Lo Stirpe come il Matusa: una fossa dei leoni che fa sognare i tifosi

In casa percorso netto (3 vittorie su 3) del Frosinone che ha confermato l’ottimo trend iniziato a dicembre scorso (10 successi nelle ultime 12 gare). Superato anche l’esame-Palermo, il rendimento interno sta trascinando i giallazzurri nei piani alti della classifica. Dopo la sosta, bisogna migliorare in trasferta, a partire dal match di Parma

Alessandro Salines

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Nella “fossa dei leoni” andata e ritorno. Il Frosinone rispolvera i fasti del passato. Gli anni ruggenti del vecchio “Comunale”, il “Matusa” per i tifosi, dove i giallazzurri hanno costruito i loro più grandi successi e per gli avversari è sempre stata dura uscire indenni. Insomma il fattore-campo è tornato ad essere decisivo: 3 vittorie in altrettante gare senza subire reti che hanno lanciato la squadra di Grosso al terzo posto a quota 12 a -3 dal duo di testa Reggina-Brescia.  

Ma lo “Stirpe” non è diventato un autentico “fortino” in questo campionato. I canarini infatti hanno vinto 10 delle ultime 12 gare interne e nel 2022 vantano il record di cleen sheat (8) come la Reggina. L’ultima vittima il Palermo in una delle gare più attese del campionato. E l’entusiasmo tra i tifosi cresce.

La svolta la stagione scorsa

Il vecchio stadio “Comunale” il giorno della prima promozione in Serie A del Frosinone

Un bel po’ di merito va sicuramente a Fabio Grosso che ha invertito un andamento lento: dal giorno della sua inaugurazione (28 settembre 2017) lo “Stirpe” non aveva regalato troppe soddisfazioni, solo 17 vittorie in 68 gare. Il cambio di passo nel torneo passato, il 18 dicembre del 2021, con il 4-0 alla Spal. Da quel match, come detto, 10 successi in 12 incontri, compresi i 3 di fila del campionato in corso.  Lo “Stirpe” si sta trasformando in una “fossa dei leoni” come lo è stato il “Comunale” per 85 anni.

Ma cosa è cambiato? Difficile dare certezze. Di sicuro la filosofia di gioco di Grosso ha influito: la formazione giallazzurra è votata all’attacco, scende in campo con coraggio e quindi in casa queste qualità vengono esaltate. Anche il manto erboso in perfette condizioni ed un perimetro giusto impreziosiscono la qualità di Garritano e compagni.

L’allenatore invece vuole sottolineare giustamente la carica dei tifosi: “In casa abbiamo un pubblico che ci spinge e noi vogliamo ricambiare questo affetto”, ha spiegato il tecnico dopo il successo sui rosanero.

L’esame-Palermo

La conclusione di Moro che ha deciso la sfida col Palermo

Il successo di sabato moltiplica il “fattore-Stirpe”. Gli regala ancora più forza. I giallazzurri infatti non hanno superato soltanto un avversario molto competitivo ma anche la forte pressione di una gara sentita tra i tifosi dopo i fatti accaduti oltre 4 anni fa nella finale playoff.

Lucioni e soci hanno dimostrato grande personalità e solidità mentale conducendo in porto la gara dopo il vantaggio e sfiorando pure il raddoppio.

Lo “Stirpe” dunque ha dato sicurezza e consapevolezza nei propri mezzi. Un po’ il contrario di quanto è successo sabato l’altro al “Tombolato” di Cittadella dove al Frosinone sono tremate le gambe nel finale subendo la rete di Beretta che ha decretato il ko.

In trasferta serve il cambio di passo  

I tifosi del Frosinone allo stadio di Cittadella

L’ottimo rendimento interno, se rimarrà tale, potrà dare sicuramente una bella spinta al campionato del Frosinone. Però probabilmente non basterebbe a raggiungere determinati obiettivi. Bisogna dare di più fuori casa dove i giallazzurri finora hanno rimediato 1 vittoria all’esordio a Modena e 2 sconfitte a Benevento e Cittadella che bruciano soprattutto per come sono arrivate. Tre gol subiti e 2 segnati. Ma soprattutto qualche amnesia fatale.

Grosso ha difeso le prestazioni esterne pur ammettendo che occorre migliorare. “Per quanto riguarda le gare esterne nelle quali abbiamo perso, c’è stato molto da recriminare – ha sottolineato il tecnico – Cercheremo di trasferire quello che facciamo in casa anche lontano dal nostro campo. In ogni partita bisogna essere al massimo, noi lo siamo stati anche quando siamo usciti sconfitti”. Dopo la sosta, la gara di Parma per cercare la sterzata lontano dallo “Stirpe”.

Nella “fossa dei leoni” andata e ritorno.