Leone rincara la dose: “Primarie per il sindaco”

Il progetto di rinnovamento del centrodestra lanciato ieri da Benedetto Leone su Alessioporcu.it Si arricchisce di nuovi dettagli. E passa per le Primarie di coalizione. "Allargare è diverso da escludere”

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Chat whatsapp infuocate, dirigenti di Partito che chiedono il perché di quelle parole: il telefono del Consigliere comunale Benedetto Leone si è fatto bollente dopo che ha spiegato ad Alessioporcu.it il modello di Centrodestra che vorrebbe realizzare per le elezioni del 2024 di Cassino. Fatto con idee nuove. E soprattutto affidato a persone nuove. (Leggi qui: Leone, un nuovo centrodestra per ruggire).

Un modello di rinnovamento che non prevede spazi per alcuni degli attuali protagonisti: i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Forza Italia ed ex Lega che oggi siedono in Consiglio. Ora quei Partiti vogliono sapere perché. Chiedono un approfondimento. Vogliono un’analisi: con cui comprendere se sia un problema di uomini o di strategie. (Leggi qui: Top e Flop, i protagonisti del giorno: giovedì 12 maggio 2022).

La lealtà non è in dubbio

Benedetto Leone

Leone difende il solco. E spiega. La sua è un’idea per il futuro: ma l’assetto di oggi non si tocca.

La strada per l’unità del centrodestra è una strada lunga, auspicabile e di certo non sarò io a minarla. Non è mai mancato e mai mancherà il mio sostegno a proposte o mozioni presentate dalle Consigliere Calvani e Bevilacqua”. Come a dire: io voglio unire, non voglio dividere. Ma voglio anche rinnovare.

In maniera altrettanto esplicita infatti afferma che “bisogna dare un progetto credibile, nuovo, inclusivo e soprattutto giovane ad un campo largo che già esiste in città, e non è il campo largo della sinistra. È invece un’area vasta di cittadini di centro, di centrodestra, estranei alla politica, comunque scontenti per le scelte amministrative illogiche adottate da questa amministrazione”.

L’ex vicesindaco conferma la necessità di coinvolgere “cittadini che oggi sono esclusi dalla partecipazione alla vita politica e cittadini delusi perché presi in giro dalla solita politica che promette e poi non fa. Ecco – dice Leone – è a questo progetto che sto lavorando insieme ad altre persone, cercando di dare il mio contributo in idee, esperienza e passione”.

Liberi, forti e senza Carlo Maria?

Benedetto Leone con l’allora sindaco Carlo Maria D’Alessandro

Nelle sue dichiarazioni ad Alessioporcu.it Benedetto Leone aveva lasciato intendere che in quel progetto non ci fosse spazio per l’ex sindaco di Forza Italia Carlo Maria D’Alessandro.

Parole che non hanno meravigliato più di tanto il movimento “Liberi e Forti”: aveva riunito Leone e D’Alessandro ma ormai è chiaro che Leone ha preso un’altra strada rispetto a quella che avevano avviato insieme dopo la sconfitta di Mario Abbruzzese alle elezioni che l’avevano contrapposto ad Enzo Salera.

In realtà i margini di convergenza ci sarebbero. Ma vanno costruiti insieme. perché ad un progetto nuovo devono corrispondere anche sintonie nuove. L’ex braccio destro del sindaco argomenta: “Non avranno mai vita lunga progetti politici che nascono per escludere qualcuno o contro qualcuno. L’ho già detto tante volte e lo ripeto qui: Carlo Maria D’Alessandro è una risorsa per la nostra città, ed è stata un’occasione persa per tutti”.

Il valore di Evangelista

Evangelista e Bevilacqua

Stesso discorso vale per “il sindaco di Sant’Angelo” Franco Evangelista, il consigliere d’opposizione che nella sua località grande quanto un paese prende ogni volta un’enormità di voti. “Come ho sempre detto in Consiglio Comunale esistono diverse anime e sensibilità di fare opposizione, io le rispetto tutte. Per questo ho trovato di cattivo gusto i commenti ironici della maggioranza sugli interventi del consigliere Evangelista. Ci vuole più rispetto e senso delle istituzioni da parte della maggioranza”.

Leone non intende fare mosse azzardate, almeno non fino al 2023 “perchè ora i Partiti di centrodestra hanno nelle loro agende politiche altri appuntamenti, penso alle Regionali ed alle Politiche. I risultati sicuramente peseranno nel 2024. A noi che sediamo in Consiglio Comunale – argomenta l’ex assessore – il compito di ascoltare con umiltà la città. Pancia a terra”.

Il sindaco? Con le Primarie

Benedetto Leone

Affronta la la maretta. Ma non arretra. Chiede a tutti i potenziali alleati un passo avanti: nella scelta dei progetti e nella selezione degli uomini.

A chi lo ha chiamato dopo avere letto le sue dichiarazioni ha aggiunto che la sua intenzione resta quella di fare le primarie per la scelta del candidato sindaco. “Primarie vere, con candidati pronti a dare vita ad un progetto comune”, spiega. Invitando così ad uscire dalle stanze delle Segreterie di Partito ed ascoltare la città. “C’è un’altra Cassino – dice – che va anche oltre i Partiti. E che oggi magari è impegnata nell’associazionismo, nel volontariato. In quella partecipazione a volte anche silenziosa alla vita della nostra città, ma che è preziosa. Penso a Carmine Di Mambro e alle sue instancabili battaglie sul tema della sanità, portate avanti sia in consiglio comunale ma soprattutto fuori dal Consiglio. Sempre e comunque”.

Non è un caso che Leone citi Carmine Di Mambro: i rapporti tra i due si sono raffreddati. Il consigliere – entrato in assise proprio grazie alla rinuncia di Di Mambro dopo poche settimane- manda un segnale di riavvicinamento dopo un anno di gelo.

Poi, a tutto il Centrodestra impegnato spesse volte nelle beghe interne, dice: “Dobbiamo essere in grado di far migrare la partecipazione alla vita della nostra città dai social, dai gruppi facebook all’impegno reale. C’è un attivismo sui social che pulsa, ma che la Città avrebbe bisogno si manifestasse concretamente. Ecco perché esiste “un’altra Cassino”, ed è quel campo largo, larghissimo, che la sinistra che governa la nostra città ha da tempo escluso. E’ ad un’altra Cassino che dobbiamo dare voce”.