L’Italia Viva di Valentina: “Con Matteo per un’Italia diversa, ecco quale”

La nuova segretaria provinciale di Italia Viva traccia la rotta. "Al Pd le tessere, a noi le idee”. Sollecita un'agenda per il territorio "Oppure non usciremo dalla crisi". Le giravolte di Renzi: "Ma quali? Noi rivendichiamo le nostre posizioni. Mai faremo parte del coro"

È appena tornata da Roma. Studio Dieci di Cinecittà. Lì Matteo Renzi ha tenuto per due giorni in assemblea i suoi fedelissimi giunti da tutta l’Italia. Raccontando cosa sarà Italia Viva, dove vuole andare, cosa vuole ottenere. Lei c’era: è tornata dalla città del cinema con addosso cuciti i galloni del Segretario politico provinciale, seppure in tandem con Germano Caperna.Da noi è così, ogni incarico avrà due figure di genere diverso. Perché ciascuna porterà la sua sensibilità di genere e la sua esperienza sul campo”. Valentina Calcagni è la pasionaria di Matteo Renzi in provincia di Frosinone: fedele nella buona e soprattutto ora nella pessima sorte. Per lui ha mollato senza alcun rimpianto il Partito Democratico. Che, come ultimo affronto, dopo il tesseramento ha detto di non essersi accorto che è andata via. (leggi qui Tesseramento Pd: ‘Effetto Zingaretti’ sulle tessere).

Segretario, il Pd dice di avere ammortizzato la sua uscita…
Matteo Renzi © Imagoeconomica / Carlo Lannutti

Dipende dai punti di vista. Nel Partito Democratico di Frosinone 47 tessere erano un patrimonio e sono felice per loro che le abbiamo ammortizzate. In Italia Viva ciò che conta è il patrimonio di idee, novità, proposta e visione che si riesce a portare nel dibattito. Mi auguro che le 47 nuove iscrizioni che hanno fatto per compensare la mia partenza siano tutte dotate della capacità di portare un contributo al dibattito. Altrimenti saremo ancora una volta davanti ad un Pd delle tessere e non delle idee.

A Roma le è venuto il capogiro?

Perché mai?

Perché Matteo Renzi al mattino ha girato eterna fedeltà al governo giallorosso ed alla sera lo ha massacrato sul tema della prescrizione.

Le due cose non sono inconciliabili. Noi siamo leali al patto di Governo. ma rivendichiamo il diritto di dire no alle cose sulle quali non siamo d’accordo. Come nel caso della prescrizione. Noi ricordiamo al ministro Bonafede che non si può andare contro tutti. Noi siamo dalla parte del garantismo e non del giustizialismo. E siamo in buona compagnia: gli avvocati, i magistrati, la gente comune…

Diciamo che avete usato la Prescrizione per mandare un segnale al Governo e ricordare che siete indispensabili…
Matteo Renzi con Valentina Calcagni

È un’interpretazione maliziosa. Non credo che ci fosse bisogno di ricordare al Governo che al Senato non ha i numeri e forse non li ha nemmeno a Montecitorio. Noi confidiamo nel fatto che il Partito Democratico torni sui suoi passi, ritorni a pensarla come poco tempo fa e si schieri a difesa del testo messo a punto dall’allora ministro Andrea Orlando, oggi vice Segretario del Pd.

Ma che ci state a fare in una maggioranza che attaccate ogni giorno?

Noi non attacchiamo. Non facciamo polemiche. Presentiamo proposte. Che non necessariamente devono essere in sintonia con il Movimento 5 Stelle ed il resto del governo. La bellezza delle coalizioni è proprio questa: portare proposte e poi discuterle. Se poi c’è chi non ha la capacità di proporre è problema suo.

A Frosinone come vi ponete con il Pd?

Bisogna vedere come il Pd si pone con noi e soprattutto con il nostro piano Italia Shock: un programma con cui sbloccare 120 miliardi di investimenti in opere pubbliche bloccati dalla burocrazia. Lo proporremo anche in Regione Lazio per la quota che riguarda quel territorio.

Alle prossime comunali?

Prima abbiamo altre scadenze: c’è da governare il presente. E poi, mica penserete che intendiamo appoggiare un candidato di centrodestra?!

I coordinatori Germano Caperna e Valentina Calcagni con Matteo Renzi
Presenterete un vostro candidato sindaco?

Anche in questo caso dipenderà dal Partito Democratico. Ho ascoltato con attenzione le frasi di Francesco De Angelis che popone un candidato al di fuori delle logiche di Partito e di corrente. Anteponendo il progetto ai simboli. È presto per parlarne. Ma è chiaro che Italia Viva anteporrà sempre e dovunque, quindi anche a Frosinone, il progetto al nome.

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