L’impasto prima del rimpasto

I segnali di Salera a Maccaro durante la visita di D'Amato. L'anniversario: il 29 gennaio la coppia di turisti cinesi fermata a Cassino con il Covid. Alessio D'Amato: "Il Lazio nella lotta al Covid è stato un esempio per tutti”

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Qualcuno, tra il serio e lo scherzo, ha esclamato: “L’impasto prima del rimpasto!“. È stato il momento in cui Luigi Maccaro ha portato Alessio D’Amato nella cucina della comunità Exodus. I ragazzi stavano preparando le pizze per la serata. Il candidato alla Regione Lazio ha accettato subito l’invito a collaborare.

Si è tolto la giacca ed ha indossato camice bianco e cappello: ha dato un aiuto nel realizzare l’impasto insieme agli utenti della comunità di recupero per tossicodipendenti che nel 1990 don Mazzi ha portato a Cassino. E che da 30 anni è gestita da Luigi Maccaro, l’assessore alla Coesione Sociale oggi candidato alle Regionali con Demos a sostegno di Alessio D’Amato.

In quegli stessi minuti il sindaco di Cassino Enzo Salera era invece impegnato nei colloqui per individuare esponenti della nuova Giunta e procedere al rimpasto subito dopo le elezioni Regionali del 12 e 13 febbraio.

Segnali ostili di rimpasto

Enzo Salera con Alessio D’Amato

Il segnale di ostilità nei confronti di Luigi Maccaro, l’ennesimo, il sindaco Salera lo ha lanciato proprio ieri sera.

Sabato scorso, per giustificare la sua assenza all’inaugurazione del comitato elettorale di Sara Battisti aveva spiegato: “Io vado solo agli eventi dove c’è il candidato governatore. Sono andato quando D’Amato è venuto in città per Antonio Pompeo, ci sarò quando tornerà a Cassino per Jole Falese“. E in effetti ieri era al teatro Manzoni di Cassino, dove Alessio D’Amato ha partecipato alla presentazione della sua lista civica – capeggiata, appunto, da Jole Falese. Il sindaco è stato uno dei protagonisti: al Manzoni c’era mezza amministrazione comunale.

Però quando si sono spenti i riflettori in teatro e Alessio D’Amato è andato ad Exodus da Luigi Maccaro per presentare la lista di Demos, il sindaco Salera non si è visto. Al netto dei due consiglieri comunali di Demos, non si è visto nessuno dell’amministrazione comunale. Segnali importanti. Che, qualora ce ne fosse ancora bisogno, tracciano un solco ancor più profondo tra il sindaco e l’assessore alla Coesione Sociale.

La tappa al Manzoni

Al teatro Manzoni c’era tutto lo stato maggiore dell’amministrazione comunale: il sindaco Salera, l’assessore Danilo Grossi, il vicesindaco Francesco Carlino, il capogruppo del Pd Gino Ranaldi i due consiglieri della lista civica del sindaco aderenti a Pop Rosario Iemma e Riccardo Consales. Calore ed entusiasmo per la candidata di Cassino Jole Falese. In prima fila l’ex onorevole Anna Teresa Formisano, che Alessio D’Amato ha pubblicamente ringraziato. (Leggi qwui: Salera: “Faremo i conti il giorno di San Valentino”).

I numeri sono chiari: l’ultimo sondaggio pubblicato su Repubblica dice che su Roma le distanze ormai sono ridotte al minimo, Alessio D’Amato ed il candidato del centrodestra Francesco Rocca sono separati da appena un punto. Azione tallona il M5S. La partita si gioca sulle province a partire da Frosinone. Ed il candidato governatore del centrosinistra ha spiegato l’importanza di Cassino e della provincia di Frosinone per poter vincere le elezioni.

Dal palco del Manzoni ha esortato: “Noi vinceremo sull’asse Roma-Cassino, ne sono certo. Storicamente le elezioni regionali si vincono se c’è un eccellente risultato a Roma e se c’è una buona tenuta in Ciociaria. Noi qui nel Cassinate abbiamo candidato molto forti per questo dico che si vincerà sull’asse Roma-Cassino: con candidati come i nostri non possiamo non vincere

La battaglia del Covid

I due pazienti cinesi bloccati a Cassino con il covid

Ha poi ricordato la battaglia contro il Covid. Era il 29 gennaio 2020, tre anni fa esatti, quando al casello autostradale di Cassino venne intercettato il pullman con i turisti cinesi e i primi due casi di positività in Italia.

Quella sera mi sono recato a Palazzo Chigi per relazionare. Ho visto la paura negli occhi del presidente del Consiglio. Noi da quella sera, e senza mai fermarci per due anni, abbiamo combattuto qui nel Lazio la pandemia come in nessun’altra regione italiana. Ora i cittadini devono decidere a chi dare le chiavi di questa Regione:  La sfida è tra me e Rocca, da un lato la forza dei risultati dall’altro un mondo antico che tenta di ritornare. A me sta bene che Rocca vinca i sondaggi, ed io vinco le elezioni“.

Un ottimismo condiviso anche dall’assessore Danilo Grossi: “È stato come ritrovarsi. Come ritrovare un filo. Ieri con D’Amato a Cassino in appoggio dei candidati della Lista Civica Lista Civica D’Amato Presidente non è stato solo il numero alto delle persone presenti ma è stato il clima che si è respirato. Un clima positivo di chi sa che siamo in corsa e che è possibile farcela per non lasciare alla destra il governo della Regione Lazio“. Il sindaco Enzo Salera ha lodato l’operato dell’assessore. Si è stretto in un forte abbraccio con Alessio D’Amato: “Vinceremo sull’asse Roma-Cassino sindaco, ne sono certo” ha ribadito il candidato governatore. (Leggi qui: La verità di Grossi: Cassino e le Regionali ecco cosa c’è dietro).

La tappa ad Exodus prima del rimpasto

Paolo Ciani con Alessio D’Amato e Luigi Maccaro

Quando è arrivato ad Exodus, Luigi Maccaro in compagnia dell’onorevole Paolo Ciani gli ha illustrato le trasformazioni della comunità: da centro di recupero per tossicodipendenti a centro di aggregazione giovanile.

Ha spiegato a D’Amato che proprio l’incontro con Ciani ha fatto sì che quell’esperienza si trasformasse in impegno politico. Ha ricordato la sua trincea, durante la pandemia, in qualità di assessore ai Servizi Sociali.

Alessio D’Amato è rimasto stupito: “Questa realtà mi ha commosso e i suoi valori portanti quali prevenzione, assistenza, cura e formazione professionale sono vere e proprie prospettive di cambiamento per la nostra Regione. Ringrazio la Fondazione Exodus: è stato un bellissimo momento, i ragazzi del centro e i volontari mi hanno anche coinvolto nella preparazione della pizza, che non mi ha trovato impreparato“.

Un ottimo impasto… prima del rimpasto!

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