Borgomeo si prende la scena della Leopolda 9 con il miracolo Roccasecca

Alla Leopolda 9 Matteo Renzi invita sul palco Francesco Borgomeo. Che spiega gli effetti di Jobs Act, Industria 4.0 e Mini Bond per l'operazione di salvataggio dell'ex Ideal Standard

A Firenze il sampietrino di Roccasecca si prende la scena della Leopolda. Lo fa subito dopo che Ernesto Maria Ruffini (ex direttore generale di Agenzia delle Entrate) ha ricordato la rivoluzione renziana nella gestione delle cartelle fiscali. Poco prima che Matteo Renzi tenga il suo intervento.

È di Matteo Renzi la voce che da dietro le quinte dice “Vieni, Francesco“.   Introducendo così sul palco della Leopolda 9 Francesco Borgomeo: l’imprenditore che insieme ai suoi soci finanziari ha comprato la ex Marazzi Sud di Anagni, la Ideal Standard di Roccasecca, la Tagina di Gualdo Tadino.

Camicia bianca sbottonata, colletto largo di taglio classico, giacca blu sportiva su un pantalone casual beige, Francesco Borgomeo parla per cinque minuti e pochi secondi.

 

In alto il sampietrino

L’imprenditore con la laurea in filosofia, il rianimatore di aziende decotte a prescindere se producano ceramica o altro, raggiunge il centro della scena ed alza il braccio in modo che tutti possano vedere quel cubetto nerastro che ha in mano.

Alle sue spalle campeggiala scenografia con una De Lorean Dmc-12, l’auto resa immortale dalla pellicola Ritorno al Futuro. È il tema di questa edizione della convention renziana ospitata da sempre nella ex stazione Leopolda.

Nel silenzio della sala, Francesco Borgomeo esordisce dicendo «Per collegarmi al titolo vi ho portato un oggetto. Questo – e tende ancora di più il braccio verso l’alto – viene dal futuro. Questo è un sampietrino…».

«Voi mi direte: ma sono tremila anni che l’uomo scava le montagne per ricavarne pietre con cui pavimentare le strade. Però… a differenza di quelli che voi conoscete, sui quali camminate con le vostre macchine oppure a piedi, questo lo produco nelle fabbriche mie. Questo è più robusto della pietra, non assorbe, non si leviga, pesa di meno e costa molto meno»

 

Economia circolare

Sale l’applauso, Francesco Borgomeo lo blocca dicendo: «Ascoltatemi, perché ho poco tempo. Questo, a differenza degli altri, lo faccio con le ceneri dei termovalorizzatori e delle centrali termiche»

L’applauso sale da tutta la Leopolda, al punto che l’imprenditore è costretto a fermarsi: sempre tenendo la mano sinistra in tasca, la mano destra costantemente in alto come se fosse il tedoforo che porta la fiaccola dello sviluppo, come un Perseo che ostenta la testa della medusa.

«Questo si chiama ‘economia circolare’, che è la vera rivoluzione indstriale. Che dobbiamo cavalcare. È un paradigma che cambia radicalmente l’economia dell’uomo. Perché siamo stati abituati a pensare che l’industria, lo sviluppo, l’occupazione, dovevano trovare l’equilibrio con l’ambiente. Invece no: è finita. È Passato. Non si fa industria se non si tutela l’ambiente».

L’applauso sale, non si ferma nemmeno quando Borgomeo cerca di farsi spazio. La telecamera del circuito interno e della diretta streaming lo cattura mentre istintivamente cerca quasi di mettersi in punta di piedi: come se volesse mettersi più in alto di quell’applauso e riprendere il suo discorso.

 

Così ho salvato tre fabbriche

«Questo è un oggetto che mi ha permesso di rilevare la Ideal Standard di Roccasecca. E di salvare tutti i posti di lavoro».

«La proprietaria era una finanziaria americana, aveva deciso di chiudere e non voleva vendere perché diceva che non voleva concorrenti. Ma grazie ad un Governo che ha fatto il Jobs Act, ha fatto il pacchetto di norme Industria 4.0, ha consentito l’emissione dei mini bond con cui finanziare queste operazioni, ho potuto dire: “Benissimo cara Ideal Standard, portati via le macchine che fanno i sanitari perché a me non interessano. A me devi lasciare invece quella gente che qui dentro per decenni ha imparato e sa fare a ceramica”. Perché a Roccasecca c’è un know how, una storia, una cultura del ‘saper fare’ che è un patrimonio straordinario che dobbiamo recuperare».

«Quindi abbiamo preso quegli uomini, abbiamo fatto un Contratto di Sviluppo e stiamo ricostruendo una fabbrica che fa questo prodotto».

 

Per l’ambiente, contro le mafie

La Leopolda è in delirio. Quell’uomo con il braccio alzato come un Fidippide che sta per fare il suo ingresso ad Atene, ha appena annunciato che il Governo messo su da Matteo Renzi gli ha consentito di salvare tre fabbriche, garantire il pane alcune centinaia di famiglie. E tutto attraverso non uno soltanto ma ben tre provvedimenti che portano il timbro renziano.

Ci manca poco che salgano sul palco e portino in giro a spalla per la Leopolda quell’uomo con il sampietrino in mano.

Ma Francesco Borgomeo prosegue. «Economia circolare significa tutela dell’ambiente: perché non si distruggono più le montagne per tirare fuori le pietre; non si usa più la dinamite. E per fortuna Bruxelles sta contrastando con le sue norme l’uso del suolo. Non si deve sfruttare la Terra. Non si frutta il lavoro minorile in giro per il mondo. L’economia circolare permette di fare questo: di recuperare».

«Questo sampietrino evita di interrare i rifiuti nel nostro suolo ma permette di metterli in un prodotto che è certificato ed è garantito. E ricrea occupazione. C’è un mercato straordinario in Nord Europa, gli ordini stanno andando benissimo, c’è bisogno di pietre e non si trovano».

L’aspetto più scomodo. «L’economia circolare ci aiuta tantissimo in materia di legalità. Con il sampietrino tengo lontano gli interessi illegali, perché quando i rifiuti li metto qui dentro io certifico dove sono: evito che ci sia qualcuno che li va a sversare nel terreno in maniera clandestina».

 

Sampietrino superstar

Il sampietrino di Roccasecca ormai e bipartisan. Il suo ingresso ‘in politica’ lo ha fatto il 16 febbraio scorso. Francesco Borgomeo stava tenendo un intervento a Roma quando apparve a sorpresa Matteo Renzi che volle conoscerlo. (Leggi qui E Matteo Renzi arrivò a sorpresa: «Ideal Standard e Saxa sono un esempio per il Paese»)

La scorsa primavera, durante la convention tenuta alla Dogana di Roma da Nicola Zingaretti, Antonella una delle operaie Ideal Standard salì sul palco e raccontò la storia della fabbrica salvata dall’economia circolare (Il sogno SaxaGres entra nella sfida di Zingaretti sul palco dell’ex Dogana)

In estate il ministro del Lavoro Luigi Di Maio è stato alla Tagina di Gualdo per rendersi conto di persona delle cose che gli venivano raccontate al Ministero: Borgomeo lo ha accompagnato tra i reparti (Leggi qui Di Maio in Umbria: la visita alla Tagina).

In precedenza era stato Carlo Calenda a fare visita ad agli stabilimenti frusinati del gruppo Saxa, compiendo l’ultima visita istituzionale prima delle elezioni (leggi qui Il messaggio di Calenda ai suoi successori Lega-M5S)

La settimana scorsa, i casi ex Marazzi ed ex Ideal Standard erano stati sottolineati dal presidente di Unindustria Filippo Tortoriello durante l’assemblea annuale degli industriali del lazio (leggi qui La rabbia degli industriali: «Manca una visione, il cambiamento non si sente»).

 

Come a dire, che anche sui sampietrini di circular economy possono camminare tutti.