Lo scudetto del Cagliari o del Verona: altro che Superlega

Senza Ricevuta di Ritorno. La ‘Raccomandata’ del direttore su un fatto del giorno. La magia dello scudetto al Cagliari, il Verona di Bagnoli, il miracolo di Ranieri al Leicester... tutto il resto è denaro

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Esistono molti modi per interpretare la vita. Uno di questi vuole che nessuno debba essere lasciato indietro. Per questo, chi è povero e non ha i soldi, in Italia ha comunque diritto ad un letto d’ospedale, un medico che lo curi, i farmaci per la terapia. Non accade come negli Stati Uniti: dove la prima cosa da esibire davanti all’ambulanza, anche se si sta morendo, è la carta di credito o l’assicurazione sanitaria.

Anche quello è un modo di interpretare la vita. Altrettanto valido. Chi ha lavorato e prodotto di più, ha un’assistenza migliore. E questo è un incentivo a fare sempre meglio, per avere una qualità della vita (e dell’assistenza), migliori.

Vedete. Non ce n’è uno giusto ed uno sbagliato. Sono due modelli. Validi entrambi: questione di sensibilità, educazione, di come siamo stati cresciuti.

Come quelli, contrapposti, sulle punizioni per chi delinque. C’è il metodo anglosassone: punitivo. C’è quello latino (al quale fa riferimento l’Italia): la pena punta alla redenzione. O il modello Nordeuropeo: che tende alla rieducazione e reinserimento, A Oskar Brevik, dopo avere assassinato decine di boy scout con un fucile d’assalto, il giudice che lo condannava a vent’anni disse: lei, quando uscirà, sarà un uomo diverso: è la sfida che lo Stato assume.

Valori diversi, modelli differenti. 

Il Verona dello scudetto

È per questo che c’è chi ama il calcio italiano: dove il Cagliari di Gigi Riva, guidato da un allenatore improbabile come Manlio Scopigno, vince lo scudetto. O il Verona di Osvaldo Bagnoli, con Fontolan, Fanna, Briegel che mette dietro tutta la Serie A. E che dire del sogno incredibile di questi giorni targato Atalanta.

Poi c’è l’ipotesi della Superlega. E’ un diverso modo di vedere il calcio. Se per voi il calcio è quello delle sfide impossibili, della tigna e del sudore, del Leicester di Ranieri che vince lo scudetto, la Superlega non ha senso.

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