Lo strano silenzio di Abbruzzese sulla sbandata leghista di Ottaviani

Il vicepresidente nazionale degli enti locali di Forza Italia non ha dimenticato che fu il sindaco di Frosinone a sollecitare il commissariamento della federazione provinciale del partito ad Antonio Tajani e Claudio Fazzone. Per mesi ha fatto buon viso a cattivo gioco, adesso sogna la spallata 

Nemmeno un commento o una semplice battuta. Il silenzio di Mario Abbruzzese sulla presenza di Nicola Ottaviani sul palco di Latina insieme al leader leghista Matteo Salvini è pesantissimo sul piano politico. (leggi qui Nicola Ottaviani sale sul palco della Lega: per mandare in soffitta Forza Italia).

Perché Abbruzzese non ha dimenticato che pochi giorni prima del 4 marzo fu proprio Ottaviani a sollecitare ad Antonio Tajani e a Claudio Fazzone il commissariamento della federazione provinciale di Forza Italia.

Furono tolti i gradi a Pasquale Ciacciarelli, fedelissimo di Abbruzzese e attuale consigliere regionale. Al suo posto venne indicato Adriano Piacentini, vicinissimo ad Ottaviani ma capace in questi mesi di porsi come elemento di costante mediazione, nel partito e nel centrodestra. Soprattutto con gli alleati.

Il via libera alla candidatura, poi rivelatasi vincente, di Daniele Natalia ad Anagni nasce dalla mediazione di Piacentini. Perfino per la designazione unitaria di Tommaso Ciccone per la candidatura alla presidenza della Provincia è stato decisivo Piacentini, per smussare gli angoli tra Forza Italia da una parte e Lega e Fratelli d’Italia dall’altra.

 

Detto questo, Abbruzzese, da democristiano consumato, ha fatto buon viso a cattivo gioco. Ispirandosi proprio alla celebre massima della Balena Bianca: “quando non puoi battere il tuo avversario, abbraccialo”. In attesa di tempi migliori.

Adesso la situazione è cambiata, perchè l’uno-due di Ottaviani (intervento al vetriolo alla convention di Fiuggi e presenza sul palco di Latina con Salvini) non è piaciuto ad Antonio Tajani. (leggi qui La lunga telefonata tra Tajani e Ottaviani appena sceso dal palco leghista di Latina) E probabilmente neppure a Claudio Fazzone, senatore e coordinatore regionale degli “azzurri”.

Mario Abbruzzese sta valutando il da farsi, con un obiettivo chiaro: tornare ad essere lui il referente privilegiato di Tajani sul territorio.