Lino caterpillar licenzia Giuseppe. Riecco Alberto La Rocca

Lino Caterpillar. Nel centrodestra di Sora passa la linea di Caschera. Dopo oltre quattro ore di scontro arriva l’ultimatum della Lega a Fratelli d’Italia: siamo nel centrodestra. Ed esprimere il candidato sindaco tocca a voi. Ma fate presto un altro nome condiviso. Che non potrebbe essere altri che Alberto la Rocca

Maurizio Patrizi

Rem tene, verba sequentur

Erano riusciti a recuperare la situazione. Poi, a notte inoltrata, Giuseppe Ruggeri è inciampato su una mina e la sua candidatura a sindaco di Sora per il centrodestra è saltata in aria. Si è polverizzata. Che il suo campo di azione fosse minato Alessioporcu.it lo aveva già anticipato abbondantemente. Ma ad innescare l’esplosivo è stato lo stesso Ruggeri quando ha preso di petto Lino Caschera e lo ha attaccato sul piano personale. Dicendogli di essere un medico, a differenza sua che “sei un nullafacente e la mattina ti alzi alle dieci”. (leggi qui Coalizione decimata, Ruggeri su un campo minato).

In quel preciso istante i rapporti di forza fra Lega e Fratelli d’Italia sono cambiati. Anzi, è più corretto dire che si sono capovolti. La Lega ha confermato di stare nel progetto e di voler rispettare l’accordo regionale: il candidato sindaco lo esprime ancora Fratelli d’Italia ma deve fare un altro nome. Il nodo va sciolto entro 48 ore al massimo. E potrebbe spuntare di nuovo l’imprenditore Alberto La Rocca.   

NICOLA E PASQUALE GLI INTERMEDIARI

Lino Caschera, Nicola Ottaviani, Pasquale Ciacciarelli

Avevano appuntamento alle 22:30 di venerdì sera per cercare un chiarimento ma la riunione fra i Partiti del centrodestra di Sora è iniziata di fatto verso le 23:30 ed è andata avanti a oltranza fino oltre le 3.30. Alcuni di loro sono rimasti fino alle 4 di sabato mattina.

Le precedenti 48 ore avevano visto gli uomini della Lega e di Cambiamo porre la questione del candidato sindaco: l’oculista Ruggeri per loro non va bene. Ne era seguito un braccio di ferro da cui era scaturito il commissariamento e l’autosospensione delle Sezioni cittadine dei due Partiti. Con tanto di arroccamento, da parte di Caschera e dei suoi. Nel frattempo, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno difeso con le unghie e con i denti il candidato Ruggeri, recuperando nella coalizione anche l’Udc di Simona Mastroianni e aprendo una trattativa con Si Può Fare di Mario Cioffi.

Nella giornata di venerdì si sono mobilitati i vertici di tutti i Partiti di centrodestra e sono arrivati a Sora. Parola d’ordine: trovare rapidamente una soluzione. Il coordinatore provinciale e da qualche ora commissario della Lega a Sora Nicola Ottaviani chiede un confronto agli altri alleati del centrodestra. La paziente mediazione di Pasquale Ciacciarelli convince Lino Caschera a partecipare.

Si vedono tutti in tarda serata nella sede della Lega sul Lungo Liri. Ci sono tutti ma proprio tutti i vertici, locali e provinciali. E c’è anche Giuseppe Ruggeri. Che fino a un certo punto viene tenuto in disparte su un divano. Per evitare scontri frontali.    

MA RUGGERI NON HA TEMPO…

Giuseppe Ruggeri

Durante la riunione i pompieri riescono a trovare la quadra ed a riaffermare il nome di Giuseppe Ruggeri. I problemi di comunicazione denunciati da Caschera? Il tavolo assicura che si risolvono con un po’ di impegno. Tutto il resto anche.

La questione delle priorità? Ruggeri non intende trascurare i pazienti che cura in ospedale e nemmeno quelli che segue in ambulatorio. I pompieri lo salvano anche sul tempo da dedicare alla campagna elettorale. Provvederà chi è più esperto ed ha più tempo per la politica.

Ma lui alla fine scivola su una buccia di banana. Sono i tempi da dedicare alla campagna elettorale. “La mattina devo stare in ospedale” avrebbe detto. “Giustamente” sarebbe stata la risposta. “Il pomeriggio ho l’ambulatorio. Per il resto ci sarò quando è necessaria la mia presenza”. Tradotto dal politichese: in pratica a cercare i voti ci devono andare i candidati delle liste.

Deve averglielo fatto notare Lino Caschera. Al punto che Ruggeri si è sentito punto sul vivo ed ha perso le staffe scendendo sul piano personale. In sostanza ha detto a Caschera che per lui è facile parlare perché “ti svegli alle dieci e non fai niente dalla mattina alla sera” il senso del suo attacco.

A RUOLI INVERTITI

Massimo Ruspandini Giuseppe Ruggeri

Imbarazzo. Anche fra gli stessi dirigenti di Fratelli d’Italia, il Partito che ha espresso il nome di Ruggeri nella coalizione.

Fino a poche ore prima la Lega era in una condizione di sudditanza per i rapporti di forza regionali. Ora, quell’attacco personale a Caschera inverte i ruoli: Caschera e la Lega restano nel patto ma Fratelli d’Italia deve indicare un altro nome.

Lo vuole la Lega che rivolge espressamente ad FdI l’invito a rivedere la propria posizione e individuare un’alternativa a Ruggeri. Che nel frattempo ha sbattuto la porta ed è andato via.    

CENTRODESTRA CON LINO E SENZA RUGGERI

Claudio Durigon e Lino Caschera

Lo ribadisce il coordinatore regionale della Lega Claudio Durigon sabato mattina. Lo fa con una telefonata al presidente provinciale di FdI Massimo Ruspandini: la Lega rispetta gli impegni presi al tavolo regionale. In virtù degli equilibri regionali di coalizione il candidato di Sora tocca a Fratelli d’Italia che però non può più difendere la posizione di Ruggeri. Dopo quanto accaduto nella notte Bruni e Ruspandini non sono più in condizione di poterlo difendere.

E chiedono scusa a Lino Caschera, che lo scontro lo ha sempre tenuto sul piano politico. Mentre Ruggeri lo ha portato sul piano personale. Dimostrando a Ottaviani e Ciacciarelli – presenti all’incontro – che sul suo conto aveva ragione Lino Caschera.

E se fino a quel momento la Lega aveva ribadito il sostegno a Ruggeri e commissariato il circolo di Sora, un istante dopo questo non è più vero. Lino non si è sbagliato. Il candidato va cambiato e in fretta.

Entro lunedì la partita deve essere chiusa.

LA ROCCA RIENTRA DALLA PORTA PRINCIPALE?

Nella giornata di sabato seguono una serie di incontri. Fino al tardo pomeriggio. Anche fra gli sherpa della Lega e quelli di FdI Sora. Le posizioni restano le stesse: ferma la volontà di andare avanti con il centrodestra unito, il Partito di Ruspandini difenderà fino allo stremo il nome di Ruggeri – almeno a parole – ma di fatto scatta la corsa a trovare un altro nome.

E rispunta quello dell’imprenditore Alberto La Rocca (leggi qui Ruggeri messo all’angolo dai suoi. L’altro fronte punta su La Rocca e qui A Sora salta tutto. La lettera della Lega: “Con Ruggeri si perde” ).

Perché se è vero che il rientro di Lega e Cambiamo nel centrodestra fa fallire la grande coalizione che vedrebbe dentro anche parte del Pd, Ernesto Tersigni, Agostino Di Pucchio e altri, ora la grande coalizione sta nel centrodestra stesso. E la candidatura a sindaco del cavalier La Rocca, che porterebbe in dote anche la lista di Agorà e qualche altro pezzo dell’altra coalizione di centrosinistra, sta decisamente nelle mani di Fratelli d’Italia.

È suo il nome che potrebbe fare fra domenica e lunedì al massimo e mettere tutti d’accordo. Le indiscrezioni dicono che Massimo Ruspandini avrebbe commentato “Se Alberto ce lo diceva prima che era disponibile ci risparmiavamo tutto questo…”.

Nascerebbe una coalizione che porterebbe il centrodestra al ballottaggio più forte di prima e cambierebbe gli equilibri rispetto agli accordi per il secondo turno.    

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