Lo sbaglio della maestra che dice ancora la preghierina

Senza ricevuta di ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. La maestra sospesa per avere fatto recitare due preghiere in classe. Giusto contestarglielo, esagerato sospenderla. Perché questo è il tempo della tolleranza: che non è da tutte le religioni.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Prima i fatti. Una maestra di San Vero Milis nell’Oristanese è stata sospesa per aver fatto recitare un Padre Nostro ed un Ave Maria ai bambini di una terza elementare, l’ultimo giorno prima delle vacanze di Natale, nel periodo in cui aveva sostituito una collega. Se ne sono formalmente lamentate due madri.

Il che pone due questioni. La prima è di ordine amministrativo. È stato giusto contestare l’atto. Perché questi non sono più i tempi di quando alle elementari ci andava chi ora ha i capelli bianchi: all’epoca la preghiera era la prima cosa che si faceva dopo l’appello. Ma erano tempi in cui quella cattolica era la religione di Stato; le minoranze religiose praticamente non esistevano, al più c’era qualche Testimone di Geova.

Oggi siamo in un Paese multietnico, multiculturale, multireligioso. Dove insegniamo la tolleranza ed il rispetto per gli altri. Per questo l’azione della maestra è stata inadeguata: la scuola italiana è laica, non deve spingere gli alunni verso una religione i particolare ma dargli gli strumenti per sceglierla. La tolleranza, ad esempio, non fa parte di tutte le confessioni. E già questo è un insegnamento. 

Detto questo, qualche perplessità sorge sul provvedimento preso nei confronti della maestra. Bastava contestarle la cosa. Sospenderla è eccessivo.

La seconda riflessione è di tipo religioso. Le cose di Dio è preferibile coglierle nell’intimità del cuore. Se anche conoscessi tutta la Bibbia e le dottrine di tutti i filosofi, ma non avessi la carità e la grazia a cosa ti servirebbero? È l’intimità del cuore ad essere centrale, non la manifestazione. Lo dice l’Imitazione di Cristo. E chi l’ha scritto, qualcosa in materia ne capiva.

Senza Ricevuta di Ritorno.

(Foto di copertina © DepositPhotos.com)

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