L’insolita passione di Astorre per la musica tropicale

Il raid di Bruno Astorre sui monti Ausoni. Per rivendicare la sua presenza: con il sindaco di Cassino ed il presidente della Provincia

Viene dai Castelli romani. Ed a Roma ha un peso non secondario. In Campidoglio più di qualche nome risponde a lui. Bruno Astorre è il generale nel Lazio di Area Dem, la componente più strutturata nel Partito Democratico: l’area che si riconosce nelle posizioni di Dario Franceschini. Cemento e acciaio che affondano nella storia democristiana di Martinazzoli, nei Popolari e nella Margherita della seconda Repubblica. Cattolicesimo democratico e popolare: in pratica quelli che andavano in chiesa per parlare con il Signore (come faceva De Gasperi) e quelli che parlavano con il parroco ed il sagrestano per fare i voti (come Andreotti). Ma che c’entra allora Bruno Astorre con i suoni tropicali, i movimenti sinuosi del chiringuito e quelli al confine dell’indecenza della bachata?

C’entra. E molto pure. Non a caso ieri sera è stato a Coreno Ausonio per ascoltare i ritmi di Après la Classe, inseriti all’interno della rassegna Itinerari d’Estate. Il Segretario del Pd del Lazio rapito dai ritmi latino americani? Nessuno ci crederebbe.

La passione di Astorre per il chiringuito

Infatti la musica che Bruno Astorre riconosce è quella della politica: la melodia delle elezioni, il ritmo delle preferenze, l’armonia dei voti sui nomi che lui ha indicato. A Coreno Ausonio c’è andato non per sentire gli Après la Classe: ma per mandare un segnale ben chiaro al territorio. Ha iniziato a contrastare il dominio assoluto di Pensare Democratico: la componente maggioritaria che allo scorso Congresso lo ha sostenuto portandogli il 90% dei voti (nella peggiore delle ipostesi) ed il 100% (nella migliore) in più di un circolo Pd.

Bruno Astorre è andato lì per ribadire la sua presenza politica. Ormai è evidente che stia dialogando in maniera stabile con il sindaco di Cassino Enzo Salera. C’è il suo vice presidente della Regione Daniele Leodori dietro al finanziamento che ha consentito a Cassino di completare piazza Diamare. Ne ha rivendicato il merito il consigliere regionale Sara Battisti: con un comunicato ufficiale e con una telefonata fatta ieri pomeriggio al sindaco ricordandoglielo a brutto muso ed accusandolo di essere un ingrato. (Leggi qui: Quel post che innesca il focolaio di Cassino).

Salera le ha risposto dicendo che se non fosse stato per i suoi otto viaggi a Roma e l’interlocuzione diretta con Leodori quella piazza non sarebbe mai stata finanziata. Per la cronaca: Enzo Salera ieri era sul palco nel lato opposto a quello del vice Segretario regionale Battisti.

Il Volume di Pompeo

Antonio Pompeo e Simone Costanzo

Ha sentito il bisogno di andare ad ascoltare la musica tropicale anche il presidente della Provincia Antonio Pompeo. Con Bruno Astorre ha parlato a lungo: delle Politiche in programma il 25 settembre e delle successive Regionali. Nelle quali Antonio Pompeo potrebbe essere uno dei candidati ma non necessariamente nella lista del Partito Democratico. In questo modo non entrerebbe in conflitto con i due consiglieri uscenti di Pensare Democratico: Sara Battisti e Mauro Buschini.

Pompeo è il leader provinciale di Base Riformista, l’area degli ex renziani in provincia di Frosinone. Ma da tempo ha costituito una sua associazione, Volume: aggregando sindaci e consiglieri di area civica ed esterni al Pd.

Le evidenze dicono che nella scelta del candidato governatore del Lazio, nelle settimane scorse Antonio Pompeo ha puntato sul vice presidente uscente Daniele Leodori che viene da Area Dem.

Ed il sindaco Simone Costanzo, un tempo colonnello di Area Dem sul territorio? Oggi è in posizione di attesa. Dopotutto è stato lui ad organizzare i ritmi tropicali: quelli che hanno indotto Bruno Astorre a lasciare i Castelli Romani per salire sulla parte più impervia dei Monti Aurunci. E costruire il suo caposaldo in Ciociaria al ritmo del chiringuito.