Lo scatto di Zingaretti: “Sorpassiamo la Lega”

Nel giorno finale della campagna elettorale il segretario del Partito Democratico sposta l’asticella e rilancia la sfida del futuro. Appellandosi agli elettori dei Cinque Stelle per il voto disgiunto. E “chiamando” Forza Italia di Silvio Berlusconi.

Nel giorno della chiusura di una delle campagne elettorali più difficili e delicate degli ultimi anni, il segretario del Pd Nicola Zingaretti alza l’asticella e sposta il baricentro di quella che sarà la sfida del futuro.

Lo fa dicendo: «Abbiamo preso lezioni e oggi il Pd è il Partito più unito di tutta la compagine governativa. Perché noi corriamo non solo per crescere, ma forse per diventare il primo Partito italiano. Far diventare il secondo Partito la Lega è un obiettivo a portata di mano. Sarebbe molto importante e sarebbe un altro passo in avanti nella costruzione di una prospettiva politica per il nostro Paese».

Matteo Salvini e Nicola Zingaretti Foto: © Imagoeconomica, Valerio Portelli

Significa che il segretario Dem guarda già oltre l’election day. Anche se poche ore fa, in una manifestazione elettorale in Toscana, Zingaretti ha affermato: «La mobilità dell’elettorato è valore aggiunto, ricchezza della democrazia. L’appello che faccio è che si può rimanere delle proprie opinioni. Ma a poche ore dal voto è chiaro che l’unica candidatura che può fermare la destra e i neofascisti è quella di Eugenio Giani».

E poi ha insistito su questo punto invitando gli elettori «a unirsi nella difesa di una tradizione che va ben oltre i confini politici. Mi rivolgo anche agli elettori moderati – ha concluso –. Ho un immenso rispetto di figure come Silvio Berlusconi e del lavoro che sta facendo per mantenere un profilo europeista. Ma che cosa c’entra un elettore moderato con chi fa propaganda con ‘Boia chi molla’ o sventolando la bandiera dello scetticismo e del negazionismo sul Covid? Non mi aspettavo che in Toscana si mettesse in lista chi usa tutto questo, ma è accaduto. E ora dobbiamo difendere questa regione». (Leggi qui Zingaretti, più orgoglio che rabbia: “Solo il Pd contro le Destre”).

Zingaretti oltre il voto

Silvio Berlusconi Foto © Mathieu Cugnot / Imagoeconomica

Non è soltanto un appello al voto disgiunto, rivolto principalmente agli elettori del Movimento Cinque. E’ anche un ponte lanciato nei confronti di formazioni centriste e moderate come Forza Italia.

Ma non tanto per questo appuntamento elettorale, quanto per i prossimi. Per i quali il numero uno del Partito Democratico ha individuato bene il terreno del confronto: Europa sì o Europa no. I finanziamenti del Recovery Fund e del Mes rappresentano una mole di risorse irripetibile, che mai l’Italia aveva avuto a disposizione.

Allora la sfida diventa tra chi vuole spendere i soldi europei (e quindi sostenere l’Unione) e chi invece quei soldi non li vuole (e contrasta l’Unione). Un terreno completamente nuovo, nel quale i Cinque Stelle potrebbero ritrovarsi con la Lega. E il Pd con altri alleati.

Ma la vera posta in palio è economica e finanziaria: senza i soldi europei dove si prendono i finanziamenti per rilanciare il Paese?.

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