Lo show di Mario in Aula: così finirà al Quirinale

Il Consiglio Comunale si trasforma in uno show di Mario Abbruzzese. Che dà lezioni sulla legge elettorale. Ed anticipa gli scenari: al Quirinale ed a Palazzo Chigi. La reazione di Salera. La stizza di Salera. E tanto altro

Alberto Simone

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Doveva essere un banale Consiglio comunale nel quale discutere di mozioni e collegi elettorali: si è trasformato nello show di Mario Abbruzzese. L’ex presidente del Consiglio Regionale del Lazio ha lasciato parlare e poi è letteralmente salito in cattedra. Nessuno ricordava che fosse stato anche presidente della Commissione speciale che ha riformato lo Statuto della Regione Lazio ridisegnandone la Legge Elettorale.

Lo show di Mario

La seduta parte con l’esame di due mozioni. Puntavano il dito sulla riforma che ha ridisegnato il collegio elettorale di Cassino: fino ad oggi la città ed i Comuni intorno hanno eletto un deputato alla Camera e poi insieme a Sora hanno eletto un Senatore. Con il taglio di 350 parlamentari deciso dal referendum, Cassino viene accorpata al collegio elettorale con Fondi, Formia, Gaeta e Terracina. Impossibile che Cassino elegga un suo parlamentare.

Mario Abbruzzese

Nel corso dell’assise di ieri il presidente d’Aula Barbara Di Rollo ha unito in un’unica discussione gli ordini del giorno presentati dal consigliere del Pd Daniele Longo e da Franco Evangelista della Lega. Ma al momento del dibattito, a prendersi la scena, è stato Mario Abbruzzese. Nessuno ricordava che fosse stata una Commissione guidata da lui a portare in Aula alla Pisana la riforma della Legge elettorale Regionale dopo il taglio da 70 a 50 consiglieri.

Mario Abbruzzese ha spiazzato tutti: “Guardate, ragazzi, non è questo il tempo di fare battaglie perché questi collegi sono basati sulla attuale legge elettorale. Ma l’anno prossimo il Parlamento lavorerà ad un’altra legge elettorale: sarà quello il momento di incidere, ciascuno di noi, presso i parlamentari di riferimento, anche se non per forza del territorio”.

Tradotto significa due cose: uno, state parlando di nulla e dimostrate di avere pure poca dimestichezza con l’argomento; due, io parlo direttamente con Giovanni Toti ed i parlamentari di Cambiamo del quale sono coordinatore regionale, voi iniziate ad organizzarvi per parlare con qualcuno. Se lo avete.

Quirinale, Draghi e le altre tappe

I consiglieri si guardano un po’ smarriti, come a dire: “Abbruzzese come fa a dire con certezza che ci sarà un’altra legge elettorale?

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Lui sembra cogliere dagli sguardi le perplessità. È il momento del colpo da mattatore e spiega: “Credetemi, ragazzi, è così. Ora vi spiego: c’è già un accordo per prolungare il mandato di Mattarella in scadenza nel 2022 per un altro anno, quindi si andrà al voto nel 2023 per permettere a Draghi di essere eletto presidente della Repubblica. È già successo nel 2013 per Napolitano di prolungare il mandato, io presi parte a quelle votazioni, so come funziona. Andrà certamente così perchè Draghi deve restare assolutamente presidente del Consiglio fino al termine del mandato. E dobbiamo ringraziare tutti Matteo Renzi se oggi a guidare il Paese c’è lui”.

Sguardi attoniti tra la maggioranza del Pd di Cassino. “Va bene, se non volete ringraziarlo voi lo faccio io, ma la verità è questa. Poi – prosegue Abbruzzese – nella primavera del 2023 si voterà per il rinnovo del Parlamento con una nuova legge elettorale di cui negli ambienti romani già si parla: sarà varata nel 2022 ma già a dicembre saranno gettate le basi, quello sarà il momento di farci sentire perchè il problema dei collegi è nazionale, non riguarda solo Cassino: il taglio dei parlamentari incide ovunque”.

Salera in linea con Mario

Enzo Salera e Barbara Di Rollo

Sul punto ha in parte concordato il sindaco Enzo Salera che ha ricordato di aver votato No al Referendum “in disaccordo con quella che era la linea del Partito”. Ha bacchettato il M5S che ha voluto fortemente quella riforma “populista” e poi ha spiegato: “Il momento di farci sentire è davvero quando ci sarà la riforma della legge elettorale. Io, personalmente, credo che la migliore legge elettorale sia quella con il doppio turno “alla francese”. In ogni caso noi come Consulta dei sindaci del Cassinate abbiamo già avviato tutte le possibili azioni da mettere in campo. Certamente ci attiveremo con i nostri parlamentari quando sarà il momento. Il fatto di non avere un parlamentare di questa città, non voglio mettere il dito nella piaga consigliere Abbruzzese, ma è la realtà – dice riferendosi alla sconfitta dell’ex presidente del Consiglio regionale contro Ilaria Fontana – certamente è per noi penalizzante”.

Alla fine passa insomma la linea Abbruzzese che si prende la scena su una mozione presentata da Franco Evangelista.

E Franco non ci sta

Il capogruppo della Lega non ci sta, torna al microfono. Spiega: “Io sono un consigliere comunale libero, ritengo che il Comune di Cassino è penalizzato e bisogna intervenire, vengo qui per fare il bene della gente e portare le istanze dei cittadini non per fare le lezioni in di alta politica e poi andare via” dice in riferimento a Mario Abbruzzese che dopo aver dispensato i suoi consigli aveva abbandonato l’aula.

I consiglieri della Lega Franco Evangelista e Michelina Bevilacqua

Ma nel frattempo sempre Mario Abbruzzese era stato co-protagonista di altri due punti importanti affrontati in assise. Grazie ad una sua interrogazione si è avuta notizia da parte del sindaco Salera che è nei programmi dell’amministrazione di centrosinistra rifare piazza Labriola entro la fine del 2022.Nostra intenzione – ha spiegato il sindaco – è quella di realizzare una vera e propria piazza salotto che comprenda anche piazza Diamare e Corso della Repubblica, inizieremo a lavorarci già alla fine del 2021 e andrà a compimento il prossimo anno, pandemia permettendo”.

Bene!” ha replicato Abbruzzese, “mi fa piacere, attivatevi per chiedere tutti i finanziamenti necessari. Grazie a questa mia interrogazione abbiamo dato una notizia alla città visto che la comunicazione è carente”.

Allarme per Stellantis

E sempre l’ex presidente del Consiglio regionale – anche se la questione era stata caldeggiata in conferenza dei capigruppo anche dalla maggioranza con il consigliere-operaio Edilio Terranova – si è speso per volere poi inserire un ordine del giorno che impegna il Sindaco ad attivarsi sulla crisi dell’indotto Stellantis.

Si chiede di attivarsi affinché “prenda tutte le iniziative atte a verificare presso le direzioni aziendali lo stato delle rispettive situazioni e acquisire elementi utili per iniziative politiche atte a far fronte alla pesante crisi; coinvolga sulla problematica gli altri sindaci del territorio, senza escludere l’opportunità di una riunione della Consulta dei sindaci del Cassinate per una attenta analisi della situazione. Apra un confronto con i rappresentanti sindacali dei lavoratori per ulteriori riscontri e per concordare le azioni più idonee a difesa del mondo del lavoro, senza naturalmente escludere ogni altro tentativo finalizzato alla tutela della produzione e dei posti di lavoro”. Stellantis, paura per Cassino: si prevede poca produzione

Foto: Marco Cremonesi / Imagoeconomica

Alta politica, quindi. Restano sullo sfondo le schermaglie. Protagonista sempre Franco Evangelista che, tra le altre cose, aveva chiesto la possibilità di essere presente da remoto alla seduta. “Sappiamo che lei voleva sperimentare la fibra veloce a Sant’Angelo” lo stuzzica il sindaco; “non c’è niente da ridere” risponde con fermezza il consigliere, che poi, con una serie di interrogazione sui servizi sociali, mette in chiaro imbarazzo la maggioranza perchè fa tornare a galla le ruggini tra il dirigente del settore, ovvero il segretario comunale, e l’assessore Luigi Maccaro.

Rispondendo alle interrogazioni su progetti di richiesta asilo e rifugiati e poi sui progetti di servizio civile Maccaro spiega che “non c’è stato alcun indirizzo politico, è stato compito della dirigente, dott ssa Sansone, occuparsi delle questioni”.

I Giornalisti sono iscritti all’Albo

Questo volevo che mi rispondesse, è sufficiente. Ci sta dicendo che la politica è stata esautorata dal suo ruolo. Quindi noi senza che veniamo, lasciamo fare tutto ai dirigentipassa all’incasso Evangelista. L’assessore alza le spalle, come voler a dire: non ha tutti i torti.

Il Consiglio Comunale di Cassino

I consiglieri di opposizione Giuseppe Golini Petrarcone e Massimiliano Mignanelli hanno invece criticato il sindaco e l’assessore Carlino. Lo hanno fatto sulla questione dei lavori in viale Dante. Il sindaco nella replica li punge nell’orgoglio: “Un ex sindaco e un ex presidente del Consiglio comunale ben dovrebbero conoscere la macchina amministrativa. È singolare che chiedano informazioni reperibili sfogliando l’albo pretorio”.

Approvata, infine, l’aliquota addizionale Irpef per il 2021: dopo 4 ore e 15 punti all’ordine del giorno cala il sipario e ok al regolamento per le riprese audiovisive dell’assise: potranno farlo solo i giornalisti iscritti all’Albo, non sarà più ammessa a chiunque.

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