Lo sport come terapia, la favola del campione Simone Terrinoni

L’atleta della Champion Training di Sora fino ad un anno e mezzo fa era praticamente obeso arrivando a pesare 160 chili. Poi l’incontro con il Sanda e la palestra del maestro Iafrate gli ha cambiato la vita fino a vincere l’argento ai campionati tricolori. “Spero che la mia esperienza possa servire da esempio, c’è sempre tempo per ripartire”, ha raccontato

Alessandro Salines

Lo sport come passione

La storia di un campione è anche la storia di un giovane uomo che a 35 anni ha toccato il fondo. Schiacciato dai problemi della vita di tutti i giorni diventato schiavo del cibo, il suo rifugio. Simone Terrinoni, argento ai recenti campionati italiani di arti marziali sanda, portacolori della Training Champion di Sora, fino ad un anno e mezzo fa pesava 160 chilogrammi e si era smarrito. Ora è sceso a 95, ha ripreso la sua vita in mano, è tornato a fare sport e si è tolto la soddisfazione di salire sul podio di un campionato italiano con oltre 300 atleti. (Leggi qui: Record di titoli della Champion di Sora ma non è solo un miracolo sportivo).

“Il sanda (kung fu sportivo ndr) mi ha salvato la vita”, afferma convinto Simone che ha voluto raccontare la sua esperienza sperando che sia da esempio per tanti giovani e non solo. Una storia che insegna come lo sport possa diventare una terapia sia per il fisico che per la mente. Simone ha avuto coraggio ad aprirsi parlando di questioni molti personali. In pochi l’avrebbero fatto. “La palestra e le arti marziali hanno portato beneficio al mio corpo ma soprattutto alla testa. Ora i problemi li scarico negli allenamenti”, ha aggiunto Terrinoni.

Quando l’ago della bilancia dice basta

Lo sport ha fatto parte della vita di Simone fino ai 19 anni. “Da ragazzo praticavo diverse discipline, ma quelle che preferivo erano le arti marziali: karate e kick boxing – ha ricordato il vice campione tricolore, responsabile marketing di una multinazionale – Poi la scuola, il lavoro, il matrimonio e i figli: ho smesso di fare tutto e mi sono ingrassato. Ognuno deve affrontare una serie di problemi, io i miei li sfogavo nel cibo. Pensate che la bilancia di casa mi segnalava “error”. Insomma non mi pesava più, avendo evidentemente superato i 120 chili”.

Un giorno però in azienda camminavo nel magazzino ed ho visto la bilancia utilizzata per le grandi spedizioni. Per curiosità mi sono pesato ed è uscito un numero sconvolgente: 163 chili. Non ci credevo ma era vero”.

A quel punto scocca una scintilla nella testa di Simone. “Ho detto basta, volevo tornare a vivere – ha raccontato – Ho cercato una palestra di arti marziali trovando la Champion Training del maestro Alessandro Iafrate. Ho preso un appuntamento”. Così Simone è ripartito. “Dopo aver acquistato su Amazon una tuta 6XL”, ha precisato sorridendo.

L’impatto durissimo

I ragazzi della Champion Training

Non sono state tutte rose e fiori. Anzi gli inizi in palestra sono stati a dir poco difficili. In tanti avrebbero mollato ed invece Simone ha stretto i denti. “Il giorno che è entrato mi sono spaventato – ha ricordato il maestro IafrateHo visto una montagna di 187 centimetri e 160 chilogrammi di peso. Mi ha detto che voleva intraprendere un percorso accademico e gli ho risposto che avremmo provato. Ma che tutto sarebbe dipeso da lui, dalla sua determinazione e dalla sua voglia di cambiare”.

Terrinoni non si nasconde e ricorda le sofferenze. “Mi sono recato alla prima lezione di sanda e per via del lavoro potevo farlo solo la sera, quando si allenavano gli adulti agonisti del Sanda. Quel periodo erano sotto gara, quindi gli allenamenti erano più intensi e decisamente più duri – ha aggiunto SimoneHo iniziato il riscaldamento, dopo i primi 5 minuti mi sentivo morire, non riuscivo a respirare, mi sono buttato per terra come una balena spiaggiata”. “Un racconto incredibile ma veritiero ha confermato il maestro Iafrate – Credevo sarebbe morto in palestra, mi sono preoccupato”.

Più forte della fatica e del dolore

Il gruppo sorano ai campionati italiani

Malgrado l’impatto, Simone non si è arreso deciso a voler voltare pagina. “Ho continuato la lezione con tanta fatica, mi allenavo 5 minuti e mi riposavo 10 – ha sottolineato Terrinoni Sono tornato a casa, ricordo di non essere riuscito a mangiare, avevo la nausea e dolori addominali. Il giorno dopo è stato peggio, non mi sentivo le braccia e le gambe, avevo dolori in tutto il corpo. Ma ero deciso a continuare”.

Due giorni dopo, la seconda lezione. “Ricordo che quel giorno è arrivato in ritardo – è intervenuto Iafrate Pensavo infatti che non sarebbe venuto, poi d’un tratto entra nuovamente questo omone, pronto per il secondo round. Quando l’ho visto ho pensato: ok è convinto, vuole cambiare”.

La rinascita, l’agonismo e le vittorie

Aveva ragione il maestro Iafrate: Simone ce l’aveva fatta a rialzarsi e ripartire. “Ho continuato ad allenarmi 3 volte a settimana abbinando una dieta per sportivi e ho iniziato a vedere i primi risultati” ha proseguito il campione.

Sono sceso di peso e taglie, lavorando con ragazzi più giovani, una media di vent’anni. Reggo il confronto, inizio a diventare bravino nel Sanda ed entro nella rosa degli atleti del maestro Iafrate. Potenzio la muscolatura e continuo scendere di peso. Oggi riesco ad allenarmi anche 2 ore di seguito senza sentire troppo la fatica. Se penso alla prima lezione mi viene da ridere”.

Simone oggi indossa una XL e pesa 95 chili. Come detto a fine novembre a Roma ha vinto l’argento ai campionati italiani nel Sanda Semi pro Light categoria 95 chili.

Non è mai troppo tardi per riprendere in mano le redini della propria vita e sono convinto che il Sanda abbia salvato la mia – ha chiosato Terrinoni La palestra, le arti marziali ti aiutano fisicamente ma anche e soprattutto mentalmente. Io scarico i miei problemi nel sacco da boxe, penso solo ad allenarmi. Naturalmente non mi fermo qui. Il mio prossimo obiettivo è scendere sotto gli 85 chilui entro la prossima gara per cambiare categoria ed affrontare nuovi atleti e nuove sfide”.

Ma Simone la più importante l’ha già vinta.