Lezioni di calcio e di tiraggiro: Zerbin in cattedra

Continua la crescita dei talenti nel Frosinone di Grosso. Che ora aspetta i due neo acquisti Barisic e Kalaj. Da Parma, con l'assetto difensivo da decidere, inizia un altro torneo. I crociati arriveranno alla gara dopo uno stop di 34 giorni

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

La sosta forzata dopo il 4-0 alla Spal, i numerosi casi di Covid tra i giallazzurri, l’infortunio al bomber Charpentier nel momento di massimo splendore fisico e tecnico: niente di tutto questo è bastato a fiaccare il Frosinone che si è presentato brillante e dopo qualche aggiustamento anche spietato sul campo della capolista Pisa, che sulla rotta di avvicinamento alla sfida aveva fatto ‘melina’ un po’ su tutto. (Leggi qui Il Frosinone butta il Pisa giù dalla torre: 1-3).

La squadra di Grosso ha dato l’impressione di poter comandare a piacimento le operazioni sul campo, dall’inizio alla fine, al netto del rigore sbagliato da Ciano sullo 0-0 e del gol che aveva portato provvisoriamente in vantaggio i toscani. Un lavoro in continuazione con quello che aveva portato ai 9 risultati utili di fila ed anche ai 70’ spettacolari sul campo del Monza, prima di entrare in loop mentale più che fisico e incassare la seconda sconfitta stagionale. Del tutto immeritata per i concetti di calcio espressi ma per certi versi meritata per le ingenuità messe in fila nel giro di pochi minuti. (Leggi qui Il Giudizio Universale: Pisa – Frosinone 1-3).

Grosso in questi mesi ha lavorato benissimo sotto l’aspetto mentale, al pari di quello fisico, dei propri giocatori. Si è ritrovato al termine della prima metà di campionato un gruppo fortemente motivato che piano piano scopre altri talenti. (Leggi qui Gioco, carattere e gli applausi degli avversari: a Pisa la grande svolta?).

LA FABBRICA DI TALENTI, COME ZERBIN

La squadra festeggia Zerbin a Pisa

Era stata la volta di Charpentier, attaccante dimenticato da tanti e che il direttore dell’Area Tecnica, Guido Angelozzi, aveva avuto il fiuto di andare a pescare nel dimenticatoio di una stagione frustrante per il giocatore. Che, prima dello stop, aveva cristallizzato un cammino incredibile: 8 gol in 621’, 1 ogni 77’.

Adesso esce allo scoperto – dopo la consacrazione dei vari GattiBoloca e la continuità assoluta di Ravaglia che però può ancora migliorare in qualche fondamentale – l’attaccante esterno Zerbin. Anche lui, come il bomber e gli altri citati, giocatore Under. Grosso gli ha fatto mordere il freno a lungo, poi lo ha liberato di colpo. Trovandogli spazio fisso nello schieramento iniziale e deputando Garritano ad un lavoro ancora più di qualità.

E il ragazzo di proprietà del Napoli, che con la squadra azzurra si era allenato prima dell’esperienze in lega Pro cercando di ‘scippare’ con gli occhi le qualità degli idoli Insigne e Callejon, lo ha ripagato con moneta sonante: 5 gol nelle ultime 3 gare, 6 reti totali da esordiente in serie B e soprattutto 1 gol ogni 130’.

Uno ‘score’ che invita solo a pigiare anche con più forza il piede sull’acceleratore da parte del ragazzo. E il famoso ‘o tiraggiro nel dna. Ad inizio stagione era un po’ timido negli ultimi 16 metri, adesso è consapevole di quello che sa fare e che può dare.

Dal mercato di gennaio per ora sono arrivati altri due prospetti importanti: il centrale di difesa nazionale U21 bosniaco Barisic e il compagno di reparto Kalaj, italiano di nascita ma albanese di origini, nazionale U21 del Paese delle Aquile. E sono andati a farsi le ossa in Lega Pro, al momento, Koblare Bevilacqua. Così come è tornato in prestito alla FeralpiSalò il portiere De Lucia che non ha trovato spazio.

A PARMA INIZIA UN ALTRO CAMPIONATO

La prossima gara, prima della sosta del 29 gennaio e della successiva full immersion di febbraio che farà giocare ogni 4 giorni, chiama i canarini alla trasferta sul campo del Parma. Sarà la prima del girone di ritorno.

All’andata, esordio e primo gol in B per Zerbin e per Charpentier che beffò Buffon nel finale con un gran colpo di testa. Di fatto, inizia un altro campionato. Nel quale bisognerà resettare tutto e ricominciare. Il valore assoluto delle squadre cambia anche per il mercato e sarà fondamentale mettersi tutto alle spalle.

I crociati non giocano dal 19 dicembre, dal 2-0 sul campo dell’Alessandria. E sono un cantiere in continuo riallestimento, su indicazione del tecnico Iachini che ha rilevato Maresca. Il Frosinone al ‘Tardini’ andrà senza i due terzini Cotali e Zampano, appiedati dal Giudice Sportivo. Grosso cerca soluzioni, che non mancano. Per la difesa a 4 ci sarebbe il rilancio di Brighenti, ormai rientrato appieno nel gruppo da 40 giorni e voglioso di timbrare la prima partita di campionato della stagione. O con Tribuzzi basso a sinistra. E si potrebbe anche ipotizzare la difesa a 3.

Per il resto ampia scelta a disposizione in tutti i reparti per una partita che potrebbe rappresentare un altro snodo.

LE ALTRE

La 19ma giornata di campionato slittata all’ultimo weekend per il rinvio delle gare tra Santo Stefano e il 19 dicembre, ha visto andare in onda il rinvio del rinvio, per dirla con un pizzico di ironia. Il Crotone, il Vicenza e il Cosenza sono state bloccate dalle rispettive Asl di competenza e così non si sono giocate Parma-Crotone, Vicenza-Alessandria e Cittadella-Cosenza mentre il Vicenza deve sempre recuperare la gara con il Lecce rinviata per l’ennesima volta e sempre dalla Asl del capoluogo veneto. Imperano le Asl, in attesa del varo del nuovo protocollo che ne dovrebbe – il condizionale è d’obbligo – almeno limitare l’ingerenza, per non esporla poi ai ricorsi della Lega di serie B come ha invece già fatto quella di A, vincendone 3 su 4.

E’ stata, come vedremo, la giornata dei ‘tiraggiro’ (il termine è finito sull’enciclopedia Treccani dopo l’exploit di Insigne agli Europei): il provvisorio 1-1 del giallazzurro Zerbin in Pisa-Frosinone (1-3), il provvisorio 2-0 dell’ascolano Maistro in Ternana-Ascoli (2-4) e il definitivo 2-0 del bresciano Ayé in Reggina-Brescia (0-2).

In classifica a -1 dalla capolista Pisa arriva di gran carriera il Brescia che con il ritrovato Ayé passa sul campo di una Reggina arrivata all’ottava sconfitta di fila sul proprio campo. Per le Rondinelle si avvicina il record di vittorie esterne di fila da ben 111 anni a questa parte. Il margine per la squadra di Toscano dai campi minati è di 6 punti ma delle ultime 5 squadre, 3 debbono recuperare 1 gara e il Vicenza ben 2.

BENEVENTO SPRECONE

Il Benevento nella sfida con il Frosinone (Foto Mario Taddeo)

Il Benevento spreca e alla fine lascia 2 punti sul campo della Spal che è passata dalle mani di Clotet a quelle di Venturato: 1-1 con le reti di Tello e il pari di Da Riva nel finale per la frittata servita sul piatto dalla coppia Glik-Letizia.

Sale invece a braccetto proprio con le Streghe una Cremonese che non è più la sorpresa: 2-0 al Como, con Bonaiuto che firma il sesto gol stagionale e cerca il rinnovo.

Vince il Lecce e lo fa di misura (1-0) sul campo del Pordenone che praticamente ha spostato la testa alla prossima stagione di Lega Pro. Vede gli incubi il Monza che fa solo 2-2 in casa con il Perugia che vede sfumare la vittoria su un pallone letto male dal portiere Chichizola e buttato in rete dal solito Ciurria che per Stroppa è l’uomo della Provvidenza. A fine gara ha scosso la testa l’ad Galliani che da una squadra costruita senza lesinare risorse, si attende di più.

Infine si riaccredita subito ai margini della zona playoff l’Ascoli, con il 4-2 a Terni. I rossoverdi mai in partita. Per loro vale lo stesso discorso fatto per la Reggina: gli spettri sono a pochi passi. Il presidente Bandecchi in un comprensibile momento di sconforto aveva annunciato di voler bruciare le maglie dei giocatori. Lo aveva detto dopo un girone di andata da dimenticare ma poi ha rettificato: le maglie verranno donate in beneficenza. Un grande gesto che assume ancora più valore se rapportato al messaggio di ‘pacificazione’ che arriva alla squadra.

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