Lollobrigida: “I conti li faremo il 4 ottobre”

Il Capogruppo FdI a Montecitorio: “I numeri veri diranno chi ha ragione”. "Michetti? Scelta di competenza. La rifarei”. All'opposizione senza rammarico: "Mai con chi ha messo in ginocchio il Paese”

Francesco Boezi

L'uomo mantenga ciò che da bambino ha promesso

Dubbi non ce ne sono: l’onorevole Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia e uomo chiave del Partito a livello nazionale, tira dritto. Il che vale sia per le amministrative sia per il semestre bianco, dove il centrodestra è chiamato a recitare una parte diversa rispetto a quella cui è abituato. Questo, almeno, dicono i numeri.

Ad oggi è difficile prevedere come andrà a finire la partita per il Quirinale. Nel frattempo, i sondaggi continuano a segnalare la crescita di Fratelli d’Italia: i meloniani continuano a macinare consensi. Il prossimo appuntamento elettorale, quello di ottobre, è il primo che consentirà a Fdi di verificare se i sondaggi hanno ragione o no

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Francesco Lollobrigida (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Onorevole Lollobrigida chi vincerà queste elezioni amministrative?

In questa tornata elettorale abbiamo la possibilità di mandare a casa amministrazioni di sinistra e dei Cinquestelle che hanno paralizzato diverse città, anche importanti, come Roma e Torino. Il centrodestra si presenta ovunque compatto sulla base di valori, idee e progetti comuni, a differenza dei nostri avversari che per convenienza in alcuni casi arrivano divisi e in altri uniti. Abbiamo puntato su candidati in grado di vincere ma soprattutto di amministrare bene“. 

La sfida più complessa è quella di Roma. È ancora convinto di Michetti?

Assolutamente sì. Nel ribadirlo cito Giorgia Meloni che in molti volevano candidata sindaco per la Capitale: “Fidatevi di Michetti”. Avremmo potuto calare dall’alto un nome conosciuto, puntando sulla popolarità invece che sulla competenza. Il centrodestra però ha fatto una scelta ben diversa preferendo un candidato con delle capacità ad una persona famosa. A differenza di Roberto Gualtieri che da ministro dell’Economia è riuscito solo a dare elemosine alla Capitale e di Virginia Raggi che negli ultimi cinque anni ha mostrato la sua inadeguatezza, Michetti saprà gestire e valorizzare la macchina comunale perché nella sua lunga carriera di avvocato amministrativista ha già aiutato i sindaci di 1.200 Comuni“. (Leggi qui Michetti primo ma non sfonda, Gualtieri spera).

Bologna, Napoli e Milano sembrano a trazione del centrosinistra. Nel caso vinceste soltanto Trieste e/o Torino e la Regione Calabria, considerereste questo turno una sconfitta?

“I sondaggi sono una fotografia del presente ma preferisco sempre attendere il responso delle urne. Fratelli d’Italia lavora per far conoscere agli elettori le sue proposte per rilanciare le città. Le analisi e le valutazioni si faranno il 4 ottobre, analizzando i dati reali“. 

Giorgia Meloni e Francesco Lollobrigida (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)
Poi però ci sarà l’appuntamento per il Quirinale. Riuscirà il centrodestra a rimanere unito? Non le chiedo un nome, ma un’idea di profilo ve la siete fatta?

Giorgia Meloni lavora da sempre per l’unità del centrodestra e questo è l’obiettivo di Fratelli d’Italia anche per l’elezione del Presidente della
Repubblica. Lavoreremo per individuare un candidato che possa garante di tutti gli italiani
“. 

A distanza di tempo, giudicate senza rischi la mossa di non far parte della maggioranza che sostiene Mario Draghi?

Fratelli d’Italia ha fatto della coerenza un valore: abbiamo proposto e firmato il patto anti-inciucio, sostenendo che non ci saremmo mai alleati con chi, come il Pd e il M5S, ha messo in ginocchio l’Italia. Abbiamo promesso che la nostra sarebbe stata un’opposizione responsabile, facendo proposte nel solo interesse della Nazione e dei cittadini italiani. Le percentuali che ci attribuiscono i sondaggi e le tante piazze piene ad ogni nostro appuntamento politico ci dimostrano che siamo sulla strada giusta“. 

I sondaggi dicono che FdI è in crescita continua. Crede che il Partito, in virtù del consenso, dovrà modificare qualcosa in termini ideologici ed organizzativi?

Rispetto ai suoi valori Fratelli d’Italia non cambierà posizione per convenienza e insieme ai Partiti che compongono la coalizione di centrodestra vuole arrivare al governo della Nazione per far rialzare l’Italia. In termini organizzativi il nostro partito è già strutturato sui territori: senza radicamento è impossibile crescere“. 

Quali sono le prossime sfide?

Arrivare al governo con una classe dirigente all’altezza di questo importante compito, per dare quelle risposte che gli italiani si aspettano dopo anni di malgoverno a guida Pd e Movimento 5 Stelle“. 

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