Lombardi: “Blocco dei licenziamenti e formazione, parliamone”

Su Facebook la capogruppo dei Cinque Stelle alla Regione Lazio prende tutti i contropiede e apre un significativo spiraglio con gli industriali e i sindacati: “Siamo tutti sulla stessa barca”. Magari non guiderà mai il Movimento, ma al Governo potrebbe fare comodo.

Per molti è una risposta. Un segnale concreto inviato dopo averne ricevuto uno altrettanto chiaro. La capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Lazio Roberta Lombardi ha affidato alla sua bacheca Facebook una serie di riflessioni politiche. Che arrivano a poche ore di distanza dalle dichiarazioni rilasciate dal vice presidente della regione Lazio Daniele Leodori al portale Formiche.net. (leggi qui Il no di Leodori a Raggi. Ma non al M5S).

Quelle del vice di Nicola Zingaretti in Regione Lazio erano le tracce in grado di condurre il dialogo politico verso una collaborazione tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle anche a Roma. Quelle di Roberta Lombardi sono le tracce che confermano la volontà di individuare una strada comune a 360°, dove Roma è solo una parte del tutto: ma nel totale rispetto delle diversità di vedute.

Il pretesto: i licenziamenti

Roberta Lombardi e Virginia Raggi © Imagoeconomica / Benvegnu’ Guaitoli

L’occasione viene fornita a Roberta Lombardi dal cosiddetto Decreto Legge Agosto. “Che prevede, tra le altre cose, la proroga del blocco dei licenziamenti per quelle imprese che decidono di usufruire delle 18 settimane extra di Cassa Integrazione o degli sgravi fiscali previsti dal governo per far fronte alla crisi economica legata all’emergenza Covid”.

Sulla bacheca Facebook la capogruppo speiga le sue riflessioni. E parla di “Una situazione straordinaria che richiede capacità di visione, strumenti e soluzioni altrettanto straordinari se non addirittura rivoluzionari. E come accade per tutti i provvedimenti rivoluzionari, per volgere lo sguardo al futuro è necessario avere il coraggio di dare un segnale di rottura col passato e con quei vecchi schemi che oggi risultano superati, se non addirittura disfunzionali”.

Segnali nazionali

ROBERTA LOMBARDI. FOTO © STEFANO CAROFEI / IMAGOECONOMICA

Quello di Roberta Lombardi è un nuovo segnale di dialogo. L’individuazione di quello che potrebbe e dovrebbe essere un terreno comune di confronto per tutte le forze riformiste. Che la capogruppo amplia. Facendo una citazione. “Nell’ambito del dibattito pubblico, tra i vari interventi voglio riportare, a titolo esemplificativo, il passaggio di un’intervista a Luciano Vescovi, presidente di Confindustria Vicenza, uscita sul Corriere della Sera. Si tratta di una voce rappresentativa del mondo industriale del nord est Italia. Non mi stupisce pertanto che questi abbia bocciato il blocco dei licenziamenti, attualmente all’esame del Governo, definendolo come una “decisione fatta con i paraocchi”. Ma proprio perché io non amo ragionare con i paraocchi, anche se non sono d’accordo con lui su questo punto, non posso fare a meno di apprezzare l’atteggiamento propositivo”.

Ora per la prima volta si registra un ragionamento a tutto campo e da forza di governo del Movimento Cinque Stelle. Tanto più importante perché a farlo è Roberta Lombardi, una delle più barricadere, quella del famoso streaming con Bersani, quella che non ha mai nascosto di non sostenere Virginia Raggi. Ha aperto una linea di dialogo perfino con il mondo di Confindustria.

Formazione e riqualificazione

Confindustria

Continua la Lombardi: “In particolare l’esponente di Confindustria riferendosi “all’impossibilità di fare la formazione per i lavoratori che sono in cassa integrazione” perché “durante il periodo in cui beneficiano degli ammortizzatori sociali non è consentito fare la riqualificazione dei lavoratori, se non richiamandoli al lavoro con piena remunerazione” ha detto: “C’e una soluzione che potrebbe essere adottata già domani mattina al posto di questo blocco”. Ed ha precisato: “Con una semplice norma si potrebbe consentire di fare formazione per riqualificare un capitale umano che poi troverebbe più facilmente una ricollocazione, con beneficio per i lavoratori e per le imprese”.

Il richiamo alla formazione e alla riqualificazione dei lavoratori per poter permettere loro una più facile ricollocazione è il punto da cui partire per trovare un sintesi anche con le altre sociali, da inserire però all’interno di un ventaglio più ampio di strumenti. Continuando cioè da un lato a contemplare misure urgenti di sostegno a breve termine, come appunto quella del blocco dei licenziamenti per crisi economiche straordinarie come quella che stiamo vivendo. E dall’altro lato prevedere per il medio-lungo termine una riforma dell’istituto della Cassa integrazione coniugandolo con un più forte utilizzo del Reddito di Cittadinanza.

Siamo tutti sulla stessa barca

Zinga Lombardi
Nicola Zingaretti con Roberta Lombardi

Un concetto che Roberta Lombardi aveva già provato a sostenere nel passato, rimamendo però in ombra a causa di un M5S appiattito su ben altre posizioni. Ora la capogruppo rilancia l’idea “affinché lavoratori e imprese non siano lasciati soli in nessuna fase fino a che non sarà trovata una soluzione. È comprensibile e naturale la paura di tutte le parti sociali, dagli industriali ai sindacati fino ai lavoratori, nei confronti di un atteggiamento nuovo da parte di un governo che, rispetto a Governi precedenti supini alle istanze dei grandi gruppi industriali e agli interessi particolaristici, vincola l’uso dei soldi pubblici da parte delle aziende private alla salvaguardia dei posti di lavoro. Ma a ognuno di loro voglio dire: siamo tutti sulla stessa barca, o remiamo tutti insieme o affondiamo!”.

La capogruppo potrebbe fare meglio di molti al Governo, perché dimostra di avere una visione in linea con i principi dei Cinque Stelle, ma non chiusa a riccio. Senza impostazioni talebane. Non arriverà mai a guidare i Cinque Stelle, però magari al Governo una così potrebbe fare comodo.

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