L’ex giallazzurro Carloni diventa “mister mille panchine”

Incredibile record per il tecnico viterbese che ha giocato ed allenato a Frosinone. Domenica scorsa a quasi 75 anni ha tagliato il traguardo alla guida del Castel Sant’Elia, formazione viterbese

Alessandro Salines

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“Mister mille panchine” ha anche un passato giallazzurro. I tifosi con qualche capello bianco ricordano un difensore roccioso nel Frosinone di Massimo Palanca e poi vent’anni dopo un allenatore generoso e determinato che salvò una squadra allo sbando dall’onta della retrocessione in Eccellenza. Ricordano soprattutto un professionista serio, una persona perbene, gentile con tutti, compresi i giovani cronisti che timidamente s’avvicinavano al mestiere del giornalismo.

Erano i tempi del calcio senza filtri, degli allenamenti aperti, delle interviste a bordo campo o negli spogliatoi. Altri tempi. Giancarlo Carloni, a quasi 75 anni, ha tagliato l’incredibile traguardo delle mille panchine domenica scorsa alla guida della formazione viterbese del Castel Sant’Elia (Prima categoria) che ha battuto 3-0 la Maremmana 1934 e viaggia al quarto posto nel girone A a quota 40.

Una vita spesa per il calcio tra giocatore (232 presenze da professionista, ha iniziato con la Roma dove ha esordito in A nel 1966) ed allenatore. “Mai avrei immaginato di raggiungere le mille panchine e di stare ancora in campo a 75 anni”, ha detto visibilmente emozionato.

Quarantadue anni da allenatore

Giancarlo Carloni

Giancarlo Carloni ha esordito in panchina nel 1980 a Campobasso dove ha allenato per 4 stagioni la Primavera e la Berretti. Poi Ercolano in Serie C (“A 36 anni era il più giovane tecnico della C”, ha ricordato), Civitavecchia, di nuovo Campobasso, Acilia, Formia, appunto Frosinone, Sorianese, Capranica, Campagnaro, Foglianese, Ortana, Fabrica, Fortitudo Nepi, Valleranese, ancora Ortana, Maglianese, Civitacastella dove è nato e dal 2017 Castel Sant’Elia.

Un percorso lungo ricco di successi ma soprattutto di esperienze umane irripetibili. Domenica la società viterbese lo ha festeggiato consegnandogli una targa ed una maglia celebrativa con stampato il numero 1000. “Una bella giornata, i ragazzi sono stati bravi, hanno vinto e mi hanno festeggiato. Se non fosse statp per il Covid avrei raggiunto questo traguardo molto prima”, ha rivelato in un’intervista alla Gazzetta Regionale.

Ma come si fa a raggiungere un traguardo simile? Bisogna considerare che tra gli allenatori più importanti solo Carletto Mazzone (“E’ stato il mio maestro”, ha detto Carloni) si è avvicinato a quota 1000 toccando le 792 panchine. A ruota seguono Nereo Rocco (787), Giovanni Trapattoni (689), Nils Liedholm (644) e Gipo Viani (639).  

“Ringraziando il Signore fisicamente sto abbastanza bene, mi accompagnano passione e coraggio – ha aggiunto Carloni Mi alleno tutti i giorni, cammino molto. Quando vado al campo, non è che ci arrivi con il bastone. Se sentissi l’età, senza stimoli, mi ritirerei. E’ inutile fare figuracce con i colleghi giovani, Voglio ringraziare tutte le società in cui sono stato ed i giocatori che lo allenato in questi anni”.

Gli anni al Frosinone

Giancarlo Carloni

Carloni ha giocato ed allenato i giallazzurri. In epoche diverse ovviamente. Ha militato con il Frosinone in Serie C nel 1973-74. Proveniente dall’Ascoli, difensore arcigno, ha collezionato 33 presenze nella squadra guidata da Umberto Mannocci.

Il tecnico di Civitacastellana è stato uno dei punti di forza di un Frosinone che alla fine si piazzò nono in un campionato altamente competitivo, una sorta di Serie B. In quel gruppo c’era Massimo Palanca che proprio in Ciociaria esplose segnando 17 reti e ceduto a fine stagione al Catanzaro per 120 milioni di vecchie lire. Nel campionato seguente Carloni lasciò Frosinone per il Grosseto.

Vent’anni dopo il ritorno come allenatore al posto di Giancarlo Di Carlo per salvare una formazione finita in cattive acque. Malgrado i gravi problemi societari, Carloni riuscì a condurre in porto la traballante “navicella” giallazzurra, evitando la clamorosa retrocessione in Eccellenza.

Nelle ultime partite s’affidò a dei giovani come Fabio Gerli (figlio d’arte ed oggi allenatore), Marrese, De Lellis e Schietroma. Fu una piccola impresa arrivata grazie all’esperienza, al buon senso ed al pragmatismo di Carloni. Confermato dalla nuova proprietà che faceva capo a Massimo Conti, venne esonerato dopo le prime 2 giornate ed altrettante sconfitte. Ma l’avventura in panchina di Carloni è continuata. Ed oggi è “mister mille panchine”.