L’offensiva democristiana di Scalia

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Già l’elezione di Antonio Pompeo alla Provincia (con il Pd schierato ufficialmente con Enrico Pittiglio) aveva dimostrato che la maggioranza degli amministratori del Partito, sindaci e consiglieri comunali, è schierata con il senatore Francesco Scalia. Adesso proprio Scalia, dopo aver fatto capire a tutti che l’interlocutore di Matteo Renzi sul territorio è soltanto lui, sta accelerando ulteriormente: il sostegno del sottosegretario di Stato alla presidenza Luca Lotti al sindaco di Cassino Giuseppe Golini Petrarcone è stato un chiaro segnale.


Anagni, Veroli, Isola Liri, Ferentino, Cassino: il senatore punta sui sindaci. Ma sta succedendo anche dell’altro: il presidente della Provincia Antonio Pompeo, soprattutto nella vicenda della Vertenza Frusinate, non sta risparmiando critiche alla Regione Lazio di Nicola Zingaretti. Siccome Pompeo non fa niente per caso, è presumibile che stia preparando la candidatura alle regionali. A quel punto andrebbe a sfidare direttamente l’assessore Mauro Buschini.


Francesco Scalia è già proiettato verso il Partito della Nazione, ci sta lavorando e sa che, come ex democristiano (come Matteo Renzi) sul punto è più credibile lui rispetto a Francesco De Angelis, ex comunista. Nonostante quest’ultimo negli ultimi tempi stia cercando l’asse di ferro con il coordinatore regionale di Area Popolare-Ncd Alfredo Pallone. Il fatto è che il Nuovo Centrodestra potrà esprimere il sindaco di Sora Ernesto Tersigni, che però è molto autonomo. Inoltre nel cassinate il referente è Massimiliano Mignanelli, che non risponde a Pallone.


Al Comune di Frosinone Francesco Scalia sta “lasciando fare” Francesco De Angelis per la scelta del candidato sindaco. Se le cose dovessero andare male nel capoluogo anche alle prossime comunali, a quel punto Scalia avrebbe davanti un’autostrada a otto corsie. Da dividere con Antonio Pompeo.

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