Litigiosi e perdenti: perché la Ciociaria viene asfaltata da Latina

Dalla presidenza della Camera di Commercio ai collegi parlamentari: la provincia di Frosinone sistematicamente secondaria rispetto a quella pontina. La causa principale è da ricercare nella divisione irriducibile all’interno di tutti i partiti. Con una classe dirigente priva di peso politico.

Il presidente della Camera di Commercio del Basso Lazio lo ha espresso la provincia di Latina: Giovanni Acampora. Nel riassetto dei collegi elettorali, quello del Senato (unico) si chiama Latina e vede una prevalenza di elettori pontini. Alla Camera, nel collegio interprovinciale, il cassinate è schiacciato nell’area dove ci sono Terracina, Formia e Gaeta. La Ciociaria è perdente in qualunque tipo di rapporto con la provincia pontina. (Leggi qui Cassino senza difensori, ora è davvero tornata Martire).

Non è una questione di numeri

Claudio Durigon Francesco Zicchieri Foto: © Imagoecoinomica RAFFAELE VERDERESE

Non avviene per caso. Nemmeno è una questione solo numerica: vero che la provincia di Latina ha più aziende e lavoratori e questo negli equilibri della Camera di Commercio ha influito. Altrettanto vero che la provincia di Latina ha più abitanti e grandi città rispetto alla Ciociaria. Ma forse c’è anche un problema di classe dirigente politica.

Intanto la provincia di Latina esprime i coordinatori regionali della Lega e di Forza Italia. Nel primo caso c’è stato il passaggio di testimone tra Francesco Zicchieri (Terracina) e Claudio Durigon (Latina), nel secondo c’è Claudio Fazzone (Fondi). Qualcosa significherà. Vedremo quando si dovranno definire le candidature cosa succederà.

Ma l’impostazione ciociara è già evidente. Conflittuale e tendente al “gossip”. Nella Lega sul territorio ci sono il coordinatore provinciale Nicola Ottaviani e il responsabile dell’organizzazione Pasquale Ciacciarelli. Politicamente si “odiano”. Cosa dovrebbe venire fuori?

Divisi alla meta

Massimo Ruspandini e Alessandro Foglietta

In Forza Italia da una parte i pretoriani di Claudio Fazzone: Daniele Natalia, Adriano Piacentini e Rossella Chiusaroli con Giuseppe Patrizi. Dall’altra i Tajani-boys: Gianluca Quadrini, Gioacchino Ferdinandi, Anselmo Rotondo. Pure in questo caso: cosa ci si può aspettare.

In Fratelli d’Italia Alessandro Foglietta sta preparando la controffensiva nei confronti del senatore Massimo Ruspandini, senza dubbio il leader politico del Partito in questa fase. Ma Foglietta ha deciso di cominciare a muovere le pedine in maniera forte. Facile immaginare un aumento di conflittualità, a cominciare dal gruppo alla Provincia. Rossana Carnevale fa riferimento proprio all’area di Foglietta. Mentre Daniele Maura e Stefania Furtivo stanno con Massimo Ruspandini.

Del Pd, non c’è nulla da aggiungere. La contrapposizione tra Pensare Democratico di Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Sara Battisti e Base Riformista di Antonio Pompeo è “storica”. Va avanti su tutto. E continuerà ad essere così.

I Cinque Stelle non si vedono: i deputati Luca Frusone, Ilaria Fontana ed Enrica Segneri avranno difficoltà a confermare le candidature. Ma per loro il problema è diverso, dal momento che il territorio non è una priorità. Gli esponenti della provincia di Latina, di tutti i Partiti, sanno che loro dovranno limitarsi a non dividersi.

Perciò la Ciociaria non ha speranze quando si tratta di competere o convivere con Latina.

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