L’imprimatur di Salvini alla Lega “ciociara”

(Foto: Vincenzo Livieri / Imagoeconomica)

Prima la visita a Frosinone, ieri la presenza al Tempio di Adriano. Adesso in provincia il Carroccio non ha più alibi: occorrono vittorie alle comunali e alle provinciali, per poi passare agli intermedi. Ottaviani e Ciacciarelli “condannati” ad andare d’accordo.

Qualche mese fa Nicola Ottaviani, sindaco di Frosinone e coordinatore provinciale della Lega, portò il Capitano Matteo Salvini ad un confronto con il vescovo diocesano monsignor Ambrogio Spreafico e poi a visitare la comunità Nuovi Orizzonti. Ieri Matteo Salvini, accompagnato dallo stato maggiore del Carroccio, ha voluto essere presente all’evento per il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli. Un doppio segnale che fotografa anche la gestione del Partito da parte del coordinatore regionale, il sottosegretario al Mef Claudio Durigon. (Leggi qui E Salvini andò al Tempio di Adriano a benedire Ciacciarelli).

Il riequilibrio di Salvini

Pasquale Ciacciarelli e Matteo Salvini

In questi anni in tanti hanno avuto la sensazione che l’asse del Carroccio fosse sbilanciato verso la provincia di Latina. In effetti entrambi i deputati Claudio Durigon e Francesco Zicchieri (responsabile del Radicamento nel Centrosud) sono di quell’area. Ma adesso la Ciociaria è protagonista al pari di Latina. Sono segnali forti, evidenti, precisi, concordanti.

Si tratta però di effettuare lo scatto decisivo, vale a dire l’elezione dei sindaci del Carroccio in Ciociaria. A cominciare da subito. Per esempio a Sora. O comunque non finire in una posizione di sudditanza politica nei confronti degli alleati: è soprattutto per questo che Lino Caschera (presente ieri ai lavori al Tempio di Adriano, altro segnale ancora) si sta opponendo alla designazione di un candidato sindaco che sia troppo riconducibile a Fratelli d’Italia, come nel caso dell’oculusta Giuseppe Ruggeri. (Leggi qui Ruggeri mostra i muscoli e la Lega scalcia. Patto in bilico).

La fase degli enti intermedi

Contestualmente occorre iniziare a vincere, insieme al centrodestra, dovunque si può. Per avviare una ulteriore fase, quella degli enti intermedi. Se per quanto riguarda l’Asi e il Cosilam, si sta andando verso il Consorzio industriale regionale unico (ma comunque i due enti ancora ci sono), discorso diverso per la Saf e per la Provincia. “Ma chi lo ha detto che la Lega non può eleggere i presidenti di questi due enti”? La frase risuona nel quartier generale del Carroccio in provincia di Frosinone. 

Lino Caschera

La presenza di Matteo Salvini al Tempio di Adriano va nella direzione di una totale apertura nei confronti degli esponenti “ciociari” del Carroccio. Che ora però devono fare squadra e dimostrare, proprio a Salvini, che non esistono le aree di Claudio Durigon e di Francesco Zicchieri.

Uno scollamento che in alcuni casi si sta rivelando evidente: è il caso dei tavoli per la scelta dei candidati sindaco a Sora e Alatri. Nicola Ottaviani e Paola Carnevale (vice coordinatore provinciale) hanno una visione diversa da quella di Pasquale Ciacciarelli (responsabile Organizzazione); i primi puntano al risultato amministrativo e quindi ad eleggere un sindaco di centrodestra; il secondo punta a fare in modo che la Lega abbia il suo peso in quell’elezione.

Individuare una sintesi tocca soprattutto a Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli, quelli che ai tempi di Forza Italia si facevano la guerra un giorno sì e l’altro pure. Le Regionali, le Politiche, le Provinciali e le Comunali sono appuntamenti che arriveranno, uno dietro l’altro, nei prossimi anni. Nicola Ottaviani e Pasquale Ciacciarelli dovranno dimostrare di essere all’altezza dei rispettivi compiti: coordinatore provinciale e responsabile dell’organizzazione.

L’obiettivo è uno solo: far crescere la Lega attraverso vittorie elettorali e politiche.