Lombardi al M5S: “A Roma, Gualtieri è l’unica via possibile”

Roberta Lombardi dice al M5S che l'unica via d'uscita a Roma e Roberto Gualtieri. Perché "è stato ministro in un Governo sostenuto anche dal M5S

Senza giri di parole, senza prendere in giro il popolo grillino: Roberta Lombardi dice che “numeri alla mano, il responso del primo turno di queste elezioni amministrative è inequivocabile: i cittadini non ci hanno riconfermato la stessa fiducia”. L’ex capogruppo a Montecitorio e protagonista della celebre diretta streaming con Pier Luigi Bersani non perde tempo a piangere sulle macerie a Cinque Stelle lasciate da Virginia raggi. Guarda subito al futuro, cerca di far capire al suo popolo che uno spazio per quei voti c’è. Perché c’è “anche il dovere di continuare a lavorare bene per questa città e per il Paese”. In particolare adesso che Roma Capitale è sull’uscio di sfide epocali: c’è la candidatura avanzata da Mario Draghi per farla diventare sede di Expo 2030. Ma anche “gli obiettivi globali di sostenibilità dell’Agenda Onu 2030″.

E allora? A Roma “un interlocutore non può essere di certo Michetti, rimasto prigioniero del claim elettorale ‘Michetti chi?’ senza essere riuscito a porre all’attenzione pubblica nessun reale contenuto programmatico. Maggiori invece le probabilità di trovare una convergenza con Gualtieri, già ministro in un Governo sostenuto anche dal M5S e proveniente da una forza progressista con la quale già stiamo portando avanti, a più livelli, diversi esempi concreti di governo“.

Il realismo di Roberta Lombardi

Roberta Lombardi (Foto: Carlo Lannutti / Imagoeconomica)

Non è un’indicazione di voto per il ballottaggio. Ma è un bagno di Realpolitik, proprio quel realismo che è mancato a Virginia Raggi quando ha rinunciato alla corsa per portare a Roma le Olimpiadi e tutti i miliardi di lavori che avrebbero finanziato. O quando ha detto che non servivano né discariche né termovalorizzatori perché i rifiuti sarebbero spariti dalla capitale facendo la differenziata.

Roberta Lombardi oggi è assessore regionale alla Transizione Ecologica in Regione Lazio. Le differenze con Nicola Zingaretti ed il suo Pd le ha rimarcate ogni giorno. A quell’accordo c’è arrivata dopo un lungo percorso di avvicinamento che ha portato agli elettori del M5S la realizzazione di molti punti inseriti nel suo programma elettorale. È per questo che oggi dice di guardare verso Roberto Gualtieri ricordando che ha già lavorato con il MoVimento in un governo sostenuto dai grillini.

Questo non significa che si può dare un’indicazione di voto al ballottaggio. I cittadini non sono delle mandrie al pascolo e ognuno dispone solo del proprio voto. Ma è comunque possibile dare vita ad un progetto comune, forte, rivoluzionario anche nella sua proposizione. Alla luce del sole, con azioni e nomi precisi, a partire dai 15 municipi di Roma, garantendo così ai cittadini sin dall’inizio totale trasparenza sul programma e la squadra che dovrà realizzarlo e chiedendo su questo agli elettori di esprimersi“.

La previsione sulla chat

Virginia Raggi (Foto: Andrea Giannetti / Imagoeconomica)

Nei giorni scorsi l’assessore aveva scatenato un terremoto nella chat dei dirigenti M5S del Lazio. Sul Gruppo WhatsApp “Portavoce Lazio all level” aveva portato un’altra vagonata della sua RealPolitik. Lo aveva fatto mettendo a nudo che Virginia Raggi non aveva portato alcun progetto, non aveva dato alcuna visione né al Partito né alla città.

Aveva scritto

“E comunque, tanto per rimettere la chiesa al centro del villaggio, siete voi che avete governato per 5 anni. E siete sempre voi che vi siete candidati per i prossimi 5. Quindi che voi facciate le domande sulle cose che uno farebbe perché voi non le avete fatte è grottesco. Ditelo alla sindaca. Basta leggere i commenti sotto il tweet sulla discarica. Smettetela di renderci tutti ridicoli”.

Aveva puntato il dito contro la campagna elettorale della sindaca Evidenziando che su ogni colpo che riceveva, lei ribatteva “Chiedete a Gualtieri cosa farà…”, “Domandate al candidato del Pd dove lo realizzerà lui…”. Come se in questi cinque anni al Campidoglio ci fosse stato il ministro Roberto Gualtieri e lei fosse la candidata dell’opposizione. (Leggi qui Lombardi affonda Raggi: “Roma l’ha governata lei”).

I risultati di domenica scorsa le hanno dato ragione.

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