L’Europa può attendere, la Pisana no: cosa c’è nel futuro di Cosimino Mitrano

Cosa c'è dietro al no del sindaco Mitrano alla candidatura per le Europee. Obiettivo: la Regione Lazio. Come coronamento di un percorso. Che potrebbe arrivare in cambio dei voti per Strasburgo. Se Fazzone...

L’Europa può attendere. Almeno per ora. Le priorità da affrontare e risolvere sono ben altre per Cosimino Mitrano, sindaco di Gaeta. È considerato l’uomo politico, al momento, più potente dell’intero Golfo e tra i più influenti della provincia di Latina. Ha l’etichetta di essere il “figlio” politico prediletto del senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Claudio Fazzone. Al quale lo unisce la pragmatica capacità di dialogare con il Pd dei presidenti: quello che governa la Regione Lazio, Nicola Zingaretti; quello che amministra la Provincia di Latina Carlo Medici.

L’unico interlocutore con cui non è riuscito (sinora) ad avviare un feeling è Paola Villa, il primo sindaco donna del comune-gemello, Formia.

Cosimino da Caracas

Tutti lo chiamano con il nomignolo datogli dai genitori emigranti in Venezuela, “Cosimino”. Classe 1970, dirigente del settore “Servizi alla persona” del comune di Fondi, il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano sapeva dove voleva arrivare già quando trascorreva la sua infanzia  nei viali polverosi della periferia di Caracas dov’è nato.

Per raggiungere la sua meta e fare il sindaco dall’altra parte del mondo, all’hobby della pallanuoto ha affiancato gli studi economico-finanziari all’Università. Non tanto per quella che sarebbe stata la sua professione quanto per la sua futura mission politico-istituzionale.

È stato grazie a quegli studi ed alla sua intuizione che ha lanciato il programma con cui sta rivoluzionando Gaeta: “di turismo e di cultura si vive 12 mesi l’anno e non solo 45 giorni d’estate”. Le luminarie natalizie e le sue “Favole di Luce”, giunte alla terza edizione, hanno consentito al sindaco di riempire la città anche nel periodo in cui il turismo era morto.

E più la città si illuminava più brillava la sua luce politica. Facendogli scalare le gerarchie all’interno di Forza Italia. Al punto di ipotizzare una sua possibile candidatura alle elezioni Europee del 26 maggio. Scartata dal diretto interessato. Come ha fatto a Frosinone il suo collega Nicola Ottaviani al quale molti lo paragonano per l’intraprendenza amministrativa.

Continuo a fare il sindaco sino al 2022. Parola di ‘Cosimino’”.       

L’uomo delle preferenze                                                                               

Ma il rinnovo del parlamento di Strasburgo avverrà con il sistema Proporzionale e le preferenze saranno importanti, decisive, per la conferma del presidente Antonio Tajani. Ecco perché il nome di Mitrano per il “quadrante” del sud-pontino è elettoralmente più appetibile del presidente del Consorzio industriale del sud-pontino, l’avvocato formiano Salvatore Forte, e dello stesso sindaco di Fondi (ma originario della frazione formiana di Maranola) Salvatore De Meo

Se glielo ‘imponesse’ Claudio Fazzone non potrebbe dire no. Ma sarebbe solo per soffiare nelle vele di Berlusconi e Tajani. Perché farlo? Un motivo potrebbe esserci. Le europee sarebbero una palestra per testare il vero salto di qualità: ipotecare la candidatura alle prossime regionali, al posto dell’attuale presidente della Commissione Sanità Pino Simeone) .

Il coronamento di un percorso

Sarebbe il coronamento di un percorso iniziato 12 anni fa quando Cosimino Mitrano, sull’onda del commissariamento del Comune appena affidato al prefetto Bruno Frattasi (ora al comando del dipartimento dei Vigili del Fuoco del Viminale), viene investito da Claudio Fazzone di una missione: Forza Italia, che doveva ancora trasformarsi in Pdl, doveva essere rinnovata. Soprattutto sul piano generazionale e culturale.

Così un manipolo di Under 40 approda in consiglio per costituire l’opposizione del primo sindaco civico della provincia di Latina, il ‘gaetano-americano’ Anthony Raimondi. Cinque anni trascorrono in fretta, l’isolamento geografico e fisico di Gaeta diventa anche di natura politico-istituzionale. La strada per Cosimino è spianata: diventa sindaco. Mettendo a frutto ciò che ha imparato in silenzio da Fazzone e dall’allora presidente della Provincia Armando Cusani. Ma anche dai due “giganti” che governano la vicina Formia: il senatore Udc Michele Forte (fu lui a candidarlo presidente della Provincia contro la cisternese Eleonora Della Penna dopo l’entrata in vigore della discussa ed inutile legge “Del Rio”) ed il democratico Sandro Bartolomeo.

La forza della squadra

In quel periodo, Formia paradossalmente si ferma, Gaeta no. Diventa il locomotore di un intero comprensorio. Avviene perché Mitrano si sceglie i migliori dirigenti sul mercato, l’ultimo dei quali, dopo la nomina fiduciaria del neo segretario generale Antonella Marra, è stato il neo dirigente del settore pianificazione del territorio, il fondano Massimo Monacelli, un autentico top player del settore.

Inizia così ad inanellare una serie di risultati amministrativi. Gaeta, dopo aver vinto la sfida della destagionalizzazione dell’offerta turistica, ha scippato alla vicina Formia il ruolo di centro servizi perché “con loro si fa economia e si creano posti di lavori”: in pochi mesi lasciano Formia e vanno a Gaeta il distretto socio sanitario e – notizia degli ultimi giorni – l’ufficio comprensoriale dell’Inps, la sede zonale della Camera di Commercio di Latina mentre  un vecchio capannone adibito alla lavorazione e surgelazione del pesce è stato riaperto per diventare, all’ingresso della città lato…Formia, un megasupermercato.

“Cosimino” con un colpo di teatro è andato nel consiglio comunale di Formia e, omaggiandole un fascio di fiori, ha zittito la nuova collega della città gemella: al pontile petroli dell’Eni ci penso io. Hai altro a cui pensare..

Non solo. Mitrano il bilancio di previsione 2019 l’ha approvato un mese prima che il governo giallo-verde varasse la manovra economica per il nuovo anno: “Peccato che sono partito prima – arriva a dichiarare -. Perché se mi fosse rimasto qualche euro da investire perché avrei partecipato, come Comune, all’asta fallimentare per l’acquisto del parcheggio multipiano a…Formia”.                                                                               

L’Europa? Può attendere. Via della Pisana no.

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