LeU non entra nella Giunta di Zingaretti: «Non ci sono le condizioni»

Rottura prima ancora di cominciare. LeU invia una rosa di nomi al Governatore per scegliere l'assessore. Ma non arriva risposta. Il consigliere eletto aveva indicato Di Berardino. “Iniziativa personale". Sullo sfondo lo scontro interno. Negato dai due coordinatori regionali

Liberi e Uguali ha deciso di non entrare nella nuova Giunta di Nicola Zingaretti.

La decisione è stata comunicata in una nota di Angelo Fredda e Piero Latino, coordinatori di Liberi e Uguali Lazio.

«Abbiamo consegnato al presidente Zingaretti la proposta unitaria di LeU per l’individuazione della figura che avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di assessore nella Giunta Regionale – hanno scritto in una dichiarazione ufficiale – Purtroppo, preso atto della mancata risposta di Zingaretti alla nostra proposta, Liberi e Uguali Lazio ritiene che non ci siano le condizioni politiche per la partecipazione alla giunta regionale».

Nella serata di ieri  il consigliere regionale di LeU Daniele Ognibene aveva rivelato che per  superare l’impasse legata alla rappresentanza di Liberi e Uguali, aveva avanzato ai vertici nazionali ed al governatore la proposta di indicare l’ex segretario della Cgil di Roma Claudio Di Berardino.

Oggi invece Fredda e Latino parlano di una ristrettissima rosa di nomi, espressione del pluralismo del movimento. Sarebbe stata fornita al Governatore per scegliere da lì l’assessore in quota LeU.

E la proposta avanzata da Daniele Ognibene? «Una proposta a titolo personale che, seppur legittima, non può essere messa sullo stesso piano politico di quella formalizzata ufficialmente a Zingaretti da LeU Lazio» hanno detto i due coordinatori.

Insomma: al di fuori di quella rosa di nomi LeU non si sarebbe sentita rappresentata.

 

 

 

PROBLEMA DI METODO

Il problema individuato da LeU sta nel metodo scelto da Nicola Zingaretti per formare la sua Giunta.

Il tutto, sostengono, è avvenuto «Senza coinvolgere nella discussione le forze politiche di maggioranza. Venerdì scorso, infatti, abbiamo appreso dalla stampa la composizione della struttura di governo della Regione Lazio nonché la delega che ci era stata attribuita. Per senso di responsabilità abbiamo ritenuto opportuno non sollevare pubblicamente alcuna polemica».

 

 

CONTRAPPOSIZIONI? NO

Sullo sfondo c’è il sospetto di uno scontro fratricida tra le varie anime della sinistra.

I due coordinatori assicurano che non ci siano state contrapposizioni tra le sesnibilità politiche che compongono Liberi e Uguali: Art.1- Mdp, Possibile, Sinistra Italiana. Il confronto? Normale lavoro avviato «da subito per una soluzione condivisa».

Il Lazio è stata l’unica Regione italiana nella quale Liberi e Uguali abbia accettato di fare un accordo con un esponente del Partito Democratico

Il Partito, alle scorse Regionali del Lazio ha ottenuto 88mila voti.

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