squadra e per la mia città, e questo continuerò a fare. Convinto, anche per esperienza passata, che una proposta alternativa a Salera si può costruire puntando sulla qualità delle persone, sull’energia dei movimenti civici, sul fermento e sulla partecipazione travolgente dei giovani. Formule diverse, che mettano al centro le tessere di Partito, la quantità delle liste e dei candidati, le scelte calate dall’alto, le trovo “anacronistiche” ora figuriamoci nel 2024.      

Mario Abbruzzese
Dopo la sconfitta del 2019, lei era stato molto critico nei confronti di Mario Abbruzzese. Adesso sembra riavvicinarsi: non è vero che Abbruzzese era finito?

Non ho mai detto che Abbruzzese fosse finito. Ho detto e confermo che un modello politico si era chiuso. E come modello intendo tutto quello che c’era in una esperienza politica. Ogni stagione ha un inizio ed una fine, la stagione del “modello Cassino” ha visto sconfitte e vittorie in tanti anni, con una leadership del cassinate riconosciuta da tutta la Provincia. La forza di quel modello era proprio nella grande capacità di ripartire. Sempre, anche nei momenti più neri. Oggi, ad onor del vero, aggiornerei quella riflessione del 2019 aggiungendo, che in questi anni altri “modello Cassino” nel centrodestra Provinciale stentano a crescere”. 

Come sono i suoi rapporti con Carlo Maria D’Alessandro allo stato attuale?

Sul piano politico abbiamo fatto due scelte diverse. Non le considero alternative, anzi sono convinto che si incontreranno. Per me la qualità umana delle persone conta nella vita così come nella Politica”. 

Dove ha sbagliato D’Alessandro? E dove Abbruzzese?

Gli errori in passato sono stati commessi da tutti, ognuno di noi ha dato il proprio contributo. Poi è chiaro che chi ha la responsabilità di ricoprire i ruoli apicali è quello che mediaticamente paga più di tutti. Ma abbiamo perso tutti, e ha perso anche la Città”.   

Al netto del gioco delle parti e delle casacche: Enzo Salera sarebbe un buon Presidente della Provincia per rappresentare al meglio anche Cassino? 

Siamo sicuri delle dimissioni del Presidente in carica Antonio Pompeo nei tempi utili per una candidatura di Cassino?”   

E se così fosse?

È una questione del centrosinistra. È evidente che Cassino con Salera stenta a ricoprire il ruolo guida dell’area del cassinate. Lo abbiamo visto sulla crisi Stellantis, sull’emergenza ambientale e anche sulle opportunità introdotte dal PNRR. Manca Cassino come regia e guida dei Comuni. E politicamente il dato oggettivo è stato il consenso raccolto intorno al candidato dall’Amministrazione Salera alle provinciali, tra i Comuni del Cassinate, non così ampio come avevano annunciato. E sperato

Per due anni è stato lontano dalla politica: che giudizio aveva all’epoca dell’amministrazione Salera, che giudizio ha oggi in qualità di consigliere comunale?

Guardi, io nei due anni ho spento tutto. Mi sono ricaricato di nuove esperienze di vita e lavorative. Ho un giudizio diverso e più sano dell’impegno politico. È una parentesi della nostra vita, ma non è tutto. Anzi, fuori dalla politica c’è uno straordinario mondo da vivere. Figuriamoci se pensavo a Salera”.

C’è un assessore della giunta Salera che vorrebbe nella sua squadra di governo ideale?

Non c’è Assessore in questa giunta che non sia Salera stesso, così come nella sua maggioranza. Nessuno parla, tanto che a parte i noti consiglieri, la città non conosce i loro nomi. Contenti loro”. 

Lei invece sarebbe più contento di trascorrere una sera a cena in compagnia dell’ex capogruppo di Forza Italia Rossella Chiusaroli (che firmò per la caduta di D’Alessandro) o di Barbara Di Rollo (attuale presidente del Consiglio Comunale)?

Sono a dieta

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