Lì dove i nostri soldi costruiscono la pace

Biagio Cacciola in viaggio in Terra Santa. Dove la mani di suor Assunta da Minturno portano la Misericordia

Biagio Cacciola

Politologo e Opinionista

Sarebbe opportuno per tutti coloro che criticano, anche velatamente, la Chiesa cattolica fare un salto per esempio in Terra Santa. E vedere come sono impiegati i fondi dell’Otto per Mille che si destinano ad essa.

Proprio a Betlemme abbiamo fatto visita con rappresentanti della Custodia di Terra Santa al centro Antoniano che si occupa di anziani soli, persone senza reddito, emarginati, malati.

Quelli che criticano avrebbero potuto vedere  una situazione dove il Welfare è parola senza senso. Dove gli ospedali pubblici palestinesi a stento possono rifornirsi di materiale medico. E dove, se non ci fosse l’assistenza di volontari e suore cattoliche, come per esempio quelle della Madonna dell’Orto, le piaghe delle anziane non sarebbero state curate, le  fratture delle anche recuperate, le demenze senili assistite amorevolmente.

Il tutto condito di sorrisi veri, profondi, amorevoli di suore arrivate in Terra Santa ormai da venti, trent’anni e non piu ripartite. Come suor Assunta da Minturno o suor Caterina dalla Giordania o suor Lizy dal Kerala.

Se entri dentro la città vecchia di Betlemme, avviandoti alla Basilica della Natività ti accorgi di case che prima erano abbandonate, lasciate in fretta e furia durante le varie ondate di guerra che hanno spazzato via gli abitanti ad opera dell’occupante israeliano. Ora sono in parte recuperate ed adibite ad ospitalità.

Lì vengono accolti i tanti giovani volontari di progetti di cooperazione avviati tra Terra Santa e organizzazioni europee. Anche questo significa far rinascere Cristo nella sua terra.