Lo scarpone di Pirozzi e le ciabatte di Ottaviani

Mai alleanze con Renzi. Né adesso né dopo le elezioni. Silvio Berlusconi sente l’odore della vittoria e non intende condividerla con nessuno. Dalle colonne de Il Giornale ribadisce il suo pensiero: accordi soltanto nel centrodestra e con la Lega non ci sono problemi. Il nome di Sergio Marchionne serve a dare l’idea che il centrodestra deve aprirsi alle forze migliori, non restare chiuso. In realtà la presa di posizione di Berlusconi, come sempre, è quanto mai tempestiva perché arriva nel momento di massimo isolamento del Pd renziano.

 

Nel Lazio invece è l’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace a suonare la carica. Su Il Giornale d’Italia scrive:

“Elezioni anticipate a novembre. È stato il tentativo di forzatura del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che è fallito. A raccontarlo è stato Francesco Storace, presidente del gruppo consiliare Movimento nazionale per la Sovranità (Mn) alla Pisana.

“In prima commissione, si è tentata una forzatura da parte della maggioranza regionale e va dato atto al presidente Bellini di aver agito con correttezza evitando blitz assolutamente inutili – spiega Storace –  A quanto pare, Zingaretti si sarebbe messo in testa di anticipare le regionali per celebrarle in coincidenza con quelle siciliane. Ma ha bisogno di modificare la legge elettorale vigente, che non è roba sua. E pretenderebbe di approvarla per poter poi sciogliere il consiglio ad agosto. Ma l’aula della Pisana sarà impegnata con il cosiddetto ‘collegato’ e certo non è materia elettorale.

Ho scritto al presidente Leodori per chiedere un’immediata convocazione dei capigruppo per capire che intenzioni ha la maggioranza – continua il presidente del Movimento Nazionale –    Anche perché bisogna abolire il listino e introdurre la doppia preferenza di genere. Oppure Zingaretti è pronto a sciogliere il consiglio anche a ferragosto ignorando  queste modifiche che servono ad avere più donne alla Pisana e consiglieri tutti eletti dal popolo?”.

 

In realtà, blitz o no, Nicola Zingaretti è lucidissimo e sa che soltanto un centrosinistra unito può provare a vincere ancora nel Lazio. Ma più passano i mesi, più questa prospettiva si allontana, considerando che Matteo Renzi mantiene un atteggiamento di chiusura verso i possibili alleati: Mdp, Pisapia, Sinistra Italiana.

D’altra parte nel centrodestra si continua a spingere non poco sull’ipotesi di candidare il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

Ha spiegato Marianna Rizzini su Il Foglio:

“Pirozzi cioè l’uomo-simbolo della lotta per la sopravvivenza nei comuni del centro-Italia devastati dal terremoto. Ma Pirozzi aveva inizialmente smentito con un “per ora penso solo ad Amatrice” (stessa risposta quando si era vociferato di un Matteo Renzi interessato a una sua eventuale candidatura come consigliere regionale o addirittura come parlamentare).

E ora però lo stesso Pirozzi, che è ancora nei sogni del centrodestra, dà seguito a quella che era sembrata soltanto una boutade: fondare un “partito dello Scarpone” per “rappresentare chi sta nel territorio”, aveva detto un giorno, ma ora, più che fondare un partito, pare che voglia candidarsi direttamente alla regione alla testa di una lista civica denominata appunto “Lo Scarpone”.

Un paio di scarponi ha regalato infatti Pirozzi al ministro della Cultura Dario Franceschini, lo scorso aprile, dichiarando di voler donare le stesse calzature da fatica a ogni autorità in visita ad Amatrice. E quando il principe Carlo d’Inghilterra era comparso tra le macerie, Pirozzi aveva sottolineato la necessità di indossare, colà, non certo i mocassini”.

 

Francesco Storace sta cercando di convincere Silvio Berlusconi che Lo Scarpone di Sergio Pirozzi può scalare La Pisana.

Resta da vedere cosa indosserebbe il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, tirato in ballo per le primarie regionali con le quali scegliere il candidato del centrodestra. Se la carta sarà quella di Pirozzi, allora Ottaviani fonderà un’altra lista civica, Le Ciabatte. Con le quali restare serenamente a casa.

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